Opere di Giacomo Leopardi, 1-2. ciltlerSuccessori Le Monnier, 1898 |
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Sayfa 13
... diletto nei latini , imprese a volgarizzare i greci da senno . Egli mostrò nel Manuale di Epitteto , nei Discorsi morali d'Isocrate , nella Favola di Prodico e in un Frammento dell ' Impresa , di Senofonte , che così come a nessun greco ...
... diletto nei latini , imprese a volgarizzare i greci da senno . Egli mostrò nel Manuale di Epitteto , nei Discorsi morali d'Isocrate , nella Favola di Prodico e in un Frammento dell ' Impresa , di Senofonte , che così come a nessun greco ...
Sayfa 16
... diletto alla correzione delle sue poesie , che si stampavano quivi stesso , e delle sue prose , che si stampavano in Milano : e ( salva una breve corsa a Ravenna , ove si compiacque di contemplare gli ul- timi aneliti dell ' antichità ) ...
... diletto alla correzione delle sue poesie , che si stampavano quivi stesso , e delle sue prose , che si stampavano in Milano : e ( salva una breve corsa a Ravenna , ove si compiacque di contemplare gli ul- timi aneliti dell ' antichità ) ...
Sayfa 73
... diletto ? Dimmi , tenero core , or che spavento , Che angoscia era la tua fra quel pensiero Presso al qual t'era noia ogni contento ? Quel pensier che nel di , che lusinghiero Ti si offeriva nella notte , quando Tutto queto parea nell ...
... diletto ? Dimmi , tenero core , or che spavento , Che angoscia era la tua fra quel pensiero Presso al qual t'era noia ogni contento ? Quel pensier che nel di , che lusinghiero Ti si offeriva nella notte , quando Tutto queto parea nell ...
Sayfa 76
... quel foco ancor , vive l'affetto , Spira nel pensier mio la bella imago , Da cui , se non celeste , altro diletto Gianmai non ebbi , e sol di lei m ' appago . XI . IL PASSERO SOLITARIO . D'in su la vetta 76 IL PRIMO AMORE .
... quel foco ancor , vive l'affetto , Spira nel pensier mio la bella imago , Da cui , se non celeste , altro diletto Gianmai non ebbi , e sol di lei m ' appago . XI . IL PASSERO SOLITARIO . D'in su la vetta 76 IL PRIMO AMORE .
Sayfa 78
... diletto e gioco Indugio in altro tempo : e intanto il guardo Steso nell ' aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti , Dopo il giorno sereno , Cadendo si dilegua , e par che dica Che la beata gioventù vien meno . Tu , solingo ...
... diletto e gioco Indugio in altro tempo : e intanto il guardo Steso nell ' aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti , Dopo il giorno sereno , Cadendo si dilegua , e par che dica Che la beata gioventù vien meno . Tu , solingo ...
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Sayfa 68 - ... mi fere il Sol che tra lontani monti, dopo il giorno sereno, cadendo si dilegua, e par che dica che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 108 - UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA (9). Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti ; indi ti posi. Àncor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli ? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli ? Somiglia alla tua vita La vita del pastore.
Sayfa 23 - O patria mia, vedo le mura e gli archi E le colonne ei simulacri e l'erme Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi.
Sayfa 127 - Torna dinanzi al mio pensier talora II tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo Per abitati lochi a me lampeggia In altri volti; o per deserti campi, Al dì sereno, alle tacenti stelle, Da soave armonia quasi ridesta, Nell'alma a sgomentarsi ancor vicina Quella superba vision risorge. Quanto adorata, o numi, e quale un giorno Mia delizia ed erinni! E mai non sento Mover profumo di fiorita piaggia, Né di fiori olezzar vie cittadine, Ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno Che ne...
Sayfa 103 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.
Sayfa 109 - Nasce l'uomo a fatica, Ed è rischio di morte il nascimento. Prova pena e tormento Per prima cosa; e in sul principio stesso La madre e il genitore Il prende a consolar dell'esser nato.
Sayfa 101 - Anche negaro i fati La giovanezza. Ahi come, Come passata sei, Cara compagna dell'età mia nova, Mia lacrimata speme ! Questo è quel mondo ? questi 1 diletti, l'amor, l'opre, gli eventi Onde cotanto ragionammo insieme?
Sayfa 25 - L'antiche età, che a morte Per la patria correan le genti a squadre; E voi sempre onorate e gloriose, O tessaliche strette, Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch'alme franche e generose! Io credo che le piante ei sassi e l'onda E le montagne vostre al passeggere Con indistinta voce Narrin siccome tutta quella sponda Coprir le invitte schiere De' corpi ch'alia Grecia eran devoti.
Sayfa 112 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 116 - Recheran l'ore, ed al travaglio usato Ciascuno in suo pensier farà ritorno. Garzoncello scherzoso, Cotesta età fiorita È come un giorno d'allegrezza pieno, Giorno chiaro, sereno, Che precorre alla festa di tua vita. Godi, fanciullo mio; stato soave, Stagion lieta è cotesta. Altro dirti non vo'; ma la tua festa Ch'anco tardi a venir non ti sia grave.