Opere (ed. per A. Gussalli).1857 |
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
abbia alcuni altrui amici amore anolini arte arti assai Aurelio Vittore avesse bella Bernardino Baldi bisogna bontà buoni Canova carcere certo chè Cicerone colla comune conoscere Copermio credo d'Italia degno desiderio dico dire disprezzo esempio Firenze fortuna forza Giacomo Leopardi giudizio Giuseppe Gervasi giusta governo gran greci Guidobaldo da Montefeltro Gussalli imaginare ingegno iniquità Italia italiani lasciò latini leggi Leopardi Leopoldo Cicognara lettera lingua lode Lord Byron male materia mente miserie mondo mostra natura niuno nobile odio onore opere opinione paese pare parlare Parma parole pensieri Perocchè Piacenza piacere PIETRO GIORDANI Pietro Tenerani pittura pochi poco poeta Polizia popolo possa potenza poteva povero prefetto del pretorio principe publico Rafaello ragione riputazione sapere sarà sarebbe Sartorio savia scrittore scrivere secolo sento signor simo sperare stile studi troppo trovato umana universale uomini uomo utile vedere vero Vincenzo Monti voglia voluto vuole
Popüler pasajlar
Sayfa 100 - L'armi, qua l'armi: io solo Combatterò, procomberò sol io. Dammi, o ciel, che sia foco Agl'italici petti il sangue mio.
Sayfa 108 - Nil habet infelix paupertas durius in se quam quod ridiculos homines facit. "Exeat...
Sayfa 104 - L'itala moglie a barbaro soldato; Non predar, non guastar cittadi e colti L'asta inimica e il peregrin furore; Non degl'itali ingegni Tratte l'opre divine a miseranda Schiavitude oltre l'alpe, e non de...
Sayfa 101 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra uatia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 101 - Un fluttuar di fanti e di cavalli, E fumo e polve, e luccicar di spade Come tra nebbia lampi.
Sayfa 135 - L'acerbo vero, i ciechi Destini investigar delle mortali E dell'eterne cose; a che prodotta, A che d'affanni e di miserie carca L'umana stirpe; a quale ultimo intento Lei spinga il fato e la natura; a cui Tanto nostro dolor diletti o giovi: Con quali ordini e leggi a che si volva Questo arcano universo ; il qual di lode Colmano i saggi, io d'ammirar son pago.
Sayfa 108 - Giordani (I) — ed utilissimo dopo Dante tra tutti i poeti mi pare il Parini; che si creò la materia, si creò lo stile; fece in poche pagine la più bella gesta che far si possa in poesia, vendicando la virtù dalla fortuna, trasportando il ridicolo dalla povertà alla ricchezza...
Sayfa 76 - ... è rimasto altra speranza che dì rivederlo in paradiso. E di questo n'ha mostro segno Iddio , per la felicissima morte che ha fatto, che più assai che 'I morire gli è rincresciuto lasciarmi in questo mondo traditore con tanti affanni , benchè la maggior parte di me n' è ita seco, nè mi rimane altro che una infinita miseria; e mi vi raccomando.
Sayfa 195 - E si guardi che s'egli variamente lusingò i simulacri girati in alto dalla fortunevole 17 ruota; non però mai falsò le massime, non raccomandò l'errore, non adorò i vizi trionfanti, non mancò di riverenza alle virtù sfortunate; sempre amò e desiderò che il vero, il buono, l'utile, il coraggio, la scienza, la prosperità, la gloria fossero patrimonio di nostra madre Italia.
Sayfa 101 - Cavalca : e quanto vaglia una profonda e veramente filosofica arte, nel condurre come in ordinanza stretta i pensieri, e dalla destrissima collocazione delle parole ottenere chiarezza lucidissima, senza mai niuna ambiguità, e nobile e grato temperamento di suoni ; ce lo mostrò...