Studj sul Tasso e sul Leopardi

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Fratelli Gherardi, 1883 - 294 sayfa
 

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Popüler pasajlar

Sayfa 258 - Ora vi dirò solamente che quanto più leggo i latini ei greci, tanto più mi s'impiccoliscono i nostri anche degli ottimi secoli, e vedo che non solamente la nostra eloquenza ma la nostra filosofia, e in tutto e per tutto tanto il di fuori quanto il di dentro della nostra prosa, bisogna crearlo.
Sayfa 115 - Era la notte allor ch'alto riposo han l'onde ei venti, e parea muto il mondo: gli animai lassi, e quei che '1 mar ondoso, o de' liquidi laghi alberga il fondo, e chi si giace in tana o in mandra ascoso, ei pinti augelli, ne l'oblio profondo sotto il silenzio de' secreti orrori sopian gli affanni e raddolciano i cori.
Sayfa 153 - ... sensi non fortemente legati dal sonno, ma così leggiermente che il mio stato era mezzo fra la vigilia e la quiete, si fece a l'orecchio quel gentile spirto che suole favellarmi ne le mie imaginazioni, e mi chiamò per quel nome che è comune a tutti quelli i quali son nati ne la mia stirpe.
Sayfa 290 - Comparazione delle sentenze di Bruto minore e di Teofrasto vicini a morte...
Sayfa 113 - l seno sporto . Così pur anco a ragionar riprese, Via più che prima dispettoso e torto : O sprezzator delle più dubbie imprese, E guerra e pace in questo sen t' apporto; Tua sia l' elezione : or ti consiglia Senz' altro indugio, e qual più vuoi ti piglia.
Sayfa 122 - n giro accolto poi lo stringe insieme. Sovente, allor che su gli estivi ardori Giacean le pecorelle a l'ombra assise, Ne la scorza de' faggi e de gli allori Segnò l'amato nome in mille guise: E de...
Sayfa 238 - Bella virtù, qualor di te s'avvede, come per lieto avvenimento esulta lo spirto mio; né da sprezzar ti crede se in topi anche sii tu nutrita e culta. Alla bellezza tua ch'ogni altra eccede, o nota e chiara o ti ritrovi occulta, sempre si prostra: e non pur vera e salda, ma imaginata ancor, di te si scalda.
Sayfa 115 - Nox erat et placidum carpebant fessa soporem corpora per terras, silvaeque et saeva quierant aequora, cum medio volvuntur sidera lapsu, cum tacet omnis ager, pecudes pictaeque volucres, quaeque lacus late liquidos quaeque aspera dumis rura tenent, somno positae sub nocte silenti.
Sayfa 121 - Ch' agevoli fortuna il suo ritorno. Onde al buon vecchio dice : O fortunato, Ch' un tempo conoscesti il male a prova, Se non t'invidii il ciel sì dolce stato, Delle miserie mie pietà ti mova, E me teco raccogli in questo grato Albergo eh
Sayfa 99 - Amico, altri pensieri, altri lamenti, per più alta cagione il tempo chiede. • Che non pensi a tue colpe e non rammenti qual Dio prometta ai buoni ampia mercede? Soffri in suo nome e fian dolci i tormenti, e lieto aspira a la superna sede. Mira il ciel come è bello e mira il sole ch'a sé par che n'inviti e ne console. — z88 XXXVII Qui il vulgo de' pagani il pianto estolle, piange il fedel ma in voci assai più basse.

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