La vita e le opere di Giacomo LeopardiDumolard, 1881 - 695 sayfa |
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... amico de ' gesuiti era l'uomo più franco del mondo , e alla prima parola si rivelava tutto intero . Questo tiranno della famiglia , questo carnefice di Giacomo , secondo un ' opinione a torto invalsa , era invece un bambinone talmente ...
... amico de ' gesuiti era l'uomo più franco del mondo , e alla prima parola si rivelava tutto intero . Questo tiranno della famiglia , questo carnefice di Giacomo , secondo un ' opinione a torto invalsa , era invece un bambinone talmente ...
Sayfa 56
... amico de ' gesuiti ! Eh ! se conosceste quanti gesuiti sono a questo mondo ! I veri colpevoli sono i gesuiti , neri o rossi ; non chi per innocenza d'animo crede in loro senza sospetto . Io conobbi un tal gesuita liberale a cui Giacomo ...
... amico de ' gesuiti ! Eh ! se conosceste quanti gesuiti sono a questo mondo ! I veri colpevoli sono i gesuiti , neri o rossi ; non chi per innocenza d'animo crede in loro senza sospetto . Io conobbi un tal gesuita liberale a cui Giacomo ...
Sayfa 62
... amico vostro . Se niente volete , scrivetemi come se io non vi avessi scritto di ciò , perchè le vostre lettere si leggono in famiglia ; se poi volete , ditemi liberamente quanto , e dirigete la lettera al signor Giorgio Felini ( nome ...
... amico vostro . Se niente volete , scrivetemi come se io non vi avessi scritto di ciò , perchè le vostre lettere si leggono in famiglia ; se poi volete , ditemi liberamente quanto , e dirigete la lettera al signor Giorgio Felini ( nome ...
Sayfa 64
... amico del conte Mo- naldo , il Solari , gli scrisse , quando Giacomo nel 1819 voleva fuggir di casa : « Sono ben contento che il tutto sia finito ( cioè che Giacomo avesse smesso il pen- siero di fuggire ) , e senza l'intesa della ...
... amico del conte Mo- naldo , il Solari , gli scrisse , quando Giacomo nel 1819 voleva fuggir di casa : « Sono ben contento che il tutto sia finito ( cioè che Giacomo avesse smesso il pen- siero di fuggire ) , e senza l'intesa della ...
Sayfa 87
... amico del grande Annibal Caro . Il Monti era qualcosa meglio di quel povero com- mendatore che pur occupò per secoli l'Italia , e l'oc cupa ! Non osa pur pregarlo che legga la sua tradu- zione dell'Eneide , ma soltanto che non lo ...
... amico del grande Annibal Caro . Il Monti era qualcosa meglio di quel povero com- mendatore che pur occupò per secoli l'Italia , e l'oc cupa ! Non osa pur pregarlo che legga la sua tradu- zione dell'Eneide , ma soltanto che non lo ...
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Sayfa 398 - Deh foss'io pur con voi qui sotto, e molle Fosse del sangue mio quest'alma terra. Che se il fato è diverso, e non consente Ch'io per la Grecia i moribondi lumi Chiuda prostrato in guerra, Cosi la vereconda Fama del vostro vate appo i futuri Possa, volendo i numi, Tanto durar quanto la vostra duri. SOPRA IL MONUMENTO DI DANTE CHE SI PREPARAVA IN FIRENZE Perché le nostre genti Pace sotto le bianche ali raccolga, Non fien da' lacci sciolte Dell'antico sopor l'itale menti S'ai patrii esempi della prisca...
Sayfa 522 - II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 563 - Quando novellamente Nasce nel cor profondo Un amoroso affetto, Languido e stanco insiem con esso in petto Un desiderio di morir si sente: Come, non so: ma tale D'amor vero e possente è il primo effetto.
Sayfa 543 - ... da trovar pace o loco. E pur nulla non bramo, e non ho fino a qui cagion di pianto. Quel che tu goda o quanto, non so già dir; ma fortunata sei. Ed io godo ancor poco, o greggia mia, nè di ciò sol mi lagno. Se tu parlar sapessi, io chiederei: dimmi: perchè giacendo a bell'agio, ozioso, s'appaga ogni animale: me, s'io giaccio in riposo, il tedio assale?
Sayfa 560 - Per còr le gioie tue, dolce pensiero, Provar gli umani affanni, E sostener molt'anni Questa vita mortai, fu non indegno; Ed ancor tornerei, Così qual son de...
Sayfa 553 - La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba ; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al di di festa, il petto e il crine.
Sayfa 570 - Torna dinanzi al mio pensier talora II tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo Per abitati lochi a me lampeggia In altri volti; o per deserti campi, Al dì sereno, alle tacenti stelle, Da soave armonia quasi ridesta, Nell'alma a sgomentarsi ancor vicina Quella superba vision risorge. Quanto adorata, o numi, e quale un giorno Mia delizia ed erinni! E mai non sento Mover profumo di fiorita piaggia, Né di fiori olezzar vie cittadine, Ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno Che ne...
Sayfa 597 - Sovente in queste rive, Che, desolate, a bruno Veste il flutto indurato, e par che ondeggi, Seggo la notte; e su la mesta landa In purissimo azzurro Veggo dall'alto fiammeggiar le stelle, Cui di lontan fa specchio II mare, e tutto di scintille in giro Per lo vóto seren brillare il mondo.
Sayfa 597 - Costei chiama inimica; e incontro a questa congiunta esser pensando, siccome è il vero, ed ordinata in pria l'umana compagnia, tutti fra se confederati estima gli uomini, e tutti abbraccia con vero amor, porgendo valida e pronta ed aspettando aita negli alterni perigli e nelle angosce della guerra comune.
Sayfa 571 - Che gran parte d'Olimpo in se racchiude, Tutta al volto ai costumi alla favella Pari alla donna che il rapito amante Vagheggiare ed amar confuso estima. Or questa egli non già, ma quella, ancora Nei corporali amplessi, inchina ed ama. Alfin l'errore e gli scambiati oggetti Conoscendo, s'adira; e spesso incolpa La donna a torto.