La vita e le opere di Giacomo LeopardiDumolard, 1881 - 695 sayfa |
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... avesse la voglia grande , ubbidi a un cenno della moglie e rimase cheto a casa , canzonato nel modo seguente da Paolina in una lettera a Giacomo : « < Avrai sentito anche costi il rumore del teatro d'Ancona , il quale oramai hanno ...
... avesse la voglia grande , ubbidi a un cenno della moglie e rimase cheto a casa , canzonato nel modo seguente da Paolina in una lettera a Giacomo : « < Avrai sentito anche costi il rumore del teatro d'Ancona , il quale oramai hanno ...
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... avesse percorso la carriera prelatizia gliene sarebbe venuta grande utilità , pur lo prega di non mettersi in quello stato senza sentirsi veramente disposto . Nulla per lui ha valore , nè lo stato ecclesiastico da lui pre- giato sopra ...
... avesse percorso la carriera prelatizia gliene sarebbe venuta grande utilità , pur lo prega di non mettersi in quello stato senza sentirsi veramente disposto . Nulla per lui ha valore , nè lo stato ecclesiastico da lui pre- giato sopra ...
Sayfa 37
... gli altri tempi sono stati indispensabili per far riuscir un giovane che desse anche mediocri speranze di se . Era cosa mirabile come ognuno che avesse avuto momentanea cognizione di me , immancabilmente si maravigliasse che io 37.
... gli altri tempi sono stati indispensabili per far riuscir un giovane che desse anche mediocri speranze di se . Era cosa mirabile come ognuno che avesse avuto momentanea cognizione di me , immancabilmente si maravigliasse che io 37.
Sayfa 43
... avesse dovuto risentirsene , e così spero che sarà d'ora innanzi . Se la fortuna mi farà mai padrone di nulla , il mio primo pensiero sarà di rendere quello di cui ora la ne- cessità mi costringe a servirmi . L'ultimo favore che io le ...
... avesse dovuto risentirsene , e così spero che sarà d'ora innanzi . Se la fortuna mi farà mai padrone di nulla , il mio primo pensiero sarà di rendere quello di cui ora la ne- cessità mi costringe a servirmi . L'ultimo favore che io le ...
Sayfa 59
... avesse visto alla prova questa men- tita libertà nel suo paese , se avesse visto a quali incredibili arbitri ella serve di manto , quali vermi schifosi ella nutrisce a preferenza , io son certo che senza rinunziare ad essa astrattamente ...
... avesse visto alla prova questa men- tita libertà nel suo paese , se avesse visto a quali incredibili arbitri ella serve di manto , quali vermi schifosi ella nutrisce a preferenza , io son certo che senza rinunziare ad essa astrattamente ...
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Sayfa 398 - Deh foss'io pur con voi qui sotto, e molle Fosse del sangue mio quest'alma terra. Che se il fato è diverso, e non consente Ch'io per la Grecia i moribondi lumi Chiuda prostrato in guerra, Cosi la vereconda Fama del vostro vate appo i futuri Possa, volendo i numi, Tanto durar quanto la vostra duri. SOPRA IL MONUMENTO DI DANTE CHE SI PREPARAVA IN FIRENZE Perché le nostre genti Pace sotto le bianche ali raccolga, Non fien da' lacci sciolte Dell'antico sopor l'itale menti S'ai patrii esempi della prisca...
Sayfa 522 - II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 563 - Quando novellamente Nasce nel cor profondo Un amoroso affetto, Languido e stanco insiem con esso in petto Un desiderio di morir si sente: Come, non so: ma tale D'amor vero e possente è il primo effetto.
Sayfa 543 - ... da trovar pace o loco. E pur nulla non bramo, e non ho fino a qui cagion di pianto. Quel che tu goda o quanto, non so già dir; ma fortunata sei. Ed io godo ancor poco, o greggia mia, nè di ciò sol mi lagno. Se tu parlar sapessi, io chiederei: dimmi: perchè giacendo a bell'agio, ozioso, s'appaga ogni animale: me, s'io giaccio in riposo, il tedio assale?
Sayfa 560 - Per còr le gioie tue, dolce pensiero, Provar gli umani affanni, E sostener molt'anni Questa vita mortai, fu non indegno; Ed ancor tornerei, Così qual son de...
Sayfa 553 - La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba ; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al di di festa, il petto e il crine.
Sayfa 570 - Torna dinanzi al mio pensier talora II tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo Per abitati lochi a me lampeggia In altri volti; o per deserti campi, Al dì sereno, alle tacenti stelle, Da soave armonia quasi ridesta, Nell'alma a sgomentarsi ancor vicina Quella superba vision risorge. Quanto adorata, o numi, e quale un giorno Mia delizia ed erinni! E mai non sento Mover profumo di fiorita piaggia, Né di fiori olezzar vie cittadine, Ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno Che ne...
Sayfa 597 - Sovente in queste rive, Che, desolate, a bruno Veste il flutto indurato, e par che ondeggi, Seggo la notte; e su la mesta landa In purissimo azzurro Veggo dall'alto fiammeggiar le stelle, Cui di lontan fa specchio II mare, e tutto di scintille in giro Per lo vóto seren brillare il mondo.
Sayfa 597 - Costei chiama inimica; e incontro a questa congiunta esser pensando, siccome è il vero, ed ordinata in pria l'umana compagnia, tutti fra se confederati estima gli uomini, e tutti abbraccia con vero amor, porgendo valida e pronta ed aspettando aita negli alterni perigli e nelle angosce della guerra comune.
Sayfa 571 - Che gran parte d'Olimpo in se racchiude, Tutta al volto ai costumi alla favella Pari alla donna che il rapito amante Vagheggiare ed amar confuso estima. Or questa egli non già, ma quella, ancora Nei corporali amplessi, inchina ed ama. Alfin l'errore e gli scambiati oggetti Conoscendo, s'adira; e spesso incolpa La donna a torto.