La vita e le opere di Giacomo LeopardiDumolard, 1881 - 695 sayfa |
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... causa prima a ' dolori di Leopardi . Le sventure posteriori se- condarono , ma non crearono in lui tali disposizioni . Esser grande importa essere infelice , com'egli stesso disse nel Dialogo della Natura e di un'Anima . In nessuna ...
... causa prima a ' dolori di Leopardi . Le sventure posteriori se- condarono , ma non crearono in lui tali disposizioni . Esser grande importa essere infelice , com'egli stesso disse nel Dialogo della Natura e di un'Anima . In nessuna ...
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... causa della avversione a Recanati . Carlo scrive a Giacomo il quale si doleva di non aver ricevuto una lettera : « Mi è entrato un dia- bolico sospetto che mamma abbia aperto la mia let- tera consegnata da Paolina per francarla come al ...
... causa della avversione a Recanati . Carlo scrive a Giacomo il quale si doleva di non aver ricevuto una lettera : « Mi è entrato un dia- bolico sospetto che mamma abbia aperto la mia let- tera consegnata da Paolina per francarla come al ...
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... causa prima e consciente , reputarla nemica d'ogni bene . Nessun poeta ha concepito della divinità un'idea cosi siste- maticamente brutta come Leopardi e in tutto simile a quella del fato greco . E benchè quasi tutto il tempo che visse ...
... causa prima e consciente , reputarla nemica d'ogni bene . Nessun poeta ha concepito della divinità un'idea cosi siste- maticamente brutta come Leopardi e in tutto simile a quella del fato greco . E benchè quasi tutto il tempo che visse ...
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... - crifizio pel figlio lasciandolo consumare in una vita di orribili malinconie , specialmente da quando gli si formó quella misera complessione ; e della differenza di principii in verun modo appianabile , vera causa d'ogni 45 -
... - crifizio pel figlio lasciandolo consumare in una vita di orribili malinconie , specialmente da quando gli si formó quella misera complessione ; e della differenza di principii in verun modo appianabile , vera causa d'ogni 45 -
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Francesco Montefredini. di principii in verun modo appianabile , vera causa d'ogni sua sventura ; dopo aver tutto narrato dolo- rosamente , ma con fermezza e senza odio , lo prega che se mai gli si destasse la ricordanza di quel figlio ...
Francesco Montefredini. di principii in verun modo appianabile , vera causa d'ogni sua sventura ; dopo aver tutto narrato dolo- rosamente , ma con fermezza e senza odio , lo prega che se mai gli si destasse la ricordanza di quel figlio ...
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Sayfa 398 - Deh foss'io pur con voi qui sotto, e molle Fosse del sangue mio quest'alma terra. Che se il fato è diverso, e non consente Ch'io per la Grecia i moribondi lumi Chiuda prostrato in guerra, Cosi la vereconda Fama del vostro vate appo i futuri Possa, volendo i numi, Tanto durar quanto la vostra duri. SOPRA IL MONUMENTO DI DANTE CHE SI PREPARAVA IN FIRENZE Perché le nostre genti Pace sotto le bianche ali raccolga, Non fien da' lacci sciolte Dell'antico sopor l'itale menti S'ai patrii esempi della prisca...
Sayfa 522 - II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 563 - Quando novellamente Nasce nel cor profondo Un amoroso affetto, Languido e stanco insiem con esso in petto Un desiderio di morir si sente: Come, non so: ma tale D'amor vero e possente è il primo effetto.
Sayfa 543 - ... da trovar pace o loco. E pur nulla non bramo, e non ho fino a qui cagion di pianto. Quel che tu goda o quanto, non so già dir; ma fortunata sei. Ed io godo ancor poco, o greggia mia, nè di ciò sol mi lagno. Se tu parlar sapessi, io chiederei: dimmi: perchè giacendo a bell'agio, ozioso, s'appaga ogni animale: me, s'io giaccio in riposo, il tedio assale?
Sayfa 560 - Per còr le gioie tue, dolce pensiero, Provar gli umani affanni, E sostener molt'anni Questa vita mortai, fu non indegno; Ed ancor tornerei, Così qual son de...
Sayfa 553 - La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba ; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al di di festa, il petto e il crine.
Sayfa 570 - Torna dinanzi al mio pensier talora II tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo Per abitati lochi a me lampeggia In altri volti; o per deserti campi, Al dì sereno, alle tacenti stelle, Da soave armonia quasi ridesta, Nell'alma a sgomentarsi ancor vicina Quella superba vision risorge. Quanto adorata, o numi, e quale un giorno Mia delizia ed erinni! E mai non sento Mover profumo di fiorita piaggia, Né di fiori olezzar vie cittadine, Ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno Che ne...
Sayfa 597 - Sovente in queste rive, Che, desolate, a bruno Veste il flutto indurato, e par che ondeggi, Seggo la notte; e su la mesta landa In purissimo azzurro Veggo dall'alto fiammeggiar le stelle, Cui di lontan fa specchio II mare, e tutto di scintille in giro Per lo vóto seren brillare il mondo.
Sayfa 597 - Costei chiama inimica; e incontro a questa congiunta esser pensando, siccome è il vero, ed ordinata in pria l'umana compagnia, tutti fra se confederati estima gli uomini, e tutti abbraccia con vero amor, porgendo valida e pronta ed aspettando aita negli alterni perigli e nelle angosce della guerra comune.
Sayfa 571 - Che gran parte d'Olimpo in se racchiude, Tutta al volto ai costumi alla favella Pari alla donna che il rapito amante Vagheggiare ed amar confuso estima. Or questa egli non già, ma quella, ancora Nei corporali amplessi, inchina ed ama. Alfin l'errore e gli scambiati oggetti Conoscendo, s'adira; e spesso incolpa La donna a torto.