Rivista filologico-letteraria, 1. cilt

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1871
 

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Popüler pasajlar

Sayfa 211 - ... quaeque lacus late liquidos quaeque aspera dumis rura tenent, somno positae sub nocte silenti [lenibant curas, et corda oblita laborum]. At non infelix animi Phoenissa...
Sayfa 262 - E mille altri ne vidi, a cui la lingua Lancia, e spada fu sempre, e scudo, ed elmo. E poi convien che '1 mio dolor distingua; Volsimi a' nostri , e vidi '1 buon Tomaso , Ch' ornò Bologna, ed or Messina impingua.
Sayfa 10 - Così ha tolto l' uno all' altro Guido La gloria della lingua ; e forse è nato Chi l' uno e l
Sayfa 262 - Com' ogni uom vide; e poi v' era un drappello Di portamenti e di volgari strani. Fra tutti il primo Arnaldo Daniello , 40 Gran maestro d' amor, ch' alla sua terra Ancor fa onor col suo dir novo e bello. Eranvi quei ch...
Sayfa 211 - Nox erat, et placidum carpebant fessa soporem Corpora per terras, silvaeque et saeva quierant Aequora, cum medio volvuntur sidera lapsu, Cum tacet omnis ager, pecudes, pictaeque volucres, 525 Quaeque lacus late liquidos, quaeque aspera dumis Rura tenent, somno positae sub nocte silenti Lenibant curas, et corda oblita laborum.
Sayfa 5 - ... dell'altro dialetto, secondo la patria dello scrittore, aveva però molti caratteri comuni. Era un parlare non privo di coltura, con non poche reminiscenze latine, con gran numero di quelle eleganze che non erano né...
Sayfa 168 - Graecia capta ferum victorem cepit et artes Intulit agresti Latio : sic horridus ille Defluxit numerus Saturnius et grave virus Munditiae pepulere ; sed in longum tamen aevum Manserunt hodieque manent vestigia ruris.
Sayfa 90 - L' uno al pubblico segno i gigli gialli Oppone, e l'altro appropria quello a parte* Si eh.' è forte a veder qual più si falli. Faccian li ghibellin, faccian loro arte Sott' altro segno, che mal segue quello Sempre chi la giustizia e lui diparte. E non l' abbatta esto Carlo novello Co' guelfi suoi, ma tema degli artigli Ch' a più alto leon trasser lo vclli».
Sayfa 211 - Phoenissa neque umquam solvitur in somnos oculisve aut pectore noctem 530 accipit : ingeminant curae rursusque resurgens saevit amor magnoque irarum fluctuat aestu. sic adeo insistit secumque ita corde volutat : ' en, quid ago ? rursusne procos inrisa priores experiar, Nomadumque petam conubia supplex, quos ego sim totiens iam dedignata maritos? Iliacas igitur classis atque ultima Teucrum iussa sequar?
Sayfa 291 - Anzitutto io non nego l'esistenza del genere di poesia popolare ammesso da Lei; ma se dovessi ora stabilire i caratteri del canto veramente popolare, ei canti meritevoli di venir compresi in una raccolta, io non so se il genere misto possa e debba venir riguardato tanto da fornire esso pure la parte sua di canzoni. Canto popolare (e tipo di canti popolari, intendo siciliani, è la canzuna) è quello che nato in mezzo al popolo porta il marchio dell'assoluta ignoranza dell'autore, quello che nella...

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