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La fama che godette l'Eccellenza Vostra, nel soggiorno che fece in Italia, di Patrocinatore delle belle arti, ed indagatore indefesso degli arcani di natura, m' incoraggia al presente di dedicarle questa raccolta di Poesie, come un contrassegno di quell' indelebile rimembranza che di lei tuttora si conserva nell' alma Partenope, che

andrà per sempre superba, per aver accolto nel suo seno per tanti lustri un personaggio cotanto benemerito della Repubblica delle lettere. Interprete fedele de' voti di essa, presento a V. E. questo mio tenue lavoro, e crederò l'aver appieno adempito le parti di membro fedele della mia nazione, se questi pochi saggi di poesie potranno servirle di aggradevole diporto in quelle ore, in cui, stanco lo spirito da gravi studj, ritrovar possa qualche sollievo nell' inesauribili dolcezze della poesia Italiana.

Ho l'onore di dirmi con ogni ossequio

Di V. Eccellenza

Um. Devmo. Obbidmo. Servitore,

G. B. CASSANO,

Londra,

Li 15 Aprile, 1802.

L'EDITORE

AGLI AMATORI DELLA POESIA ITALIANA.

SIN da gran tempo concepito avevo il disegno di dare alla luce una scelta di Poesie di tutti que' Poeti che fiorirono nel secolo scorso; ma malagevole sempre mi parve l' impresa, non essendomi prima d'ora riuscito d'avere nelle mani la maggior parte delle di loro opere contenuta nel Parnaso de' Poeti viventi, stampato in Pisa. Opportuno piucchè mai mi è sembrato al presente il dar mano a sì fatto lavoro, avendo scorta in molte occasioni la difficoltà di potersi procurare tutte le opere di que' Pocti, che occupano posto tanto distinto negli annali della Poesia Italiana. Mi sono piuttosto allontanato dal commune metodo delle scelte, non avendo stimato a proposito di mettere insieme tutte le rime dell' istesso metro; ma ho pensato che sarebbe molto meglio il diversificare l'ordine delle composizioni per renderne la lettura più aggradevole. Alcune composizioni anche vi

un

ho frapposte, che compariscono per la prima volta alle stampe; e mi son preso la libertà d' inserirci la traduzione di due Odi d' Orazio di mio Zio finora inedite, per dare un saggio dell' intera traduzione dell' opere del sudetto Pocta che fra breve sarà data alla luce in Parigi. Vi ho aggiunto inoltre alcune notizie istoriche di que' Poeti, che onorano questa presente Raccolta; per dare una qualche idea degli scritti ed insieme della vita di quei che furono tanto degni del poetico alloro; e se l'aver fatto conoscere le bellezze della Poesia del Secolo xviii potrà contribuire a divertimento, ed insieme ad istruzione degli amatori della lingua Italiana, la sola idea d' essere stato in menoma parte di qualche giovamento agli studiosi di essa, sarà per me una piùcchè ampla ricompensa in questa mia lieve intrapresa.

Notizie sulla Poesia Italiana.

DI GIOVANNI ANDRES.

QUALUNQUE sia stata la provincia onde traesse la sua origine l'Italiana poesia, per quanto deboli e fiacchi vogliano dirsi i primi suoi passi, ella si vide certamente nella Toscana al principio del secolo decimo quarto calcare con fermo piede le scoscese cime del Pindo. Dante e il Petrarca si fanno anche oggidì venerare non tanto come i padri, quanto come i veri maestri della poesía; e il Petrarca singolarmente condusse tant' oltre la dolcezza e soavità della lingua, l'armonia, e la tornitura del verso, che nessuno in tanta serie di secoli l'ha potuto finora sorpassare; l'esempio di questi due grand' uomini rimase infruttuoso per molti anni. Non solo nello stesso secolo decimoquarto, ma neppur nel seguente non si levarono eccellenti poeti, che ardissero gareggiare con quelli; anzi di tutto il secolo decimo quinto si contano appena il Conti ed il Poliziano, che possono meritare la lettura de' posteri. Ma sortì poi nel decimosesto una copiosa vena d'acque Castalie, che servì a fecondare tutti i campi dell' Italiana poesía. Allora la lirica ebbe un si numeroso e nobile seguito d'illustri poeti, che appena fra l'immensa folla distinguere si potevano i Bembi, i Molza, i Casa, i Costanzi, i Cari, ed altri si rinomati Campioni dell' Italiano Parnasso. Allora la drammatica lasciando le volgari farse, e i puerili trattenimenti, fece i suoi sforzi per ichiamare sul teatro Italiano il coturno ed il socco greco, ed

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