D. Dal Chinese tuo ventaglio Dici, che i versi non ti costan punto Di saper che cosa è amore D' un aureo giorno nel lucente aspetto D' un ponte al passo stretto E. Entro al mio petto un dì fatto pittore Erminda rassomiglia Estro degl' Inni padre, Estro che traggi Funebri spirti, che il mio canto udite F. Fugge lieve al par del vento G. Gemeva la bellezza Già la notte umida ombrosa Giusta all' Italia invida Io credea, che in queste sponde Italia, Italia, o tu a cui feo la sorte La moglie usa Clemente La nel Ciel forte infierì L. La parigina, che ti pende a lato Ligurio m' offre un pranzo, e qual delizia M. Mira, o Tirsi, come irato Mio padre vuol ch' io spossi un letterato N. Nacqui in Italia libero cantore Negri Capelli, e bianca barba poi Nella selvetta amica Nevi del freddo Cielo Newton riposa in questo Ninfe, e Pastori 15 Non posson mill e mille 20 O del più limpid' etere 0. O Febo, o Dea de' boschi amica, o Lucidi Oh qual Teresa, al suo splendor natío O mai la motte dei cocenti ardori P. Pittore industre, Amor, di Psiche amante Presso è il dì che cangiato il destin rio Presso la sculta immagine 56 Q. Quando a te m' avvicino arbor Sacrato Quanto, se guardi il crin, vecchio è costui Quì pur foste, o Città, ne' in voi quì resta R. Rabbioso mare infra Cariddi, e Scilla S. Se allor che d'atro nembo il gran periglio Se ami te stesso Aronte Sei vaga, e bella Senza l'onor de' grappoli Se poco ingegno il figlio aver ti pare Se tu m' ami, se sospiri Sì bella è la virtù che tenta spesso Sì duol Nerea, che il Capro a lei diletto Tomba del gran Sineero. T. Almi pastori Tornava allor che in Ciel sorgean le stelle Tutto l'orbe è armonia: l'Olimpo è cetra Vaga rosa orgogliosetta Vedi al principio Tom. 2. V. |