Pagine dantesche: con prefazione e note di Paolo ArcariFratelli Treves, 1921 - 300 sayfa |
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
allegoria amore anime astratto avea Beatrice bella bellezza canto canzone Capaneo carne Cavalcanti chè chiama cielo comenti comico concetto contemplazione Conv coscienza cristiano critica cuore Dante dantesca dell'anima dell'arte dell'inferno dice Divina Commedia dolore donna esce estetica eterno faccia fantasia Farinata figli figura filosofia forma forza Francesca Francesca da Rimini ghibellini gitta grandezza guarda Guido Cavalcanti ideale immagine impressioni inferno innanzi l'altro mondo l'amore l'anima l'immagine l'inferno l'uomo Lamennais letteratura libertà lirica luce Lucifero Malebolge maraviglia mastro Adamo materia medio evo mente mistero misticismo morale morte natura nell'altro mondo nuovo padre pagg paradiso parla parole passioni peccato pensiero Pier delle Vigne poema poesia poeta poetica Purg purgatorio rappresentazione realtà regno rettorica rimane Sanctis scienza senso sentimento simbolo sogno spirito storia sublime suicidio teologico terra trova trovatore Ugolino umana uomini uomo Vanni Fucci vede Virgilio virtù visione vivo volgare zione
Popüler pasajlar
Sayfa 129 - Alto fato di Dio sarebbe rotto, Se Lete si passasse, e tal vivanda Fosse gustata senza alcuno scotto Di pentimento che lagrime spanda.
Sayfa 148 - La contingenza che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno: Necessità però quindi non prende, Se non come dal viso, in che si specchia Nave che per corrente giù discende. Da indi, si come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista "1 tempo che ti s
Sayfa 128 - Fresco smeraldo in 1' ora che si fiacca , Dal1' erba e dalli fior dentro a quel seno Posti, ciascuu saria di color vinto, Come dal suo maggiore è vinto il meno. Non avea pur natura ivi dipinto, Ma di soavità di mille odori Vi facea un incognito indistinto. Salve, Regina, in sul verde e in su...
Sayfa 152 - Da quinci innanzi il mio veder fu maggio che il parlar nostro eh' a tal vista cede, e cede la memoria a tanto oltraggio. Qual è colui che somniando vede, che dopo il sogno la passione impressa rimane, e 1' altro alla mente non riede; cotal son io, che quasi tutta cessa mia visione, ed ancor mi distilla nel cor lo dolce che nacque da essa.
Sayfa 131 - Così dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva, E ricadeva giù dentro e di fuori, Sovra candido vel, cinta d' oliva, Donna m' apparve sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.
Sayfa 140 - XXIII. l'augello, intra l'amate fronde, posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti...
Sayfa 192 - GUIDO , vorrei che tu e Lapo ed io Fossimo presi per incantamento, E messi in un vascel, ch' ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio; Sicché fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento, Anzi, vivendo sempre in un talento, Di stare insieme crescesse il disio. E monna Vanna e monna Bice poi, Con quella ch...
Sayfa 64 - Facciamo l'uomo ad imagine e similitudine nostra"), essa anima massimamente desidera di tornare a quello. E sì come peregrino che va per una via per la quale mai non fue, che ogni casa che da lungi vede crede che sia l'albergo, e non trovando ciò essere, dirizza la credenza a l'altra, e così di casa in casa...
Sayfa 145 - Ora si va con motti e con iscede A predicare, e pur che ben si rida, Gonfia il cappuccio, e più non si richiede.
Sayfa 124 - Casentino traversa un' acqua che ha nome 1* Archiano, che sopra 1' Ermo nasce in Apennino. Dove il vocabol suo diventa vano arriva" io forato nella gola, fuggendo a piede e sanguinando il piano. Quivi perdei la vista, e la parola nel nome di Maria finii; e quivi caddi, e rimase la mia came sola. Io dir6 il vero, e tu il ridi...