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DELLA BEATRICE SVELATA

CAPITOLO PRIMO

Scopo del libro. Necessità di nuovi comenti alle opere dåntesche la varietà progressiva nella intelligenza dei capolavori del genio è la legge con cui la civiltà si dilata éd avanza 1-2. Effetto peculiare del concepire dantesco: novità di valore che le idee prendono dalla sintesi a cui le accentra 5: questo il maggiore ostacolo oppostosi finora a' suoi interpreti 3-4; e da ciò contradittoric interpetrazioni in apparenza ugualmente sorrette dal testo 4-5. Bisogno di cogliere la idea-madre che coordina e chiarisce le idee parziali; ed elementi da cui desumerla 6. Cenno de' tre metodi di comentare seguiti finora 7. Biscioni, Rossetti perchè non colse i veri intendimenti della Commedia e delle Opere minori 7-8. Cagioni che hanno fatto negare la esistenza di allegorie nella Vita Nuova 8-9. Risibili conseguenze cui porta la mitofobia 10-11. Rincrudi sempre ad ogni tentativo che fece la critica per penetrare ne' riposti sensi del Poema 11. Negare nelle opere di Dante le allegoric è contraddire non solo a lui stesso, ma disconoscere l'indole della civiltà del medio evo 11. Quindi il bisogno di due preliminari ricerche: quali le origini e la natura dell'allegorismo nel medio evo; e se Dante concepi le sue opere in forma allegorica 11-21.

CAPITOLO SECONDO

Inerenza dello esprimere figurato e del proprio a' due modi di concepire sintetico ed analitico 13. Effetti di questi due modi sulle arti espressive 14. La facoltà sintetica prevalente all'inizio d'ogni civiltà; e così pure nel medio evo 14. Altra cagione del prevalere della forma allegorica: i progressi del monoteismo tramutanti il senso del politeismo 14-16. Luciano di ciò deride i dotti pagani 16. Filosofi e Padri della Chiesa concordi nel dire adombrato sotto i miti politeisti le verità del monoteismo 17-18. Come da questo concetto si trasmutasse il valore e la influenza delle opere e delle tradizioni pagane 19. Centonisti 20. Parallelismo supposto tra i fatti e le credenze della civiltà biblica con quelli della greco-romana 21. Egloga di Teodulo su tale parallelismo 22. Fusione dei due elementi 22-25. S. Girolamo antivede le lontane conseguenze della esegési allegorica 23;je Dante le pone in alto 23-24. Altra cagione del prevalere della forma simbolica nel medio-evo l'indole della ontologia cristiana 25-26.

CAPITOLO TERZO

Antica credenza orientale su' due mondi, uno intellettuale e invisibile, altro materiale e visibile 27. È attestata da Clemente Alessandrino, e da S. Agostino 27-28. Calcidio, Filone Ebreo 28-29. Antichissima opinione italica che riguardava il mondo ed i suoi fenomeni come parola della Mente divina 29. S. Paolo la rinnova 30. Terapeuti, Esseni, Tradizionisti presso gli Ebrei 31. Formula di S. Agostino sul duplice senso, lillerale e allegorico 51-32. Diventa canone a tutte le arti espressive nel medio evo 52. Differenza tra la simbolica classica e la cristiana 32-34. Occasioni storiche alla dottrina del quadruplo senso, litlerale, allegorico, morale, anagogico 34-38. Influenza

nel medio evo della formula simbolica sulla Politica 58. Innocenzo III e Dante Alighieri 38 41. Ostinato impero de' tropi sulle forme politiche 41. Loro influenza sulla filosofia scolastica 42; sulle tradizioni storiche, letterarie e civili 42; sulle arti plastiche espressive 42-45; su' mesticri 43. Perchè la Iconoclastica non potè prevalere 44. Impossibilità che Dante si sottraesse alla influenza della dottrina simbolica: tutti gli studi lo conducevano a quella 45; Grammatica; Reltorica; Dialellica 45-47.

CAPITOLO QUARTO

Si cercano le esplicite dichiarazioni di Dante sulla forma allegorica e sull'uso ch'ei ne fece: passi della Vita Nuova su ciò 49-51. Erronea intelligenza data a quelli dal Balbo 52. Assurde conseguenze che ne verrebbero 52-54. Sul vero senso delle parole Materia e Forma nel sistema scolastico 54-56. Sunto delle opinioni intorno alla forma allegorica espresse nella Vita Nuova 56. Passi del Convilo sullo stesso argomento 56-60. Si riassumono 60-61. Passi della Epistola a Canc sul medesimo tema 61. D'un luogo del Purgatorio inteso finora per l'opposto di quel che suona 62. Processo delle lingue dal generale al particolare, cagione di misintelligenza delle opere antiche 65-64. Della parola Amore 64. Bonaggiunta da Lucca, Guittone, e gli altri plebei, in antitesi a' due Guidi ed a Dante 65-66. Caratteri distintivi delle due scuole 67-68. Passi del Volgare Eloquio su' poeti illustri o regolati 68-69; e del Convito sull'amore allegorico che spira e della dentro 70-71. Corollario della proposta analisi 71-72. Sonetto di Bonaggiunta sul nuovo e dolce stile d'amore 75. Risposta del Guinicelli 74. Passi de' Provenzali, e di Pieraccio Tedaldi 74-75; e di Guittone 75. Riassunto dei principi di Dante sulla forma allegorica 76.

CAPITOLO QUINTO

Esame d'una opinione di Delécluze sulla incoerenza e versatilità ch'egli scorge nelle opere dell' Alighieri 77-79. A cogliere la idea-madre che faccia sparirne la supposta incoerenza occorre cercare quale sia il concetto che in tutte riappare, e le domina: donde il bisogno d'un rapido esame di esse 79. Sommario litterale ed analisi della Vita Nuova 79-95. Lo stesso del Convito 93-95.

CAPITOLO SESTO

Breve sunto litterale ed analisi della Commedia 99-113. La idea-madre, che riappare nelle tre opere analizzate, e che le domina e le coordina tra loro, è la beatrice 115-16. Necessità di denudarla dalla veste allegorica 116.

CAPITOLO SETTIMO

Utilità d'iniziare l'analisi da quella fra le caratteristiche della beatrice che costringe a riconoscere in essa un senso allegorico, e che l'è tutta peculiare 117. Secondo amore accennato sul finire della Vita Nuova come vilissimo rispetto a quello per la beatrice 117 19. Nel Convito si dichiara oggetto di questo secondo amore la Filosofia 119-21. Assurdo che ne verrebbe riguardando la beatrice nel solo senso litterale di donna 121. Cosa intendesse Dante per Filosofia, e relativi tratti del Convito 122. Ciò ch'è gentile in sè, quivi afferma, può dirsi vilissimo secondo alcun rapporto 122. Si cerca sotto qual rapporto ciò potè dire della filosofia. Rimproveri della beatrice a Dante per avere lasciato inoperosa una facoltà concedutagli dalla influenza de' cieli e da grazia divina 125. Qual fosse tal facoltà; luoghi del Convito su ciò 124 : essa è lo INTELLETTO POSSIBILE: necessità d'indagare ciò che questo im

portasse si per le scuole da cui l'attinse, che per l'Alighieri 125. Origine della Scolastica: quistione degli Universali. Realismo e Nominalismo 126. Eclettici Albertini e Tomisti 217. Psicologia e ideologia scolastica fondata sul de Anima di Aristotile 127-28. Distinzione fra Ragione e Intelligenza 129. Frase aristotelica donde il nome d'inTELLETTO POSSIBILE alla facoltà che intuisce gli universa-li 150. Opinioni d'Aristotile sulla INTELLIGENZA ATTIVA, principio estrinseco, universale, unico, che pone in atto lo INTELLETTO POSSIBILE degli individui 131-32. Duplice derivazione di quel sistema che rese possibile il sincretismo fra le scuole religiose e filosofiche dell' Oriente e quelle di Grecia 133-34. Ebrei filelleni d'Alessandria. Aristobulo 134-35. Idee di Filone sulla Prima Intelligenza, o Verbo divino; e di Numenio 135-36. Antichi precedenti. Anassagora, Epicarmo, e gli apocrifi di Orfeo, Lino, Pitagora 136-37.

CAPITOLO OTTAVO

Stato religioso del mondo romano ne' primi tre secoli dell'êra volgare 159. Plotino e il suo misticismo 139-40. Influenza della dottrina peripatetica della INTELLIGENZA ATTIVA sul più facile diffondersi del cristianesimo, e testimonianze di S. Agostino su ciò 141-43. Psicologia e ideologia di S. Agostino che rifermano la teoria del duplice intelletto, individuale o possibile, universale o altivo 143-45. Ideologia di Borzio 146-47. Corollario comune a' predetti sistemi: assoluta distinzione fra ragione, facoltà analitica, e intelletto, facoltà sintetica; donde il misticismo razionale 147. Misticismo indiano, e persiano, e sua base secondo Aristossene 147-48. Distinzione tra vita alliva e vita contemplativa. S. Agostino pone la prima sotto il dominio della ragione, e l'altra sotto quello della intelligenza 149-50: Adamo ed Eva, per lui, simboleggiano quelle due facol

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