La vita nuovaParavia e Vigliardi, 1883 - 249 sayfa |
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Sayfa 5
... alquanto , pareami che disvegliasse questa che dormía ; e tanto si sforzava per suo ingegno , che le facea mangiare quella cosa che in mano 1. L'ora nona , cioè le tre dopo il mezzodì . Ai tempi di Dante si di- videva il giorno in ...
... alquanto , pareami che disvegliasse questa che dormía ; e tanto si sforzava per suo ingegno , che le facea mangiare quella cosa che in mano 1. L'ora nona , cioè le tre dopo il mezzodì . Ai tempi di Dante si di- videva il giorno in ...
Sayfa 10
... più belle ecc . Delle sessanta più belle ecc . 4. Cittade , ove la mia donna ecc . Firenze . 5. Serventese . Componimento poetico per lo più in terza rima . tita io non parlassi alquanto dolorosamente , le persone1 sarebbero 10 DANTE.
... più belle ecc . Delle sessanta più belle ecc . 4. Cittade , ove la mia donna ecc . Firenze . 5. Serventese . Componimento poetico per lo più in terza rima . tita io non parlassi alquanto dolorosamente , le persone1 sarebbero 10 DANTE.
Sayfa 11
Dante Alighieri, Attilio Luciani. tita io non parlassi alquanto dolorosamente , le persone1 sarebbero accorte più tosto del mio na- scondere , proposi di farne alcuna lamentanza in un sonetto , il quale io scriverò ; perciocchè la mia ...
Dante Alighieri, Attilio Luciani. tita io non parlassi alquanto dolorosamente , le persone1 sarebbero accorte più tosto del mio na- scondere , proposi di farne alcuna lamentanza in un sonetto , il quale io scriverò ; perciocchè la mia ...
Sayfa 17
... alquanto del proposito presente , voglio dare ad intendere quello che il suo salutare in me vir- tuosamente operava . § XI . Dico che quando ella apparía da parte alcuna , per la speranza dell'ammirabile salute 5 nullo nimico mi rimanea ...
... alquanto del proposito presente , voglio dare ad intendere quello che il suo salutare in me vir- tuosamente operava . § XI . Dico che quando ella apparía da parte alcuna , per la speranza dell'ammirabile salute 5 nullo nimico mi rimanea ...
Sayfa 18
... alquanto propinqua al salutare , uno spirito d'Amore , distruggendo tutti gli altri spiriti sensitivi , pingea fuori i deboletti spiriti del viso1 , e dicea loro : « Andate ad onorare la donna vostra ; » ed egli si rimanea nel loco loro ...
... alquanto propinqua al salutare , uno spirito d'Amore , distruggendo tutti gli altri spiriti sensitivi , pingea fuori i deboletti spiriti del viso1 , e dicea loro : « Andate ad onorare la donna vostra ; » ed egli si rimanea nel loco loro ...
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acciocchè alcuna alquanto altrui amico Amore appare Appresso avea avvegnachè beatitudine Beatrice beltate canzone ch'Amore ch'è ch'ella ch'io chè chiamare cielo color colui comincia quivi cominciai conciossiacosachè Conte Ugolino core cotale cuore d'Amore Dante degno desiri detto dicea dicesse dicitori dinanzi dire parole dissi questo sonetto dolcezza dolente dolore facea Folco Portinari gente gentil donna gentilissima donna Giuliani giunse Guido Cavalcanti immaginazione intelletto intendimento l'anima lagrime Lingua d'oco loda m'avea Madonna manifesto meco medesimo mente meraviglia mercede mincia mira mirabile morte mostra nove nuova occhi Ond'io parea pareami parlare passate pensando pensiero pensoso peregrini perocchè persona pianger piangere pianto pietà pietosa pietre par pleonasmo poeti Poscia proposi di dire ragione rima salute sente Signore soave sonetto si divide sopradetta cittade sospiri spirito spirto terza dico terza quivi tortoso tremore tristizia Trovatori udire vedea vedere veggendo verace vidi virtù viso vista Voce ant WIDENER
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Sayfa 95 - Benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sa veracemente. Sicchè, se piacere sarà di Colui per cui tutte le cose vivono, che la mia vita per alquanti anni perseveri, spero di dire di lei quello che mai non fu detto di alcuna.
Sayfa 49 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E sì 1' umilia, che ogni offesa oblia.
Sayfa 45 - Ov' ella passa, ogni uom vèr lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core. Si che, bassando il viso, tutto smuore, E d' ogni suo difetto allor sospira : Fuggon dinanzi a lei superbia ed ira : Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente ; Ond
Sayfa 2 - Ella era in questa vita già stata tanto, che ne lo suo tempo lo cielo stellato era mosso verso la parte d'oriente de le dodici parti l'una d'un grado, sì che quasi dal principio del suo anno nono apparve a me, ed io la vidi quasi da la fine del mio nono.
Sayfa 94 - Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira.
Sayfa 59 - Beatrice si mostrerà dopo l' immaginazione del suo fedele. E se anco vuoli considerare lo primo nome suo, tanto è quanto dire Primavera, perchè lo suo nome Giovanna è da quel Giovanni, lo quale precedette la verace Luce , dicendo : Ego vox clamantis in deserto: parate viam Domini.
Sayfa 58 - Giovanna, salvo che per la sua bieltade, secondo che altri crede, imposto l'era nome Primavera ; e così era chiamata. E appresso lei, "guardando, vidi venire la mirabile Beatrice.
Sayfa 12 - O vos omnes, qui transitis per viam , attendite et videte si est dolor sicut dolor meus ; e pregare che mi soffermo d
Sayfa 47 - Queste parole io ripuosi ne la mente con grande letizia, pensando di prenderle per mio cominciamento; onde poi ritornato a la sopradetta cittade, pensando alquanti die, cominciai una canzone con questo cominciamento, ordinata nel modo che si vedrà di sotto ne la sua divisione. La canzone comincia : Donne ch'avete. Donne ch'avete intelletto d'amore, i
Sayfa 7 - Salute in lor signor, cioè Amore. Già eran quasi ch'atterzate l'ore Del tempo ch'ogni stella n'è lucente, Quando m'apparve Amor subitamente, Cui essenza membrar mi da orrore. Allegro mi sembrava Amor, tenendo Mio core in mano, e nelle braccia avea Madonna, involta in un drappo, dormendo. Poi la svegliava, e d'esto core ardendo Lei paventosa umilmente pascea: Appresso gir lo ne vedea piangendo.