Canti. Frammenti Nuova impressionesucc. Le Monnier, 1880 |
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Sayfa 187
... .. Dialogo di Federico Ruysch e delle sue Mummie . Detti memorabili di Filippo Ottonieri . · Pag . 189 206 211 • 216 221 226 230 236 244 255 • 262 271 280 317 • • 324 STORIA DEL GENERE UMANO . ap- Narrasi che tutti gli 187.
... .. Dialogo di Federico Ruysch e delle sue Mummie . Detti memorabili di Filippo Ottonieri . · Pag . 189 206 211 • 216 221 226 230 236 244 255 • 262 271 280 317 • • 324 STORIA DEL GENERE UMANO . ap- Narrasi che tutti gli 187.
Sayfa 319
... Ruysch . E quanto dureranno a cantare o a parlare ? Morto . Di cantare hanno già finito . Di parlare hanno facoltà per un quarto d'ora . Poi tornano in silenzio per insino a tanto che si compie di nuovo lo stesso anno . Ruysch . Se ...
... Ruysch . E quanto dureranno a cantare o a parlare ? Morto . Di cantare hanno già finito . Di parlare hanno facoltà per un quarto d'ora . Poi tornano in silenzio per insino a tanto che si compie di nuovo lo stesso anno . Ruysch . Se ...
Sayfa 320
... Ruysch . Come non ve n'accorgeste ? Morto . Verbigrazia , come tu non ti accorgi mai del momento che tu cominci a dormire , per quanta attenzio- ne ci vogli porre . Ruysch . Ma l'addormentarsi è cosa naturale . Morto . E il morire non ...
... Ruysch . Come non ve n'accorgeste ? Morto . Verbigrazia , come tu non ti accorgi mai del momento che tu cominci a dormire , per quanta attenzio- ne ci vogli porre . Ruysch . Ma l'addormentarsi è cosa naturale . Morto . E il morire non ...
Sayfa 322
... Ruysch . Dunque che cosa è la morte , se non e dolore ? Morto . Piuttosto piacere che altro . Sappi che il mo- rire , come l'addormentarsi , non si fa in un solo istante , ma per gradi . Vero è che questi gradi sono più o meno , o ...
... Ruysch . Dunque che cosa è la morte , se non e dolore ? Morto . Piuttosto piacere che altro . Sappi che il mo- rire , come l'addormentarsi , non si fa in un solo istante , ma per gradi . Vero è che questi gradi sono più o meno , o ...
Sayfa 323
... Ruysch . Sia come voi dite : benchè tutti quelli coi quali ho avuta occasione di ragionare sopra questa ma- teria , giudicavano molto diversamente : ma , che io mi ricordi , non allegavano la loro esperienza propria . Ora ditemi nel ...
... Ruysch . Sia come voi dite : benchè tutti quelli coi quali ho avuta occasione di ragionare sopra questa ma- teria , giudicavano molto diversamente : ma , che io mi ricordi , non allegavano la loro esperienza propria . Ora ditemi nel ...
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abbia affanni alcun allora altra altre amor anco animo antichi ANTONIO RANIERI anzi aprica assai beata bella buona canto chè Cicerone cielo colla costumi cotesto credo diceva diletto Dimmi dire dolce dolore effetto Ellesponto Ercole Erebo età eterno eziandio Farfarello fato felicità figliuoli filosofia Folletto fugge genere umano gente Giacomo Leopardi giorno Giove gloria Gnomo gran greco immagini immortali infelice ingegni insino Islandese l'uomo lasciando lode luna lungo luogo maggior Malambruno mali maraviglia medesi medesimo mente Metafisico mille mira misero mondo mortali morte natura niuno notte occhi Odissea oggi Opere Operette morali ozio passato pensi pensieri persona petto piaceri piagge Plotino poco poeta possa potere pregio prole Prometeo proprio ragione Ruysch scrittori secoli Senofonte sentimento sieno Simonide Socrate sogno speme speranza stima studi Tasso terra Torquato Tasso trova uomini uomo vano vecchiezza vede veggo verità vero virtù vivere volge volte
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Sayfa 110 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 132 - Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte Ingenerò la sorte. Cose quaggiù sì belle Altre il mondo non ha, non han le stelle. Nasce dall'uno il bene, Nasce il piacer maggiore Che per lo mar dell'essere si trova; L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla.
Sayfa 79 - Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m
Sayfa 128 - Fuor ch' a te somiglianti, altri sospiri. Giammai d'allor che in pria Questa vita che sia per prova intesi, Timor di morte non mi strinse il petto. Oggi mi pare un gioco Quella che il mondo inetto, Talor lodando, ognora abborre e trema Necessitade estrema; E se periglio appar, con un sorriso Le sue minacce a contemplar m'affiso.
Sayfa 109 - Silvia, rimembri ancora Quel tempo della tua vita mortale, Quando beltà splendea Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, E tu, lieta e pensosa, il limitare Di gioventù salivi? Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all...
Sayfa 78 - Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno. Tu, solingo augellin, venuto a sera Del viver che daranno a te le stelle, Certo del tuo costume Non ti dorrai; che di natura è frutto Ogni vostra vaghezza.
Sayfa 36 - Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra' primieri Pallido e scapigliato esso tiranno; Ve...
Sayfa 120 - II perché delle cose, e vedi il frutto Del mattin, della sera, Del tacito, infinito andar del tempo. Tu sai, tu certo, a qual suo dolce amore Rida la primavera, A chi giovi l'ardore, e che procacci II verno co
Sayfa 119 - Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta...
Sayfa 79 - Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura.