Canti. Frammenti Nuova impressionesucc. Le Monnier, 1880 |
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Sayfa 33
... gloria non vedo , Non vedo il lauro e il ferro ond ' eran carchi I nostri padri antichi . Or fatta inerme , Nuda la fronte e nudo il petto mostri . Oimè quante ferite , Che lividor , che sangue ! oh qual ti veggio , Formosissima donna ...
... gloria non vedo , Non vedo il lauro e il ferro ond ' eran carchi I nostri padri antichi . Or fatta inerme , Nuda la fronte e nudo il petto mostri . Oimè quante ferite , Che lividor , che sangue ! oh qual ti veggio , Formosissima donna ...
Sayfa 40
... gloria o quando ? Voi , di che il nostro mal si disacerba , Sempre vivete , o care arti divine , Conforto a nostra sventurata gente , Fra l'itale ruine Gl'itali pregi a celebrare intente . Ecco voglioso anch'io Ad onorar nostra dolente ...
... gloria o quando ? Voi , di che il nostro mal si disacerba , Sempre vivete , o care arti divine , Conforto a nostra sventurata gente , Fra l'itale ruine Gl'itali pregi a celebrare intente . Ecco voglioso anch'io Ad onorar nostra dolente ...
Sayfa 43
... gloria vinse Pietà nascesse in core A tal de ' suoi ch'anaticata e lenta Di si buia vorago e sì profonda La ritraesse ! O glorioso spirto , Dimmi : d'Italia tua morto è l'amore ? Di : quella fiamma che t ' accese , è spenta ? Dì : nè ...
... gloria vinse Pietà nascesse in core A tal de ' suoi ch'anaticata e lenta Di si buia vorago e sì profonda La ritraesse ! O glorioso spirto , Dimmi : d'Italia tua morto è l'amore ? Di : quella fiamma che t ' accese , è spenta ? Dì : nè ...
Sayfa 47
... gloria , e del ritorno Ai rischi . Ahi ahi , ma conosciuto il mondo Non cresce , anzi si scema , e assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin , che non al saggio , appare . Nostri sogni leggiadri ove son giti ...
... gloria , e del ritorno Ai rischi . Ahi ahi , ma conosciuto il mondo Non cresce , anzi si scema , e assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin , che non al saggio , appare . Nostri sogni leggiadri ove son giti ...
Sayfa 54
... e nella doma Terra il marte latino arduo s ' accampa Dal buio polo ai torridi confini . Così l'eterna Roma In duri ozi sepolta Femmineo fato avviva un'altra volta . V. A UN VINCITORE NEL PALLONE . Di gloria il 54 ALLA SORELLA PAOLINA .
... e nella doma Terra il marte latino arduo s ' accampa Dal buio polo ai torridi confini . Così l'eterna Roma In duri ozi sepolta Femmineo fato avviva un'altra volta . V. A UN VINCITORE NEL PALLONE . Di gloria il 54 ALLA SORELLA PAOLINA .
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Sayfa 110 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 132 - Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte Ingenerò la sorte. Cose quaggiù sì belle Altre il mondo non ha, non han le stelle. Nasce dall'uno il bene, Nasce il piacer maggiore Che per lo mar dell'essere si trova; L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla.
Sayfa 79 - Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m
Sayfa 128 - Fuor ch' a te somiglianti, altri sospiri. Giammai d'allor che in pria Questa vita che sia per prova intesi, Timor di morte non mi strinse il petto. Oggi mi pare un gioco Quella che il mondo inetto, Talor lodando, ognora abborre e trema Necessitade estrema; E se periglio appar, con un sorriso Le sue minacce a contemplar m'affiso.
Sayfa 109 - Silvia, rimembri ancora Quel tempo della tua vita mortale, Quando beltà splendea Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, E tu, lieta e pensosa, il limitare Di gioventù salivi? Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all...
Sayfa 78 - Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno. Tu, solingo augellin, venuto a sera Del viver che daranno a te le stelle, Certo del tuo costume Non ti dorrai; che di natura è frutto Ogni vostra vaghezza.
Sayfa 36 - Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra' primieri Pallido e scapigliato esso tiranno; Ve...
Sayfa 120 - II perché delle cose, e vedi il frutto Del mattin, della sera, Del tacito, infinito andar del tempo. Tu sai, tu certo, a qual suo dolce amore Rida la primavera, A chi giovi l'ardore, e che procacci II verno co
Sayfa 119 - Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta...
Sayfa 79 - Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura.