Rime di Francesco Petrarca...Presso Tommaso Masi e comp., ̊, 1815 |
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Sayfa ix
... ch'a ciò lo forza . SON . LIV . Non sarà derisa la lingua , nia l ' amoroso pensier che la regge , s'ella non riesca in lodar gli occhi di Laura . 132 SON . LV . Mostra il Poeta quanto lusin- ghiera sia la prigion d'Amore ; che an- che ...
... ch'a ciò lo forza . SON . LIV . Non sarà derisa la lingua , nia l ' amoroso pensier che la regge , s'ella non riesca in lodar gli occhi di Laura . 132 SON . LV . Mostra il Poeta quanto lusin- ghiera sia la prigion d'Amore ; che an- che ...
Sayfa 22
... ch'a nocer , luogo , e tempo aspetta . Era la mia virtute al cor ristretta , Per far'ivi , e ne gli occhi sue difese ; Quando ' l colpo mortal laggiù discese , Ove solea spuntarsi ogni saetta . Però turbata nel primiero assalto Non ebbe ...
... ch'a nocer , luogo , e tempo aspetta . Era la mia virtute al cor ristretta , Per far'ivi , e ne gli occhi sue difese ; Quando ' l colpo mortal laggiù discese , Ove solea spuntarsi ogni saetta . Però turbata nel primiero assalto Non ebbe ...
Sayfa 25
... O d'ogni reverenza , e d'onor degna : Se non che forse Apollo si disdegna , Ch'a parlar de ' suoi sempre verdi rami Lingua mortal presuntuosa vegna . Tomo I. SONETTO V Si traviato è'l folle mio desio A seguitar PARTE . 25.
... O d'ogni reverenza , e d'onor degna : Se non che forse Apollo si disdegna , Ch'a parlar de ' suoi sempre verdi rami Lingua mortal presuntuosa vegna . Tomo I. SONETTO V Si traviato è'l folle mio desio A seguitar PARTE . 25.
Sayfa 28
... ch'a te ne ' nvia , Spesso dal sonno lagrimando desta ;. Libere in pace passavam per questa Vita mortal , ch'ogni animal ḍesia , Senza sospetto di trovar fra via Cosa , ch'al nostr ' andar fosse molesta . Ma del misero stato , ove noi ...
... ch'a te ne ' nvia , Spesso dal sonno lagrimando desta ;. Libere in pace passavam per questa Vita mortal , ch'ogni animal ḍesia , Senza sospetto di trovar fra via Cosa , ch'al nostr ' andar fosse molesta . Ma del misero stato , ove noi ...
Sayfa 35
... ch'a gran pena porto ; E prendo allor del vostr'aere conforto , Che ' l fa gir ' oltra , dicendo : Oimè lasso . Poi ripensando al dolce ben , ch'io lasso ; Al cammin lungo , ed al mio viver corto ; Fermo le piante sbigottito , e smorto ...
... ch'a gran pena porto ; E prendo allor del vostr'aere conforto , Che ' l fa gir ' oltra , dicendo : Oimè lasso . Poi ripensando al dolce ben , ch'io lasso ; Al cammin lungo , ed al mio viver corto ; Fermo le piante sbigottito , e smorto ...
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Sayfa 165 - A guisa d'un soave e chiaro lume Cui nutrimento a poco a poco manca, Tenendo al fin il suo usato costume. Pallida no, ma più che neve bianca, Che senza vento in un bel colle fiocchi, Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi , Essendo '1 spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 31 - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
Sayfa 32 - Quel rosignuol, che sì soave piagne forse suoi figli, o sua cara consorte, di dolcezza empie il cielo e le campagne con tante note sì pietose e scorte, e tutta notte par che m'accompagne, e mi rammente la mia dura sorte: ch'altri che me non ho di ch' i' mi lagne, ché 'n dee non credev'io regnasse Morte. O che lieve é inganar chi s'assecura! Que' duo bei lumi assai più che '1 sol chiari chi pensò mai veder far terra oscura?
Sayfa 162 - Ma chi non ve la pone ? ) e s' ei si trova Alla fine ingannato, è bea ragione. O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti tornate alla gran madre antica; E '1 nome vostro appena si ritrova.
Sayfa 23 - 1 terzo cerchio serra La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : In questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra. I* son colei che ti die' tanta guerra E compie
Sayfa 166 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 108 - I* mi ritrovo, sol, senza governo, Ed ho già da vicin l'ultime strida. Ma pur in te l'anima mia si fida; Peccatrice, i' noi nego, Vergine ; ma ti prego Che '1 tuo nemico del mio mal non rida : Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno. i Pur per mia pena e per mio grave danno ! Da poi ch'i...
Sayfa 150 - Armate eran con lei tutte le sue - .; Chiare virtuti ; o gloriosa schiera ! E teneansi per mano a due a due . Onestate e vergogna alla front...
Sayfa xvii - L'invisibil sua forma è in paradiso Disciolta di quel velo Che qui fece ombra al fior degli anni suoi , Per rivestirsen poi Un...
Sayfa xxvii - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.