Rime di Francesco Petrarca...Presso Tommaso Masi e comp., ̊, 1815 |
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Sayfa 43
... Che Apollo la seguia quaggiù per terra , Ma io sarò sotterra in secca selva ; El ' giorno andrà pien di minute stelle , Prima ch'a si dolce alba arrivi il sole . CANZONE I. 1 Nel dolce tempo della prima etade , PARTE . 43.
... Che Apollo la seguia quaggiù per terra , Ma io sarò sotterra in secca selva ; El ' giorno andrà pien di minute stelle , Prima ch'a si dolce alba arrivi il sole . CANZONE I. 1 Nel dolce tempo della prima etade , PARTE . 43.
Sayfa 47
... pien di.paura : Ed ella nell ' usata sua figura Tosto tornando , fecemi ( oimè lasso ! ) D'un quasi vivo , e sbigottito sasso . Ella parlava si turbata in vista , Che tremar mi fea dentro a quella petra , Udendo : I ' non son forse chi ...
... pien di.paura : Ed ella nell ' usata sua figura Tosto tornando , fecemi ( oimè lasso ! ) D'un quasi vivo , e sbigottito sasso . Ella parlava si turbata in vista , Che tremar mi fea dentro a quella petra , Udendo : I ' non son forse chi ...
Sayfa 140
... pien d'amorosa fede Può contentarvi senza farne strazio ; Piacciavi omai di questo aver mercede . Se'n altro modo cerca d'esser sazio ( de : Vostro sdegno ; erra ; e non fia quel , che cre- Di che Amor ' , e me stesso assai ringrazio ...
... pien d'amorosa fede Può contentarvi senza farne strazio ; Piacciavi omai di questo aver mercede . Se'n altro modo cerca d'esser sazio ( de : Vostro sdegno ; erra ; e non fia quel , che cre- Di che Amor ' , e me stesso assai ringrazio ...
Sayfa 172
... non soffersi , Nè'l dolce sfavillar degli occhi suoi . Or mi ritrovo pien di sì diversi Piaceri , in quel saluto ripensando ; Che duol non sento ; nè senti ' ma ' poi . SONETTO LXXXVIII Sennuccio , i ' vo ' che sappi 172 PRIMA.
... non soffersi , Nè'l dolce sfavillar degli occhi suoi . Or mi ritrovo pien di sì diversi Piaceri , in quel saluto ripensando ; Che duol non sento ; nè senti ' ma ' poi . SONETTO LXXXVIII Sennuccio , i ' vo ' che sappi 172 PRIMA.
Sayfa 176
... prima vista Per si alto avversario al cor mi nacque . A lui la faccia lagrimosa , e trista Un nuviletto intorno ricoverse : Cotanto l'esser vinto gli dispiacque . SONETTO XCII Pien di quella ineffabile dolcezza , Che del 176 PRIMA.
... prima vista Per si alto avversario al cor mi nacque . A lui la faccia lagrimosa , e trista Un nuviletto intorno ricoverse : Cotanto l'esser vinto gli dispiacque . SONETTO XCII Pien di quella ineffabile dolcezza , Che del 176 PRIMA.
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Sayfa 165 - A guisa d'un soave e chiaro lume Cui nutrimento a poco a poco manca, Tenendo al fin il suo usato costume. Pallida no, ma più che neve bianca, Che senza vento in un bel colle fiocchi, Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi , Essendo '1 spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 31 - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
Sayfa 32 - Quel rosignuol, che sì soave piagne forse suoi figli, o sua cara consorte, di dolcezza empie il cielo e le campagne con tante note sì pietose e scorte, e tutta notte par che m'accompagne, e mi rammente la mia dura sorte: ch'altri che me non ho di ch' i' mi lagne, ché 'n dee non credev'io regnasse Morte. O che lieve é inganar chi s'assecura! Que' duo bei lumi assai più che '1 sol chiari chi pensò mai veder far terra oscura?
Sayfa 162 - Ma chi non ve la pone ? ) e s' ei si trova Alla fine ingannato, è bea ragione. O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti tornate alla gran madre antica; E '1 nome vostro appena si ritrova.
Sayfa 23 - 1 terzo cerchio serra La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : In questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra. I* son colei che ti die' tanta guerra E compie
Sayfa 166 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 108 - I* mi ritrovo, sol, senza governo, Ed ho già da vicin l'ultime strida. Ma pur in te l'anima mia si fida; Peccatrice, i' noi nego, Vergine ; ma ti prego Che '1 tuo nemico del mio mal non rida : Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno. i Pur per mia pena e per mio grave danno ! Da poi ch'i...
Sayfa 150 - Armate eran con lei tutte le sue - .; Chiare virtuti ; o gloriosa schiera ! E teneansi per mano a due a due . Onestate e vergogna alla front...
Sayfa xvii - L'invisibil sua forma è in paradiso Disciolta di quel velo Che qui fece ombra al fior degli anni suoi , Per rivestirsen poi Un...
Sayfa xxvii - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.