Chi s'innamora (siccome voi fate) Se'l vostro cuor si piega in tante voglie, FINE DEL CANZONIERE. Guido vorrei, che tu e Lapo ed io, ecc. Questi, cui Dante scrive, è il suo primo amico Guido Cavalcanti, che fu molto innamorato d'una gentil donna, per nome Vanna o Giovanna, la quale per la sua beltà si chiamò anche Primavera: V. N., xxiv. Bice, pur cosi ricordata nella Commedia (Par., VII, 14), non v' ha dubbio che sia la donna dell'Allighieri. Ma rispetto all'amica di Lapo Gianni, null'altro si conosce, se non ch'ella era sul numero del trenta (la trentesima) come Beatrice in sul nove, nell' Epistola che, sotto nome di Serventese, Dante avea composto, prendendo i nomi di sessanta le più belle donne della cittade, ove Beatrice fu posta dall' altissimo Sire: V. N., vii. Da ciò si trae sicuro argomento dell'autenticità del medesimo sonetto, che ben vuolsi riferire alla Vita Nuova. V. 3. In un vascel, anzi che ad un vascel, portano alcuni testi, e mi par meglio a indicare l'atto dell' Incantatore. 5. Fortuna. La nave, combattuta da tempesta, diciamo che è in fortuna: Pur., xxxII, 116. 7. Talento per volontà, « Prima vuol ben (si parla dell'anima non ancor libera a uscire del Purgatorio) ma non lascia il talento, Che divina Giustizia contra voglia, Come fu al peccar, pone al tormento: » Purg., XXI, 64. |