La vita nuova e il canzoniereLe Monnier, 1868 - 411 sayfa |
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Sayfa vii
... forte immaginare a che il Poeta si abbandona . Con ciò gli si perdoneranno puran- che certe forme scolastiche e una cotale ambizione di dottrina astrologica e cabalistica , senza che per questo si debba diminuire la nostra fede alla ...
... forte immaginare a che il Poeta si abbandona . Con ciò gli si perdoneranno puran- che certe forme scolastiche e una cotale ambizione di dottrina astrologica e cabalistica , senza che per questo si debba diminuire la nostra fede alla ...
Sayfa 21
... forte ragiona il suo valore . Altro sperando m ' apporta dolzore ; Altro pianger mi fa spesse fiate ; E sol s ' accordano in chieder pietate , Tremando di paura ch'è nel core . Ond ' io non so da qual materia prenda ; E vorrei dire , e ...
... forte ragiona il suo valore . Altro sperando m ' apporta dolzore ; Altro pianger mi fa spesse fiate ; E sol s ' accordano in chieder pietate , Tremando di paura ch'è nel core . Ond ' io non so da qual materia prenda ; E vorrei dire , e ...
Sayfa 23
... forte , e diceano : Se questi non ci sfolgorasse cosi fuori del nostro luogo , noi potremmo stare a vedere la maraviglia di questa donna , così come stanno gli altri nostri pari . Io dico che molte di queste donne , accorgendosi della ...
... forte , e diceano : Se questi non ci sfolgorasse cosi fuori del nostro luogo , noi potremmo stare a vedere la maraviglia di questa donna , così come stanno gli altri nostri pari . Io dico che molte di queste donne , accorgendosi della ...
Sayfa 24
... sarebbe indarno , ovvero di soperchio . XV . Appresso la nuova trasfigurazione mi giunse un pensamento forte , il quale poco si partia da me ; anzi continuamente mi riprendea , ed era di cotale ragiona- mento 24 LA VITA NUOVA .
... sarebbe indarno , ovvero di soperchio . XV . Appresso la nuova trasfigurazione mi giunse un pensamento forte , il quale poco si partia da me ; anzi continuamente mi riprendea , ed era di cotale ragiona- mento 24 LA VITA NUOVA .
Sayfa 26
... si è , che molte volte io mi dolea , quando la mia memoria movesse la fantasia ad immaginare quale Amor mi facea . La seconda si è , che Amore spesse volte di subito m'assalia si forte , che in me non 26 LA VITA NUOVA .
... si è , che molte volte io mi dolea , quando la mia memoria movesse la fantasia ad immaginare quale Amor mi facea . La seconda si è , che Amore spesse volte di subito m'assalia si forte , che in me non 26 LA VITA NUOVA .
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alcuna Allighieri allora alquanto altrui Amore anco anima Appresso avea Ballata Beatrice bella bellezza beltà buon Canz canzone ch'è ch'ella ch'io Chè chiama ciascun cielo Cino da Pistoia codici colli colore comincia quivi Commedia Conv conviene costei cotal cuore d'amore d'ogni dacchè Dante DANTE ALIGHIERI degno dicea dico diletto dire disdegnosa divina DIVINA COMMEDIA doglia dolce dolore edizione Filosofia Fraticelli Garrow gentil donna gentilissima gran guardare Guido Cavalcanti immaginazione indi intelletto intendere l'Allighieri l'anima l'ultima particola lagrime leggiadria lezione loda luce luogo maraviglia medesimo mente mira mirabile morte mostra nobiltà nuova occhi onore parea parlare parmi parole pensando pensiero perocchè persona piacere piangere pietà pietosa pietra poesia Poeta poscia pregio Purg quaggiù ragione rime salute sapienza sentire SESTINA signore Simon Mago soave sonetto sospiri spirito stile stra uomo veder vedere veggio verace verità vidi virtù virtute viso vista Volgare vuol XXXII
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Sayfa 248 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli addivien ciò che gli dà salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Sayfa 393 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg' io, diss' egli, il nodo 55 Che il Notaio, e Guittone, e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo, ch' i
Sayfa 148 - Quale è colui, che forse di Croazia Viene a veder la Veronica nostra, Che per l'antica fama non si sazia, Ma dice nel pensier, fin che si mostra : Signor mio Gesù Cristo, Dio verace, Or fu si fatta la sembianza vostra?
Sayfa 74 - Sicch' io lo intendo ben, donne mie care. XLIII. Appresso a questo sonetto apparve a me una mirab il visione , nella quale vidi cose , che mi fecero proporre di non dir più di questa Benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso , si com
Sayfa 72 - Roma, là ove questi ch' io chiamo peregrini andavano. Questo sonetto non si divide, però ch'assai il manifesta la sua ragione. Dch, peregrini, cbe pensosi andate Forse di cosa che non v' è presente , Venite voi di sì lontana gente, Come alla vista voi ne dimostrate? Che non piangete, quando voi passate Per lo suo mezzo la città dolente, Come quelle persone, che neente Par che intendesser la sua gravitate. Se voi restate per volere udire, Certo lo core uè' sospir mi dice , Che lagrimando u'...
Sayfa 139 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Sayfa 16 - Andate ad onorare la donna vostra ; » ed egli si rimanea nel loco loro. E chi avesse voluto conoscere Amore, far lo potea mirando lo tremore. degli occhi miei. E quando questa gentilissima donna salutava, non che Amore fosse tal mezzo che potesse obumbrare a me la intollerabile beatitudine, ma egli quasi per soverchio di dolcezza divenia tale, che lo mio corpo, lo quale era tutto sotto il suo reggimento, molte volte si movea come cosa grave inanimata...
Sayfa 4 - In quel punto dico veracemente, che lo spirito della vita, lo quale dimora nella segretissima camera del cuore, cominciò a tremare sì fortemente che apparia ne' menomi polsi orribilmente; e tremando disse queste parole: Ecce deus fortior me, qui veniens dominabilur mihi.
Sayfa 51 - Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Sayfa 29 - Ond'io pensando a queste parole, quasi vergognandomi mi partii da loro; e venia dicendo tra me medesimo : " Poi che è tanta beatitudine in quelle parole che lodano la mia donna, perché altro parlare è stato il mio?