Sotto quest'antro al fin cinto d'allori, SONETTO. Filli, io non son però tanto deforme, GIROLAMO FRACASTORO Veronese medico di professione. Al pari della medicina, in cui fu principe a' suoi tem pi, amò la latina poesia. Viene tra coloro an noverato che discacciarono la barbarie dall' italiana letteratura. Fiori nel pontificato di Leane X. e visse sino al 1548. SONET TO. Gli Angeli, il Sol, la Luna erano intorno Scese vostra beltà prescritta in Cielo LUIGI ALAMANNI Nacque in Firenze nel 1495. Giovinetto ancora contrasse amicizia co' dotti dell'Acca demia Platonica, che si raccoglieva negli orti di Bernardo Rucellai. Complice della congiura contro del Card. Giulio de' Medici si salvò fuggendo prima in Urbino, poi in Venezia. Liberato a grande stento dalle carceri di Brescia andò errando ora in Francia, ora in Genova. Caduta di nuovo Firenze sotto il dominio de' Medici, egli fu dichiarato ribelle. Ritirossi allora in Francia, dove godette i favori de' Re Francesco, e di Arrigo II. Chiuse i suoi giorni in Amboise nel 1556. Di tutte le sue poesie grande è la grazia e l'eleganza, ma alla Coltivazione debb' egli la sua maggiore fama. V. C. Mazzuchelli. SONETT O. Valle chiusa, alti colli, e piagge apriche, Fuste gran tempo, quando viva il petto Io SONET TO. pur, la Dio mercè, rivolgo il passo Dopo il sest'anno a rivederti almeno, Superba Italia, poichè starti in seno Dal barbarico stuol m'è tolto ( ahi lasso!) E con gli occhi dolenti e 'l viso basso Sospiro, e 'nchino il mio natio terreno, Di dolor, di timor, di rabbia pieno, Di speranza, e di gioja ignudo ignudo e casso. Poi ritorno a calcar l'Alpi nevose, E'l buon Gallo sentier; ch' io trovo amico Più de' figli d'altrui, che tu de' tuoi. Ivi al soggiorno solitario, antico Mi starò sempre in quelle valli ombrose, Poichè'l Ciel lo consente, e tu lo vuoi. BERNARDO TASSO Nacque in Bergamo, siccome dimostrò valorosamente contro del Seghezzi l'Ab. Serassi. Dopo la morte di un suo zio paterno vescovo di Recanati cadde in tali angustie, che per sottrarsene compose versi in lode di Ginevra Malatesta, e poscia si pose al servizio di Guido Rangone generale dell' armi pontificie. Le sue rime lo resero caro a Ferrante Sanseverino principe di Salerno, a cui anche tra le disgrazie si conservò fedele. Fu membro dell' Accademia Veneziana. Venne onorato anche dalle corti di Urbino e di Mantova. Mort in Mantova nel 1569. mentre era governatore d'Ostiglia. Scrisse due poemi romanzeschi l'Amadigi, e il Floridante. Vien creduto il primo autore della poesia pescatoria, e della marinaresca. Le sue ri me sono assai colte eleganti e robuste. SONETTO. Se da l'orgoglio del gelato verno, Padre di quanto il Ciel vede e circonda, SONET TO. Perchè spiri con voglie empie ed acerbe Di te si duol con gravi, alte parole, SONETT O. Mentre-lieti traean Cromi ed Aminta L' acqua mirando in questa parte e'n quella Non vide unqua il mar d'India, o quel di Tile |