Saggi della poesia lirica antica e moderna, 2. ciltG. Silvestri, 1818 |
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Sayfa 11
... sale ; Giace il regale giovinetto in duolo , Che inerme e solo il tuo tornar non vede Ei di te chiede e ti richiama invano . Piangi Cormano desolato e lasso ; Il forte è basso tua difesa e schermo . Tu resti infermo . Ecco i nemici ...
... sale ; Giace il regale giovinetto in duolo , Che inerme e solo il tuo tornar non vede Ei di te chiede e ti richiama invano . Piangi Cormano desolato e lasso ; Il forte è basso tua difesa e schermo . Tu resti infermo . Ecco i nemici ...
Sayfa 13
... sale , e di Fingallo i colli ? Mugghiato avria la mia battaglia in Morven Se non scontravan le tue vele i venti : Fora abbattuto dal mio brando irato Fingallo istesso , e saria lutto in Selma . Dal braccio di Dartula abbandonato Cadde ...
... sale , e di Fingallo i colli ? Mugghiato avria la mia battaglia in Morven Se non scontravan le tue vele i venti : Fora abbattuto dal mio brando irato Fingallo istesso , e saria lutto in Selma . Dal braccio di Dartula abbandonato Cadde ...
Sayfa 14
... in tante pene . Aprite , o Padri di Toscarre , aprite L ' aeree sale , e delle vostre nubi A me schiudete le cerulee porte . Lungi non sono i passi Della partenza mia . Nel sonno intesi Chiamar Malvina una 14 PARTE QUARTA .
... in tante pene . Aprite , o Padri di Toscarre , aprite L ' aeree sale , e delle vostre nubi A me schiudete le cerulee porte . Lungi non sono i passi Della partenza mia . Nel sonno intesi Chiamar Malvina una 14 PARTE QUARTA .
Sayfa 205
... sale La maestà regale . Apre sorte al regnar più d'una strada : Altri al merto degli avi , altri al natale Altri l debbe a la spada ; و Tu a te medesino e a tua virtute il dei . Chi è , che con tai passi al soglio vada ? Nel dì , che ...
... sale La maestà regale . Apre sorte al regnar più d'una strada : Altri al merto degli avi , altri al natale Altri l debbe a la spada ; و Tu a te medesino e a tua virtute il dei . Chi è , che con tai passi al soglio vada ? Nel dì , che ...
Sayfa 272
... sale , Cui nel fino dialogo Non è lo stesso Luciano eguale ; Contro il volgo sostiemmi . Ei temerario M'appella , perch'io dico , che ancor restano Nove bellezze , ed io Tuoi scritti il mando a leggere , E con quelli 272 PARTE SETTIMA .
... sale , Cui nel fino dialogo Non è lo stesso Luciano eguale ; Contro il volgo sostiemmi . Ei temerario M'appella , perch'io dico , che ancor restano Nove bellezze , ed io Tuoi scritti il mando a leggere , E con quelli 272 PARTE SETTIMA .
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Sayfa 127 - CHIARE, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Co l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse; Date udienza insieme A le dolenti mie parole estreme.
Sayfa 133 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno, O di mano o d...
Sayfa 104 - Fugge dinanzi a lei superbia ed ira : Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente ; Ond
Sayfa 134 - Non veggio di vertù , eh' al mondo è spenta , Né trovo chi di mal far si vergogni . Che s'aspetti non so, né che s'agogni Italia, che suoi guai non par, che senta, Vecchia , oziosa , e lenta . Dormirà sempre, e non fia chi la svegli ? Le man 1...
Sayfa 121 - Qual ninfa in fonti, in selve mai qual dea chiome d'oro sì fino a l'aura sciolse? quando un cor tante in sé vertuti accolse? benché la somma è di mia morte rea. Per divina bellezza indarno mira, chi gli occhi de costei già mai non vide, come soavemente ella gli gira; non sa come Amor sana e come ancide chi non sa come dolce ella sospira e come dolce parla e dolce ride.
Sayfa 137 - 1 monte Tarpeo, canzon, vedrai Un cavalier ch'Italia tutta onora, Pensoso più d'altrui che di se stesso. Digli : un che non ti vide ancor da presso, Se non come per fama uom s'innamora, Dice che Roma ogni ora Con gli occhi di dolor bagnati e molli Ti chier mercé da tutti sette i colli.
Sayfa 134 - Spirto gentil che quelle membra reggi Dentro alle qua' peregrinando alberga Un signor valoroso, accorto e saggio; Poi che se...
Sayfa 131 - 1 nostro ferro mise. Or par, non so per che stelle maligne, Che '1 Cielo in odio n'aggia; Vostra mercè, cui tanto si commise: Vostre voglie divise Guastan del mondo la più bella parte.
Sayfa 123 - Ella, contenta aver cangiato albergo, Si paragona pur coi più perfetti; E parte ad or ad or si volge a tergo, Mirando s'io la seguo; e par ch'aspetti: Ond'io voglie e pensier tutti al Ciel ergo, Perch'io l'odo pregar pur ch'i
Sayfa 129 - Così carco d'oblio il divin portamento e '1 volto e le parole e '1 dolce riso m'aveano, e sì diviso da l'imagine vera, ch'i' dicea sospirando : qui come venn'io, o quando? credendo esser in ciel, non là dov'era. Da indi in qua mi piace questa erba si, ch'altrove non ho pace.