Saggi della poesia lirica antica e moderna, 2. ciltG. Silvestri, 1818 |
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Sayfa 25
... volte Già t'implora il pianto mio . Sordo ai miei dogliosi accenti Tu disdegni le mie preci . Sia qualunque il tuo rigore , Insensibil ombra , invano Di rimovermi ti avvisi . Mille volte in questa sponda I miei pianti e le mie strida ...
... volte Già t'implora il pianto mio . Sordo ai miei dogliosi accenti Tu disdegni le mie preci . Sia qualunque il tuo rigore , Insensibil ombra , invano Di rimovermi ti avvisi . Mille volte in questa sponda I miei pianti e le mie strida ...
Sayfa 46
... Questi versi son tratti da una canzone , nella quale ricorre cinquanta volte la parola ghain , cioè occhio , e sempre usata in diverso significato . Anche in mezzo alle guerre componevano i poeti arabi versi 46 PARTE QUINTA .
... Questi versi son tratti da una canzone , nella quale ricorre cinquanta volte la parola ghain , cioè occhio , e sempre usata in diverso significato . Anche in mezzo alle guerre componevano i poeti arabi versi 46 PARTE QUINTA .
Sayfa 76
... volte il riceveva dalla mentovata dama di Berre , come dalla più graziosa . Negli ultimi giorni della sua vita così vecchio com'era si ritirò in un mona- stero di Chiaramonte , dove morì . Nella Storia Letteraria dei Trovatori si legge ...
... volte il riceveva dalla mentovata dama di Berre , come dalla più graziosa . Negli ultimi giorni della sua vita così vecchio com'era si ritirò in un mona- stero di Chiaramonte , dove morì . Nella Storia Letteraria dei Trovatori si legge ...
Sayfa 111
... volte a me vi rivolgete , ' Conoscete in altrui quel che voi siete ; poichè Cino da Pistoja , parlando anch ' egli degli occhi della sua Selvaggia , aveva già detto : Poichè veder voi stessi non potete , Vedete in altri almen quel che ...
... volte a me vi rivolgete , ' Conoscete in altrui quel che voi siete ; poichè Cino da Pistoja , parlando anch ' egli degli occhi della sua Selvaggia , aveva già detto : Poichè veder voi stessi non potete , Vedete in altri almen quel che ...
Sayfa 126
... volte m'udiste chiamar morte ? Ahi dolorosa sorte !: Lo star mi strugge , e ' l fuggir non m'aïta . Ma se maggior paura Non m'affrenasse , via corta e spedita Trarrebbe a fin quest ' aspra pena e dura E la colpa è di tal , che non ha ...
... volte m'udiste chiamar morte ? Ahi dolorosa sorte !: Lo star mi strugge , e ' l fuggir non m'aïta . Ma se maggior paura Non m'affrenasse , via corta e spedita Trarrebbe a fin quest ' aspra pena e dura E la colpa è di tal , che non ha ...
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Sayfa 127 - CHIARE, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Co l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse; Date udienza insieme A le dolenti mie parole estreme.
Sayfa 133 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno, O di mano o d...
Sayfa 104 - Fugge dinanzi a lei superbia ed ira : Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente ; Ond
Sayfa 134 - Non veggio di vertù , eh' al mondo è spenta , Né trovo chi di mal far si vergogni . Che s'aspetti non so, né che s'agogni Italia, che suoi guai non par, che senta, Vecchia , oziosa , e lenta . Dormirà sempre, e non fia chi la svegli ? Le man 1...
Sayfa 121 - Qual ninfa in fonti, in selve mai qual dea chiome d'oro sì fino a l'aura sciolse? quando un cor tante in sé vertuti accolse? benché la somma è di mia morte rea. Per divina bellezza indarno mira, chi gli occhi de costei già mai non vide, come soavemente ella gli gira; non sa come Amor sana e come ancide chi non sa come dolce ella sospira e come dolce parla e dolce ride.
Sayfa 137 - 1 monte Tarpeo, canzon, vedrai Un cavalier ch'Italia tutta onora, Pensoso più d'altrui che di se stesso. Digli : un che non ti vide ancor da presso, Se non come per fama uom s'innamora, Dice che Roma ogni ora Con gli occhi di dolor bagnati e molli Ti chier mercé da tutti sette i colli.
Sayfa 134 - Spirto gentil che quelle membra reggi Dentro alle qua' peregrinando alberga Un signor valoroso, accorto e saggio; Poi che se...
Sayfa 131 - 1 nostro ferro mise. Or par, non so per che stelle maligne, Che '1 Cielo in odio n'aggia; Vostra mercè, cui tanto si commise: Vostre voglie divise Guastan del mondo la più bella parte.
Sayfa 123 - Ella, contenta aver cangiato albergo, Si paragona pur coi più perfetti; E parte ad or ad or si volge a tergo, Mirando s'io la seguo; e par ch'aspetti: Ond'io voglie e pensier tutti al Ciel ergo, Perch'io l'odo pregar pur ch'i
Sayfa 129 - Così carco d'oblio il divin portamento e '1 volto e le parole e '1 dolce riso m'aveano, e sì diviso da l'imagine vera, ch'i' dicea sospirando : qui come venn'io, o quando? credendo esser in ciel, non là dov'era. Da indi in qua mi piace questa erba si, ch'altrove non ho pace.