Opere di Giacomo LeopardiBrockhaus, 1877 - 344 sayfa |
Kitabın içinden
26 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa 7
... cura del conte Giacomo Leopardi , Milano 1827 ; Crestomazia italiana poetica , cioè , scelta di luoghi in verso italiano insigni per sentimento o per locuzione , rac- colti e distribuiti secondo i tempi degli autori , dal conte Giacomo ...
... cura del conte Giacomo Leopardi , Milano 1827 ; Crestomazia italiana poetica , cioè , scelta di luoghi in verso italiano insigni per sentimento o per locuzione , rac- colti e distribuiti secondo i tempi degli autori , dal conte Giacomo ...
Sayfa 28
... cura Di noi qualche immortale : Ch ' essendo questa o nessun ' altra poi L'ora da ripor mano alla virtude Rugginosa dell ' itala natura , Veggiam che tanto e tale È il clamor de ' sepolti , e che gli eroi Dimenticati il suol quasi ...
... cura Di noi qualche immortale : Ch ' essendo questa o nessun ' altra poi L'ora da ripor mano alla virtude Rugginosa dell ' itala natura , Veggiam che tanto e tale È il clamor de ' sepolti , e che gli eroi Dimenticati il suol quasi ...
Sayfa 31
... cura ? Chi stolto non direbbe il tuo mortale Affanno anche oggidì , se il grande e il raro Ha nome di follia ; Nè livor più , ma ben di lui più dura La noncuranza avviene ai sommi ? o quale , Se più de ' carmi , il computar s ' ascolta ...
... cura ? Chi stolto non direbbe il tuo mortale Affanno anche oggidì , se il grande e il raro Ha nome di follia ; Nè livor più , ma ben di lui più dura La noncuranza avviene ai sommi ? o quale , Se più de ' carmi , il computar s ' ascolta ...
Sayfa 33
... cura , Che di fortuna amici Non crescano i tuoi figli , e non di vile Timor gioco o di speme : onde felici Sarete detti nell ' età futura : Poichè ( nefando stile Di schiatta ignava e finta ) Virtù viva sprezziam , lodiamo estinta ...
... cura , Che di fortuna amici Non crescano i tuoi figli , e non di vile Timor gioco o di speme : onde felici Sarete detti nell ' età futura : Poichè ( nefando stile Di schiatta ignava e finta ) Virtù viva sprezziam , lodiamo estinta ...
Sayfa 39
... cura . Non io d'Olimpo o di Cocito i sordi Regi , o la terra indegna , E non la notte moribondo appello ; Non te , dell ' atra morte ultimo raggio Conscia futura età . Sdegnoso avello Placâr singulti , ornâr parole e doni Di vil caterva ...
... cura . Non io d'Olimpo o di Cocito i sordi Regi , o la terra indegna , E non la notte moribondo appello ; Non te , dell ' atra morte ultimo raggio Conscia futura età . Sdegnoso avello Placâr singulti , ornâr parole e doni Di vil caterva ...
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
abbia affanni alcuna altra altre amici amore anco ANGELO MAI animali animo antichi anzi aprica assai buona canto certo chè Cicerone cielo civili colla conoscere contrario Copernico costumi cotesto credo desiderio dico diletto Diogene Laerzio dire dolce dolore effetto Eleandro equatore Ercole età eziandio fare Farfarello fato felicità filosofi Folletto fortuna fuggendo genere umano Giacomo Leopardi giorno Giove giudizio gloria Gnomo gran immaginazione infelicità ingegno innanzi insino Islandese l'uomo lascia Leopardi lode luna lunga luogo maggior Malambruno male maraviglia mente Metafisico miseria mondo mortali morte natura nessun niuno notte odio oggi passato pensare pensiero persone petto piaceri pianto Platone Plotino poco Porfirio possa potere presente primieramente Prometeo proprio pure ragione Ruysch sè medesimi secolo sentimento sieno simili Simonide Socrate speme speranza stima tali Teofrasto terra Timandro tristo trova turale uomini uomo vede veggiamo verità vero virtù vivere volte
Popüler pasajlar
Sayfa 22 - Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra' primieri Pallido e scapigliato esso tiranno; Ve...
Sayfa 50 - Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo, Ogni diletto e gioco Indugio in altro tempo: e intanto il guardo Steso nell'aria aprica *° Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 70 - D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela.
Sayfa 19 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è
Sayfa 27 - Italo ardito, a che giammai non posi Di svegliar dalle tombe I nostri padri? ed a parlar gli meni A questo secol morto, al quale incombe Tanta nebbia di tedio? E come or vieni Sì forte a' nostri orecchi e sì frequente, Voce antica de
Sayfa 79 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passegger che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 105 - Nobil natura è quella che a sollevar s'ardisce gli occhi mortali incontra al comun fato, e che con franca lingua, nulla al ver detraendo, confessa il mal che ci fu dato in sorte, e il basso stato e frale; quella che grande e forte mostra...
Sayfa 22 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Sayfa 85 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 88 - Or poserai per sempre, Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo, Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento, In noi di cari inganni, Non che la speme, il desiderio è spento.