Opere di Giacomo LeopardiBrockhaus, 1877 - 344 sayfa |
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Sayfa 29
... parlando delle cose fatte da Decimo Bruto in Portogallo : peragratoque victor Oceani litore , non prius signa convertit , quam cadentem in maria solem , obru- tumque aquis ignem , non sine quodam sacrilegii metu et horrore , depre ...
... parlando delle cose fatte da Decimo Bruto in Portogallo : peragratoque victor Oceani litore , non prius signa convertit , quam cadentem in maria solem , obru- tumque aquis ignem , non sine quodam sacrilegii metu et horrore , depre ...
Sayfa 64
... parlando Il bel che raro e scarso e fuggitivo Appar nel mondo , e quel che , più benigna Di natura e del ciel , fecondamente A noi la vaga fantasia produce , E il nostro proprio error . Ben mille volte Fortunato colui che la caduca ...
... parlando Il bel che raro e scarso e fuggitivo Appar nel mondo , e quel che , più benigna Di natura e del ciel , fecondamente A noi la vaga fantasia produce , E il nostro proprio error . Ben mille volte Fortunato colui che la caduca ...
Sayfa 73
... parlando , il mio possente errore Sempre , ov ' io fossi . In queste sale antiche , Al chiaror delle nevi , intorno a queste Ampie finestre sibilando il vento , Rimbombaro i sollazzi e le festose Mie voci al tempo che l ' acerbo ...
... parlando , il mio possente errore Sempre , ov ' io fossi . In queste sale antiche , Al chiaror delle nevi , intorno a queste Ampie finestre sibilando il vento , Rimbombaro i sollazzi e le festose Mie voci al tempo che l ' acerbo ...
Sayfa 105
... Parlando , apertamente , e di sue cose Fa stima al vero uguale . Magnanimo animale Non credo io già , ma stolto Quel che , nato a perir , nutrito in pene , Dice , a goder son fatto . E di fetido orgoglio Empie le carte , eccelsi fati e ...
... Parlando , apertamente , e di sue cose Fa stima al vero uguale . Magnanimo animale Non credo io già , ma stolto Quel che , nato a perir , nutrito in pene , Dice , a goder son fatto . E di fetido orgoglio Empie le carte , eccelsi fati e ...
Sayfa 135
... parlando , io persuado e costringo tutti gli uomini gentili a sopportare ogni giorno mille fatiche e mille disagi , e spesso dolori e strazi , e qualcuno a morire gloriosamente per l'amore che mi portano . Io non vo ' dire nulla dei ...
... parlando , io persuado e costringo tutti gli uomini gentili a sopportare ogni giorno mille fatiche e mille disagi , e spesso dolori e strazi , e qualcuno a morire gloriosamente per l'amore che mi portano . Io non vo ' dire nulla dei ...
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Sayfa 22 - Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra' primieri Pallido e scapigliato esso tiranno; Ve...
Sayfa 50 - Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo, Ogni diletto e gioco Indugio in altro tempo: e intanto il guardo Steso nell'aria aprica *° Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 70 - D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela.
Sayfa 19 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è
Sayfa 27 - Italo ardito, a che giammai non posi Di svegliar dalle tombe I nostri padri? ed a parlar gli meni A questo secol morto, al quale incombe Tanta nebbia di tedio? E come or vieni Sì forte a' nostri orecchi e sì frequente, Voce antica de
Sayfa 79 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passegger che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 105 - Nobil natura è quella che a sollevar s'ardisce gli occhi mortali incontra al comun fato, e che con franca lingua, nulla al ver detraendo, confessa il mal che ci fu dato in sorte, e il basso stato e frale; quella che grande e forte mostra...
Sayfa 22 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Sayfa 85 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 88 - Or poserai per sempre, Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo, Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento, In noi di cari inganni, Non che la speme, il desiderio è spento.