Rime di F. Petrarca, 3. ciltPresso l'editore, 1821 |
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Sayfa 3
... soave sguardo ! Oimè il leggiadro portamento altero ! Oimè ' l parlar ch ' ogni aspro ingegno e fero Faceva umile , ed ogni uom vil , gagliardo ! E oimè il dolce riso ond ' uscìo ' l dardo Di che morte , altro bene omai non spero ! Alma ...
... soave sguardo ! Oimè il leggiadro portamento altero ! Oimè ' l parlar ch ' ogni aspro ingegno e fero Faceva umile , ed ogni uom vil , gagliardo ! E oimè il dolce riso ond ' uscìo ' l dardo Di che morte , altro bene omai non spero ! Alma ...
Sayfa 9
... puoi , Credo che ' l senta ogni gentil persona ) Ritogli a morte quel ch ' ella n ' ha tolto , E ripon le tue insegne nel bel volto . Riponi entro ' l bel viso il vivo lume Ch ' era mia scorta , e la soave fiamma DEL PETRARCA . 9.
... puoi , Credo che ' l senta ogni gentil persona ) Ritogli a morte quel ch ' ella n ' ha tolto , E ripon le tue insegne nel bel volto . Riponi entro ' l bel viso il vivo lume Ch ' era mia scorta , e la soave fiamma DEL PETRARCA . 9.
Sayfa 10
Francesco Petrarca. Ch ' era mia scorta , e la soave fiamma Ch ' ancor , lasso ! m ' infiamma , Essendo spenta ; or che fea dunque ardendo ? E ' non si vide mai cervo nè damma Con tal desio cercar fonte nè fiume , Qual io il dolce ...
Francesco Petrarca. Ch ' era mia scorta , e la soave fiamma Ch ' ancor , lasso ! m ' infiamma , Essendo spenta ; or che fea dunque ardendo ? E ' non si vide mai cervo nè damma Con tal desio cercar fonte nè fiume , Qual io il dolce ...
Sayfa 27
... soave in voce . Come donna in suo albergo , altera vene , Scacciando dell ' oscuro e grave core Con la fronte serena i pensier tristi . L'alma , che tanta luce non sostene , Sospira , e dice : o benedette l ' ore Del dì che questa via ...
... soave in voce . Come donna in suo albergo , altera vene , Scacciando dell ' oscuro e grave core Con la fronte serena i pensier tristi . L'alma , che tanta luce non sostene , Sospira , e dice : o benedette l ' ore Del dì che questa via ...
Sayfa 29
... soave de ' sospiri , Ch'i ' odo di colei che quì fu mia Donna , or è in cielo , ed ancor par quì sia , E viva , e senta , e vada , ed ami , e spiri , Ritrar potessi , o che caldi desiri Movrei parlando ! sì gelosa e pia Torna ov ' io ...
... soave de ' sospiri , Ch'i ' odo di colei che quì fu mia Donna , or è in cielo , ed ancor par quì sia , E viva , e senta , e vada , ed ami , e spiri , Ritrar potessi , o che caldi desiri Movrei parlando ! sì gelosa e pia Torna ov ' io ...
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
Adunque affanni alma altra amaro Amore Angel novo anima arda ARGOMENTO Arno beato begli occhi bella bellezza canto canzone cara sposa Castelvetro ch'è Ch'i chiaro Cicerone cielo colei colla cuore d'amore d'ogni desio dice Dante diletto dimostrare divina dolce dolcezza dolore donna eterno fama fiori gentil gran immagini Inferno Inferno XXX ingegno intende l'altro l'anima lagrime Laura leggiadro lieto lume luogo maraviglia Mars Marsan Massinissa Menelao mente mille mondo morire mortale morte di Laura mostra nemici omai onesto onore Ovidio Paradiso parlar parole passo pensiero perciocchè Petrarca piangere pianto pietà pietosa Poeta pone poscia pregio Purgatorio quì ragione riguardo rime Seleuco sentimento soave solea SONETTO sospiri speranza spirto stra suppl Tassoni e Muratori terra Teseo tosto trionfo vede veder veggio verso vidi Virgilio virtù vista viva viver vizj vuol dire
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Sayfa 54 - n belle donne oneste atti soavi Sono m» deserto, e fere aspre, e selvagge. SONETTO XLIII. \_7uel rosignuol, che sì soave piagne Forse suoi figli, o sua cara consorte, Di dolcezza empie il cielo, e le campagne Con tante note sì pietose, e scorte; E tutta notte par che m' accompagne, E mi rammente la mia dura sorte: Ch'altri che me non ho, di cui mi lagne: Che 'n Dee non credev
Sayfa 184 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 130 - Vergine bella, che di sol vestita, coronata di stelle, al sommo Sole piacesti sì che 'n te sua luce ascose, amor mi spinge a dir di te parole; ma non so 'ncominciar senza tu' aita e di colui ch'amando in te si pose.
Sayfa 536 - Che fama avrai tu più, se vecchia scindi Da te la carne, che se fossi morto Innanzi che lasciassi il pappo e il dindi, Pria che passin mill...
Sayfa 15 - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.
Sayfa 160 - E coprir suo dolor quand' altri '1 punge. E so come in un punto si dilegua E poi si sparge per le guance il sangue, Se paura o vergogna avvien che '1 segua. So come sta tra' fiori ascoso l'angue; Come sempre fra due si vegghia e dorme; Come senza languir si more e langue.
Sayfa 124 - Tennemi Amor anni ventuno ardendo Lieto nel foco, e nel duol pien di speme; Poi che Madonna e '1 mio cor seco insieme Saliro al ciel , dieci altri anni piangendo.
Sayfa 368 - Quand' io, che meco avea di quel d' Adamo, Vinto dal sonno, in su I' erba inchinai Là 've già tutti e cinque sedevamo. Nell' ora che comincia i tristi lai La rondinella , presso alla mattina , Forse a memoria de' suoi primi guai ; E che la mente nostra , pellegrina Più dalla carne e men da...
Sayfa 132 - Tre dolci e cari nomi ha in te raccolti, Madre, figliuola e sposa; Vergine gloriosa, Donna del Re che nostri lacci ha sciolti, E fatto '1 mondo libero e felice; Nelle cui sante piaghe , Prego ch'appaghe il cor, vera beatrice.
Sayfa 443 - Di qua, di là, di giù, di su gli mena; Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. 45 E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga; Così vid* io venir, traendo guai, Ombre portate dalla detta briga: Perch' io dissi : Maestro, chi son quelle 50 Genti, che l'aer nero si gastiga?