E che formasti i Cieli nell' inizio Li quai subitamente in un momento Or fa, Signore, che della mia tomba A ciò ch' io essendo allora chiaro e lieve, Possa venire ad abitar quel loco Che li tuoi figli e servitor riceve : VI. Dallo profondo chiamo a te, Signore ; E pregoti che ti degni esaudire La voce afflitta dello mio clamore Alla dolente voce sconsolata E non voler guardare al mio fallire. Già mai persona non sarà salvata. Ma perchè so, che sei pien di pietade, Però n' aspetto la tua volontade. Il qual non vuoi, che il peccatore muora Fin alla notte, e in ogni tempo ed ora . io . Ch' ei può più perdonar, che peccar io Del popol d'Israel son più che certo Ch' egli averà di lui compassione : VII. Signor, esaudi la mia orazione La qual ti porgo e 'l tuo benigno udire Apri alla mia umile ossecrazione. Deh ! piacciati, Signore, d' esaudire Il servo tuo nella tua veritade Che senza la giustizia non può ire Perchè , se pur tu mi vorrai dannare Non è alcun, che viva il qual si possa Nel tuo cospetto mai giustificare Vedi, che l' alma mia in fuga è mossa Per li nemici miei acerbi e duri; Sì ch' io ho perse con la carne l'ossa. Onde i miei spirti son rimasi smorti ; Ed il mio core è molto conturbato Onde dolente e pieno di tristizia A te porgo le man; perchè non posso Con la mia lingua esprimer mia malizia . Lo mio intelletto si è cotanto grosso, Che come terra secca non fa frutto Se non gli spargi la tu' acqua addosso Onde ti priego, che m' ajuti al tutto : E presto presto esaudimi, Signore ; Perchè il mio spirto è quasi al fin condutto ; Deh! non asconder al tuo servidore La faccia tua; a ciò che io non sia Di quei, che al lago discendendo muore . Fa sì, ch' io senta quella cortesia, Che fai all' uomo, pur ch' ei si converta : Però che spera in te l'anima mia Ma pur, Tu sai, che l'alma io ti ho già offerta: Signor a te non so venire ; Se la tua strada non mi vien scoperta . che mi vogli sovvenire Io prego, E liberarmi da' nemici miei; Però che ad altro Dio non so fuggire. Deh fa, Signor, che la benignitadę Nel diritto cammin per tua bontade Se, come spero, tu sarai mio Duca, lo so, che viverò per sempre mai Dop' esta vita labile e caduca . Ma pur bisogna, che da questi guai E tribolazioni tu mi cavi; Come più volte per pietade fai. Perchè io sono de' tuoi servi, e schiavi ; Io prego, che distrugga tutti quelli Li quai contra mi sono crudi, e gravi; E che al mio bene far sono ribelli . I. IL CREDO. Io scrissi già d' Amor più volte rime Quanto più seppi dolci, belle e vaghe; Di ciò son faite le mie voglie smaghe; come Cristiano . Io credo in Dio Padre che può fare Tutte le cose; e da cui tutti i beni Procedon sempre di ben operare. Della cui grazia Terra, e Ciel son pieni : E da lui furon fatti di niente, Perfetti, buoni, lucidi buoni, lucidi, e sereni. E tutto ciò, che s'ade vede e sente, Fece l'eterna sua bontà infinita, e vita E ciò, che si comprende con la mente . Non fatto manual ma generato Simile al Padre; e 'l Padre ed esso è uno Con lo Spirito Santo; e s'è incarnato Vol. II. S |