Sayfadaki görseller
PDF
ePub

E che formasti i Cieli nell' inizio
E poi la Terra col profondo Inferno.
E quando sarà il giorno del Giudizio
Tu nondimeno immobile starai;
Benchè vadano i Cieli in precipizio
Tutta umana gente, che tu sai
Ora invecchiarsi, come il vestimento
Delli suoi corpi allora vestirai .

Li quai subitamente in un momento
Risorgeranno al suono della tromba
Per rendere ragion del lor talento

[ocr errors]

Or fa, Signore, che della mia tomba
Io esca fuora non oscuro e greve;
Ma puro, come semplice colomba.

[ocr errors]
[ocr errors]

A ciò ch' io essendo allora chiaro e lieve, Possa venire ad abitar quel loco

[ocr errors]

Che li tuoi figli e servitor riceve :
Doy' è diletto e sempiterno giuoco.

VI.

Dallo profondo chiamo a te, Signore ; E pregoti che ti degni esaudire

[ocr errors]

La voce afflitta dello mio clamore
Apri, Signore il tuo benigno udire

[ocr errors]

Alla dolente voce sconsolata

[ocr errors]

E non voler guardare al mio fallire.
Ben so che se tu guardi alle peccata
Ed alla quotidiana iniquitade;

[ocr errors]

Già mai persona non sarà salvata.

Ma perchè so, che sei pien di pietade,
E di misericordia infinita

Però n' aspetto la tua volontade.
E perchè sei l'Autore della vita

Il qual non vuoi, che il peccatore muora
In te la mia speranza ho stabilita .
Adunque dai principio dell' aurora
Si de' sperare nell' eterno Iddio

Fin alla notte, e in ogni tempo ed ora .
Però ch' egli è il Signor si dolce e pio,
E fa sì larga la redenzione;

io .

Ch' ei può più perdonar, che peccar io
Onde vedendo la contrizione

Del popol d'Israel

son più che certo

Ch' egli averà di lui compassione :
E lasceragli ogni perverso merto.

VII.

Signor, esaudi la mia orazione La qual ti porgo e 'l tuo benigno udire Apri alla mia umile ossecrazione.

Deh ! piacciati, Signore, d' esaudire

Il servo tuo nella tua veritade

Che senza la giustizia non può ire
Non mi voler con la severitade
Del tuo giudizio giusto giudicare;
Ma con la consueta tua bontade

[ocr errors]
[ocr errors]

Perchè , se pur tu mi vorrai dannare Non è alcun, che viva il qual si possa Nel tuo cospetto mai giustificare

Vedi, che l' alma mia in fuga è mossa Per li nemici miei acerbi e duri;

Sì ch' io ho perse con la carne l'ossa.
Costor m' han posto nelli luoghi oscuri,
Come s' io fossi quasi di que' morti
Che par, che debban viver non sicuri

Onde i miei spirti son rimasi smorti ;

[ocr errors]

Ed il mio core è molto conturbato
Vedendosi giacer con tai consorti.
Ma pur quand' io ho ben considerato
Tutta la legge con l'antica istoria;
E quel, che tu hai fatto nel passato ;
Io ho trovato che maggior memoria
Si fa di tua pietà, che di giustizia :
Benchè proceda tutto di tua gloria

[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]

Onde dolente e pieno di tristizia A te porgo le man; perchè non posso Con la mia lingua esprimer mia malizia . Lo mio intelletto si è cotanto grosso, Che come terra secca non fa frutto Se non gli spargi la tu' acqua addosso Onde ti priego, che m' ajuti al tutto : E presto presto esaudimi, Signore ; Perchè il mio spirto è quasi al fin condutto

;

[ocr errors]

Deh! non asconder al tuo servidore La faccia tua; a ciò che io non sia Di quei, che al lago discendendo muore . Fa sì, ch' io senta quella cortesia, Che fai all' uomo, pur ch' ei si converta : Però che spera in te l'anima mia

Ma pur,

Tu sai, che l'alma io ti ho già offerta: Signor a te non so venire ; Se la tua strada non mi vien scoperta . che mi vogli sovvenire

Io prego,

E liberarmi da' nemici miei;

Però che ad altro Dio non so fuggire.
O Dio eccelso sopra gli altri Dei
Fa sì, ch' io senta la tua voluntade :
Perchè tu sol mio Dio e Signor sei

Deh fa, Signor, che la benignitadę
Del tuo spirito santo mi conduca

Nel diritto cammin per tua bontade Se, come spero, tu sarai mio Duca,

lo so, che viverò per sempre mai Dop' esta vita labile e caduca .

Ma pur bisogna, che da questi guai E tribolazioni tu mi cavi;

Come più volte per pietade fai.

[ocr errors]

Perchè io sono de' tuoi servi, e schiavi ; Io prego, che distrugga tutti quelli Li quai contra mi sono crudi, e gravi; E che al mio bene far sono ribelli .

I.

IL CREDO.

Io scrissi già d' Amor più volte rime

[ocr errors]

Quanto più seppi dolci, belle e vaghe;
E in pulirle adoprai tutte mie lime.

Di ciò son faite le mie voglie smaghe;
Perch' io conosco avere speso in vano
Le mie fatiche, ed aspettar mal paghe .
Da questo falso Amor omai la mano
A scriver più di lui io vo' ritrare;
E ragionar di Dio

come Cristiano .

[ocr errors]

Io credo in Dio Padre che può fare Tutte le cose; e da cui tutti i beni

Procedon sempre di ben operare.

Della cui grazia Terra, e Ciel son pieni : E da lui furon fatti di niente,

Perfetti, buoni, lucidi

buoni, lucidi, e sereni.

[ocr errors]

E tutto ciò, che s'ade vede e sente, Fece l'eterna sua bontà infinita,

[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]

e vita

E ciò, che si comprende con la mente .
E credo ch' Ei l'umana carne
Mortal prendesse nella Vergin santa
Maria che co' suoi preghi ognor ci aita:
E che l'umana essenza tutta quanta
In Cristo fosse nostro santo e pio,
Siccome Santa Chiesa aperto canta.
Il qual veracemente è Uomo, e Dio;
Ed unico Figliuol di Dio nato
Eternalmente; e Dio di Dio uscio.

[ocr errors]
[ocr errors]

Non fatto manual ma generato Simile al Padre; e 'l Padre ed esso è uno Con lo Spirito Santo; e s'è incarnato

Vol. II.

S

« ÖncekiDevam »