Questi volendo liberar ciascuno Fu su la santa Croce crocifisso, Di grazia pieno , e di colpa digiuno Poi discese al profondo dell' abisso D' Inferno tenebroso, per cavarne Gli antichi Padri, ch' ebbono il cor fisso Ad aspettar, che Dio prendesse carne Umana , per lo trar dalla prigione, E per sua Passion tutti salvarne. E certo chi con buona opinione Perfettamente, e con sincera fede Crede . è salvato per süa Passione . Chi altramente vacillando crede Eretico e nemico è di se stesso: L' anima perde, che non se n' avvede Tolto di Croce, e nel sepolcro messo, Con l'Anima, e col Corpo il terzo dì Da morte suscitò credo e confesso E con tutta la carne ch' ebbe qui Dalla sua Madre Vergin benedetta, Poi alto in Cielo vivo se ne gì E con Dio Padre siede; e quindi aspetta Tornar con gloria a giudicare i morti; E di loro, e dei vivi far vendetta . Dunque a ben far ciaschedun si conforti; Alle qual pene rimedio già mai Ci guardi e campi lo Spirito Santo; Così col Padre è lo Spirito Santo Com'è 'l Figliuolo: l'uno è altro eguale; 2 Che il Padre ed il Figliuol un solo Dia Lo qual per quell' amore e buon desio Di quel, che ci ammaestra Santa Chiesa I dico che 'l Battesmo ciascun fresa E senza questo ogni possanza è tolta E del Battesmo amor sì forte accende L'ardor in noi che per la voglia giusta Non men ch' averlo l'uom giusto s' intende. E per purgar la nostra voglia ingiusta, El peccar nostro che da Dio ci parte, La Penitenza abbiam per nostra frusta 4 Prima Contrizïon quella è che strazia Il mal ch hai fatto por con propria bocca Confessa il mal, che tanto in noi si spazia . E' satisfar, che dietro a lei s' accocca, Ci fa tornar con le predette insieme 4 aver perdon, chi con diritto il tocca. Da poi che 'l rio Nemico pur ne preme Le nostre fragil voglie a farci danno ; E di nostra virtù poco si teme; A ciò che noi fuggiamo il falso inganno 2 Il proprio Corpo, che nel santo ligno Di Croce fu confitto e'l Sangue sparto, Per liberarne dal Demon maligno . E se dal falso il vero io ben comparto, Sì che per lui da noi l Nemico è vento. Perchè egli intende ben l'orazioni, La possa di ciò far, e l'altre note E per fermezza ancor del Cristianesmo Abbiam a Cresma el Olio Santo ancora, Per raffermare quel Creder medesmo La carne nostra al mal pronta tuttora È suimoluta da lussuria molto Che allo mal far ognun sempre rincora I sopraddetti sette Sacramenti Diece abbiamo da Dio comandamenti . Lo primo è che lui solo adoriamo E a Idoli, o altri Dei non siam credenti. Il terzo si è che ciascun si ripose D'ogni fatica un dì della semana ; Siccome Santa Chiesa aperto pose Sopra ogni cosa quì tra noi mondana A Pudre, e a Madre noi rendiamo onore ;- Falsa testimonianza alcun non faccia ; L'ultimo a tutti s'è che nostre voglie Non sian desiderar di tor l' altrui : Perchè questo da Dio ci parte, e toglie A ciò che ben attenti tutti nui Ognor siam a ubbidir ciò che ci dice Fuggiamo il vizio, che ci toglie a lui Prima è Superbia d' ogni mal radice : Perchè l' uom si riputa valer meglio Del suo vicino, ed esser più felice . Invidia è quella, che fa l'uom vermeglio; Perchè s' attrista veggendo altrui bene: Al Nemico di Dio lo rassomeglio Ira all' irato sempre accresce pene ; Perchè l'accende in furia, e in fiamma l'arde, Segue il mal fare e parteci dal bene . Accidia d'ogni ben nemica che arde E nel mai far sempre sue voglie aggira, Al dispettar è pronta, e al ben è tarde. Avarizia è, per cui mai si ritira Il mondo da cattivi e rei contratti ; La Gola è, che consuma savj, e matti; |