Gentil mio Sire, il parlare amoroso. Già trapassato oggi è l' undecim' anno Giusto dolore alla morte m' invita.
Gli atti vostri, li sguardi e 'l bel diporto. 190. Gli occhi vostri gentili e pien d'Amore. Grazi sa Giovana, onora e eleggi
Guarda crudel giudicio, che fa Amore. . 188. Guardando voi 'n parlare ed in sembianti. 231.
Il dolor grande, che mi corre sovra.
Il mio cor che ne' begli occhi si mise. Il sottil ladro che negli occhi porti. Il zaffir, che dal vostro viso raggia. In disnor e 'n vergogna solamente. Infra gli altri difetti del libello. In sin che gli occhi miei non chiude In verità questo libel di Dante . To era tutto fuor di stare amaro Io fui 'n sull' alto e 'n sul beato monte. Io guardo per li prati ogni fior bianco Io maledico l dì, ch' io veddi prima Io mi son dato tutto a tragger oro Io non domando, Amore
Io non posso celar il mio dolore
Io non so dimostrar chi ha 'l cor mio Donna mia.
Io sento pianger l'anima nel core
Io son colui che spesso m' inginocchio Io trovo 'l cor feruto nella mente
La bella Donna che 'n virtù d'Amore La dolce innamoranza.
La dolce vista e 'l bel guardo soave.
La grave udienza degli orecchi miei
L'alta virtù, che si ritrasse al cielo L' anima mia, che va si pellegrina L' anima mia vilmente è sbigottita.
Lasso che amando la mia vita more Lasso ch' io più non veggio il chiaro sole. 181. Lasso , pensando alla destrutta valle La vostra disdegnosa gentilezza. L'intelletto d' Amor, che solo porto Li più begli occhi, che lucesser mai Li vostri occhi gentili e pien d' Amore Lo fino Amor cortese, ch' ammaestra Lo gran desio che mi stringe cotanto .
Madonna la beltà vostra infollio Madonna la pietate
Maraviglia non è talor s' io movo.
Mercè di quel Signor, che è dentro a meve 258. Messer Bozzon il vostro Manoello
Messer lo mal che nella mente siede Mille dubbi in un dì mille querele Mille volte ne chiamo el dì mercede Mille volte richiamo 'l di mercede. Moviti, Pietate e va' incarnata .
Naturalmente chere ogni amadore. Nelle man vostre o dolce Donna mia Nel tempo della mia novella etate. Non che 'n presenza della vista umana . Non credo che 'n Madonna sia venuto Non spero, che già mai per mia salute. Non accorgete, Donna d'un che more 217. Novellamente Amor mi giura e dice Novelle non di veritate ignude.
Occhi miei, deh fuggite deh fuggite ogni persona O Dio, po' m' hai degnato.
O giorno di tristizia e pien di danno. Ogn' allegro pensier, ch' alberga meco. Ohimè lasso, or sonvi io tanto a noja. O morte della vita privatrice
Onde ne vieni Amor, così soave Ora sen' esce lo spirito mio.
Or doy' è Donne, quella 'n cui s'avvista 252. 0 tu, Amor, che m' hai fatto martire. O voi che siete ver me sì giudei O voi, che siete voce nel deserto.
Perchè voi state forse ancor pensivo Per una merla, che d' intorno al volto. Pianta Selvaggia, a me sommo diletto. Pietà e mercè mi raccomande a vui.
Picciol dagli atti, rispondi al Picciolo. Pippo , se fossi buon mastro in gramatica. Poi ched e' tè piaciuto, Amor, ch' io sia 229. Poichè saziar non posso gli occhi miei. 246. Poich' io fui, Dante, dal mio natal sito. 213. Poscia ch' io vidi gli occhi di costei. . 199.
Qual dura sorte mia, Donna acconsente 173. Quai son le cose vostre, ch' io vi tolgo Quando Amor gli occhi rilucenti e belli. Quando ben penso al picciolino spazio 210. Quando io pur veggio, che sen vola il Sole. 260. Quando potrò io dir, dolce mio Dio Quanto più fisso miro .
Quella Donna gentil, che sempre mai Questa leggiadra Donna, ched io sento
Saper vorrei s' Amor, che venne acceso 174. Se conceduto mi fosse da Giove Se gli occhi vostri vedesser colui Se 'l viso mio alla terra s'inchina Se 'l vostro cor del forte nome sente. Se mai leggesti gli scritti d' Ovidi. Se mercè non m' aita, il cor si more Se mi riputo di niente alquanto Se non si muor non troverà mai posa Se non si move d'ogni parte Amore. Senza tormento di sospir non vissi. Se questa gentil Donna vi saluta . Se tra noi puote un natural consiglio Se tu martoriata mia soffrenza.
Se vedi gli occhi miei di pianger vaghi Se voi odiste la voce dolente
Si doloroso non potria dir quanto
Si è incarnato Amor del suo piacere. Signor, e' non passò mai peregrino Signor, io son colui che vidi Amore. Si m' hai di forza e di valor distrutto Si mi distringe Amore.
Si m' ha conquiso la selvaggia gente. S'io smagato sono, ed infralito.
Su per la costa Amor, dell' alto monte. Sia nel piacer della mia Donna Amore.
Tanta paura m' è giunta d' Amore
Tant' è l'angoscia, ch' aggio dentro al core 221. Treccie conformi al più raro metallo Tu, che sei voce che lo cor conforte.
Tutto ciò, ch' altrui piace, a me disgrada 221. Tutto mi salva il dolce salutare
Udite la cagion de' miei sospiri Una Donna mi passa per la mente Una gentil piacevol giovenella Uomo lo cui nome per effetto. Uomo smarrito che pensoso vai
Vedete, Donne bella creatura Veduto han gli occhi miei sì bella cosa. Vinta e lassa era già l'anima mia Voi, che per somiglianza amate i cani. Voi, che per nuova vista di ferezza .
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