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6. d'allegrezza: Nel Marc. di gramezza. 10. 'Nanzi 'l ec. Il Cod. Fer.

Natural disio, ch' atteggia.

Nel Marciano altegia in luogo di attegia. 18. conforta: Nel Cod. Fer. conduce. 19. Che di ec. Il detto Cod.

Però nessun paventi.

Che si possa spargier nobiltade.

22. eterno scende ec. Il Marc. eterno Sire monta. 23. Canzon, per ec. II Cod. Ferroni ha la licenza così. Canzon, ch' adorna se' di bel conforto,

Ciascun, ch'è in isconforto

Truova, mostrando tua vera sentenza,
Sicchè in fortuna prenda il miglior porto
Come il nocchiere accorto,

Che pien di senno e di tutta valenza
Trovando in ogni parte provedenza

Da Dio speri liberar sua navé,

Che 'l suo valore in ogni porta ha chiave.

CANZONE VIII. v. ultimo, pag. 64. Che tu trovi ec. Sennuccio del Bene nel commiato della sua Canzone, che comincia:

Dapoi ch' io ho perduto ogni speranza ec. stampata nella Bella Mano ec. Firenze 1715. a pag. 117. ha questi tre versi :

Ma prima che tu passi Lunigiana

Ritroverai il Marchese Franceschino;

E con dolce latino ec.

CANZONE X. pag. 65. Questa e la susseguente ulti

ma Canzone l'ho trovate nel menzionato MS. Ferroni, ed hanno in fronte il nome di Guido Cavalcanti.

CANZONE XI. v. 24. pag. 71. La sciagura. Quì manca certamente qualche parola. Potrebbe supplitsi: Non sente, ovvero: Non prova la sciagure.

FINE DELLE ANNOTAZIONI.

INDICE

delle rime di Guido CAVALCANTI.

SONETTI.

A me stesso di me gran pietà viene
Amore, e Mona Lagia, e Guido, ed io
Avete in voi li fiori e la verdura
Beltà di Donna, e di saccente core

Certo mie rime a te mandar vogliendo

Certo non è dall' intelletto accolto

Pag. 5.

40.

8.

9.

14.

ΤΟ

Chi è questa, che vien, ch'ogni uom la mira 4.
Ciascuna fresca e dolce fontanella

Dante, un sospiro messagger del core
Deh spirti miei, quando voi me vedite

Gli miei folli occhi, che 'n prima guardaro
Guarda, Manetto, quella sgrignutuzza
Io temo, che la mia disavventura
Io vengo il giorno a te infinite volte
I' vidi gli occhi, dove Amor si mise
L'anima mia vilmente è sbigottita
La bella donna, dove Amor si mostra
Morte gentil, rimedio de' cattivi
Novella ti so dire, odi Nerone
O Donna mia, non vedestu colui
O tu, che porti negli occhi sovente
Per gli occhi fiere un spirito sottile
Perchè non furo a me gli oochi dispenti
Se mercè fosse amica a'miei desiri
Se non ti caggia la tua Santalena
Se vedi Amore, assai ti prego, Dante
S'io fossi quello, che d'amor fu degno
S'io priego questa Donna, che pietade
Tu m' hai sì piena di dolor la mente
Veder potesti, quando voi scontrai
Vedesti al mio parere ogni valore
Un amoroso sguardo spiritale
Una figura della Donna mia

8.

15.

6.

3.

13.

16.

12.

2.

13.

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Una giovene Donna di Tolosa

Voi, che per gli occhi miei passaste al core

MADRIGALE.

O cieco mondo di lusinghe pieno

.

BALLATE.

Era in pensier d' Amor, quand' io trovai
Gli occhi di quella gentil forosetta
In un boschetto trovai pastorella

Io priego voi, che di dolor parlate
Io vidi donne con la Donna mia
La forte, e nova mia disavventura
Perch' io non spero di tornar giammai
Poichè di doglia cor convien ch' io porti
Posso degli occhi miei novella dire
Quando di morte mi convien trar vita
Se m'hai del tutto obliato mercede
Sol per pietà ti prego giovinezza

Vedete, ch'io son un, che vo piangendo
Veggio negli occhi della Donna mia
CANZONI.

Amor perfetto di virtù infinita

Cotanto è da pregiar ogni figura

Donna mi priega; per ch'io voglio dire

E s'el non fosse il poco meno el presso
Il moto, il corso, е 1' opra di fortuna

Io non pensava, che lo cor giammai
Io son la donna, che volgo la rota
L'ardente fiamma della fiera peste
Naturalmente ogni animal ha vita
O lento, pigro, ingrato, ignar che fai
O povertà come tu sei un manto

Poich'io penso di soffrire

Sempre a felice sua salute intende

FROTTO LA.

Guarda ben dico, guarda, ben ti guarda

FINE.

Z.

I.

41.

21.

23.

24.

41.

18.

20.

26.

17.

25.

27.

18.

28.

19.

19.

44.

60.

29.

57.

52.

31.

65.

55.

63.

68.

42.

64.

49.

33.

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