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COMENTO DI CHRISTOPHO

RO LANDINO FIORENTINO SOPRA LA COMEDIA DI
DANTHE ALIGHIERI POETA FIORENTINO.

ta

PROEMIO

ENCHE NESSVNA SPETIE DI DOTTI SCRITTORI Sia: Illuftrifsimi Signori noftri : allaqle fomme,& inumere,& imortali gratie no debbi lhumana generatióe.Attefo maxime che ogni loro induftria, & difciplina: Ogni uigilátifsimo ftudio: Ogni laboriofa lucubratione:hano in comune aferi to:accioche no folo ad fe medefmi,& a fuoi coetanei giouino: Ma achora a tutti glhuomini che dipoi ne fuccedéti anni in uarii fecoli faráno ftati,nó piccola utili arrechino.Nietedimeno poiche fpeffeuolte ho con la méte tráfcorfo una qua fi infinita copia di qlli: equali o nella greca, o nella latina lingua memoria dife háno lafciato:neffuno truouo che a qllo poeta eqparare,& agguaglare fi conuen ga:Elqle certo,& per pfondita, & uarieta di dottrina:& per elegantia,& copia,& fublimita di ftilo:pofia nó folaméte dimoftrarci le cofe grandi, & alla uita noftra, & alla falute moapparteneti: Ma anchora fotto marauiglofo uelame ricopren dole in forma laddorni:che oltra a una incóparabile utilita:laqle fi trahe di tanta,& fi uaria dottrina:incredibile fia la giocódita dellanitno,& la uolupta de fenfi:laqle un bene erudito ingegno,& caftigati orecchi predono di tale poema. Ma delle laude della faculta poetica diremo poco difotto.Interim hauedo io infino dalla pma ado, lefcétiap manifeftifsime argométationi pfuafomi:Et effendomi anchora cómoffo dallautorita di molti,& dot/ tifsimi huomini:eğli in diuerfe nationi & lingue,fempre epoeti a glaltri fcrittori hano prepofto: hono piccola parte della mia eta nella cognitione di quelli cófumato.Hora pche haueuonouellamente interpretato,& alle la tine lettere mádato lallegorico fenfo della Virgiliana Eneide: giudicai no douere effere inutile a miei cittadini: neingiocondo:fe con quáto potefsi maggiore ftudio,& induftria:fimilměte inueftigafsi glarcani & occulti,ma al tutto diuinifsimi fenfi della Comedia del fiorétino poeta Danthe Alighieri: Et come el latino poeta in latina lingua haueuo expffo:Cofi el Thofcano in thoscana interptafsi.Imprefa-fanza dubio:laqle & per la grádezza,& multiplicita de le cofe,& maxime per fua nouita a qualúque de litteratifsimpofsi arrecare fommo honore. Ma ad me ne di dottrina,ne deloquétia ornato, fia ftata laboriofifsima:& forfe no uacua di temerita. Ma lamore ar déte in qfta fpetie di mufe ha fatto,chel pódo e ftato men graue:Et come e trito puerbio de faui. Neffuna cofa e difficile allamate.Ma faráno forfe alcuni che giudicherano el cófiglo noftro effere ftato,o uano, fe no haro con/ dotto infino al debito fine qllo che dal principio mi ppofi.O fupuacaneo : cóciofia che molti hano comentato quefto poema:eqli & per effere ftati, o coetanei,o uicini alleta del poeta:pare che meglo habbino potuto cópren dere fua méte: Et per hauer fatto pfefsione di theologia,pofsino piu facilmente interptare eprofondi fenfi in lui occultati:eqli ha da glintimi arcani di quella,no fanza ftupore di chi legge diuinamete tratto. Comentorono el varii co noftro Poeta due fuoi figluoli Francefco,& Piero.Cometollo Benuenuto imolefe: & qfti in latiho.Cometollo métato/ Iacopo bolognese nella fua patria lingua. Cometollo Riccardo theologo frate carmelitano.Cometollo Andrea ri della credo napolitano:& Guiniforte iurifcófulto bergamafco. Principio di cométarlo Giouani noftro Boccacio: Ma Come// nó pduffe lopera piu auáti, che a mezzo la pma cática.Eqli tutti comedo:pche molte cofe hano detto degne di dia di lor dottrina:& no inutili allauditore. Cométollo finalmete Francefco da Buti in lingua pifana.Cofui doppo el Danthe. Boccaccio piu che glaltri fi sforzo aprire, ma non in tutte le parti,lallegorico fenfo.Ma ad me e paruto ripetere la měte,& el ppofito di Dathe da piu alto principio: Et con ppetuo tenore inueftigare in lui piu recódita dottrina: laqle quádo mi riuolgo nella méte,mi nafce difubito horredo ftupore:& diueto qfi un uefpertello in táta luce. Et come qlli che habitano ppinq alle cataratte del Nilo diuentono fordi per lo excefsiuo fuono:Cofi in me pde ogni fuo acume & giudicio lógegno uinto dalla materia,& dalla inuétioe: Allaqle no folaméte pari: Manean/ chora, fe no doppo lungo interuallo, fecoda fi truoua. Pure aiutado el diuino fauore la miaferuete uolonta, ho fcopto in qlche parte alcuno degli appena inueftigabili ueftigii di fi diuino poeta:feqtandolo prima p lefcode/ fcefe ripe nel pfondo abyffo: Et dipoi tirato dal fuo aiuto infino allarduo giogo del purgatorio, mi fonop cami no difficile codotto.Et tandé eleuato dalle fue ale,ho uifto el fine di fi lunga peregrinatióe. Nellaĝle quato di pfitto & dutile habbi fatto:tale giudicio a piu dotti di me lafcero.Quefto folo affermo hauere liberato el noftro cittadino dalla barbarie di molti externi idiomi: Neqjli da cométatori era ftato corrotto:Et al pfente cofi puro & seplice e paruto inio officio apprefentarlo ad uoi Illuftrifsimi fignori noftri:Accioche ple mani di quel Magiftra to:elqle e sómo nella Fioretina republica fia doppo lūgo exilio reftituito nella fua patria:& riconosciuto ne Ro magnuolo effere,ne Lobardo:ne de gli idiomi di qlli che lháno cometato. Ma mero fioretino:laqle lingua quas to tutte laltre Italiche auazi,manifefto teftimonio ne fia: che neffuno nel quale apparifca o ingegno, o dottrina, ne uerfi scriffe mai,ne profa:che nó fisforzafsi ufare el fioretino idioma. Ma della lingua poco difotto parleremo,

Fioreza

colonia

di roma

ni.

Voi adunque Illuftrifsimi fignori noftri riconofcendo in quefto nofuolume la diuinita dellongegno di Dan therelquale qualunque ripetera una numer ofa ferie,& continuata fuccefsione de fecoli:& una uetufla & molto prifca memoria di tutte le nationi:potra enumerare tra epochissimi.Riconofcédo anchora uno ftupendo cumu lo di dottrina:dellaquale fi uaria, fi retrufa, fi nafcofa,chi piu ha conosciuto,appea una mediocre parte ha cono fciuto:congratulerete alla uoftra patria:allaquale el fommo Dio tanto dono habbi conceduto: Et el uoftro Poe/ ta primo fplendore del nome Fiorentino:& deloquentia,& di dottrina ottimo & raro effempio frequentemente leggerete perche quello imitando:& loratione deloquentia, & dignita:& la uita & ecoftumi di prudentia, & di probita: & la mente di dottrina,& dhumanita omerete.

APOLOGIA, NELLAQVALE SI DIFENDE DANTHE ET

FIORENZA DA FALSI CALVNNIATORI.

Ichiedea lordine delle cofe,che al pemio fufsi cótinuata & cógiuta la uita & ecoftumi del Poe ta: Ma coftrignemi una falfa, & gia p lungo tépo nelle méti di molti inueterata opinione:chio diferisca la uita a brieue fpatio:& qfta cófuti:Accioche in un medefimo tépo,& la mia patria,& el poeta fieno liberati da graue calúnia: dallaquale imeritaméte luno & laltro fono affefi.Leg gono molti in uarii luoghi di qfta Comedia accerrime inuettiue otro a Fioretini:che in quelli tepi reggeuono:& ripréfioni acerbifsime di uarii fceleftifsimi loro uitii.ll be no folaméte pare che fia uitupio della citta: Ma anchora no fia fanza biafimo del poeta:ofcurado la fama della patria fua: laquale come officiofo,anzi pietofo figluolo douerebbe lodare. Noi aduque prima dimoftreremo effer falfo che Dáthe uitupi la Patria.Dipoi difcorredo p alcuni efsépii delle cofe áminiftrate: puerremo che no folaméte non merita biafimo la noftra Rep.Map loppofito e neceffario, che da tutilli che fieno uacui dinuidia, & nó manchino di giudicio,fia tra le prime Rep.honorificétifsimaméte collocata. Ma qfto fia el principio.Era di fi generofo animo el noftro poeta:che fi farebbe fdegnato farfi aptamente Fioretino:fe hauefsi giudicato qlla effere patria infame. Ma lui in molti luoghi dellopa pare che fi glorii deffere Fioretino. Aduque giudica Fiorenza nobilifsima citta. Mano e huopo cercare coietture dellopinione fua:& di qllo che fenta della patria:poi che in molti luoghi táto la loda. Impoche nellonferno p la bocca del magnanimo Farinata la chiama nobile patria. Etnel Canto.XXV. del Paradifo,difidera fommamete tornare in qlla, chiamadola bello ouile.Ma ouile e recettaculo danimali íno, cui & benigni. Ilpche loda la citta:& loda el popolo cótenuto da quella, & di bellezza,& di uirtu: Et nel Canto XV.del Paradifo dice.Fiorenza dentro dalle cerchia antica, Ondella togle anchora terza & nona: Si ftaua in pace fobria & pudica.Et qual puo effere maggior loda in una Rep.che uiuere in pace. Ilche non puo adiuenire fanza fomma prudétia,& giuftitia: Et che uiua fobria & pudica, fono due uirtu:leqli fanno pfetta teperantia.Ma leggia *mo priego tutto qfto canto & intederemo quato mirabilmete loda lantica patria el buon Poeta: Maxime in qfti uerfi.Ad cofi ripofato.Ad cofi bello uiuer di cittadini.Ad cofi fida cittadinaza.Ad cofi dolce hoftello.Et nel.xvi. faiue.Co qfte géti,&có altre có effe Vidio Fioreza in fi fatto ripofo:Che no hauea cagion, onde piageffe.Có qfte geti uidio gloriofo Et giufto elpopol fuo táto,chl giglio Nó era ad hafta mai pofto a ritrofo:Nep diuifioe fatto uermiglio. Che ifamia aduque fi puo daret Anzi che laude detrarre a ql popolo,che fia giufto.Ilche no puo effer fanza sóma tinétia:& fia gloriofo:Cóciofia che la gloria nó poffa nafcere fe no da molte,& da excellenti,& da diutume uirtu. Lafcio molti altri luoghi idrieto:negli co ogni spetie di laude magnifica & extolle táta citta. Ma dira forfe alcuno.Leggi eluoghi neqli uitupa eFioretini.Ad che rifpódo che no uitupa eFioretini:eğli come hab biamo moftro altroue, chiama fobrii & tranqlli,chiama gloriofi & giufti: Perche farebbe grá leuita in táto poeta fcriuere cose repugnati:& tra se steffe ptrarie. Ma uitupa qlli Fioretini:eğlip ambitioe, & fattiõe erano diuenuti ingiufti,rapaci, crudeli,& auari.Come ne anche Saluftio uitupa Roma,uitupando lábitióe:& la luffuria, & laua ritia de fuoi tepi: Et la pfidia,o di Catelina,o di Létulo,o de glaltri giurati.O notádo di soma ifamia Albino,o Calfurio,o Scauro,o molti altri. Ma lodado lática difciplina Romana, dimoftra quato qfti fieno degenerati da loro pgenitori.Vituga aduque gli fcelerati gouernatori,o piu tofto raptori del fuo popolo, Dathe:Et qlli in luo go di ueri paftori del bello ouile di fanto Giouani afferma effere lupi.Ilche gli dobbiamo cócedere:fi pche narra cofe uere:fi achora pche fe co tragica iuettiua cótro a pessimi cittadini,anzi impii tirani,qfi in un nuouo Archilo choiabei uerfi i forma di peftiferi ftrali faetta: Niétediméo in molti luoghi molti altri di uere laude degni hono rificétissimaméte exalta,& di ppetua fama adorna.Arrogi anchora che fatto ingiuftaméte exule &rebelle dalloro della fua patria:merita fcufa fe alquato p giufto fdegno excede el modo. Et quefto basti in difenfione del poeta. Hora in laude della Rep.noftra, quefto tra le prime cofe ardiro affermare : quella non effere mai in forma da fuoi autori degenerata: che nó habbia sempre dimoftro effere di Romani cittadini uera Colonia. Imperoche & fubito circa efuoi pricipisbeche quelli, come in tutte quafi le citta adiuiene, tenui fieno ftati. Niétedimeno grádi fondaměti & di giuftitia & di magnanimita pofe.Et dipoi ne fequéti tépi có ottimi inftituti,& leggi amministra ta, Prima fi uédico in liberta.Dipoi & p fomma giuftitia amata:& per grande franchezza danimo nel uendicare lengiurie temuta:molti popoli fanza ingiuria ha aggiuto al fuo impio. Ma pche piu aptamente molte & piu egregie uirtu del noftro popolo apparischino: Ricorderenci effere per fententia de philofophi tra uiuenti fecon do ragione folamente due generationi di uita. Luna di quelli, equali eleuandofi in contemplatione fono tutti dati alla inueftigatione delle excellentifsime difcipline & dottrine: Et quefta e detta uita contemplatiua:figni ficata nella dottrina Mosaica per Rachel : & nel nuouo teftamento per Maria. Laltra de glhuomini: equali conofcendofi

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