SONETTI E CANZONI IN MORTE DI M. LAURA. 3 SONETTO I. Elogio di Laura nell'atto di sfogare l'acerbità del dolore Oimè il bel viso; oimè il soave sguardo ; Se non fossi fra noi scesa si tardo. Per voi conven, ch'io arda, e 'n voi respire: CONSIDERAZIONI DEL TASSONI. È sonetto fatto dal Poeta in Verona, quando gli fu data la novella della morte di Laura. È più d'apparenza che d'essenza, con tanti Oimè; ma nelle veementi perturbazioni il mancar d'arte scopre l'affetto, perciocchè l'arte non suole aver luogo contra gl'impeti della natura gagliardi. FACEVA UMILE, ED OGNI UOM VIL, GAGLIARDO. - Il Poeta mette qui gagliardo e vile per contrapposti, e non sono tali; perocchè vile riguarda la meschinità dell'animo, e gagliardo la robustezza del corpo. |