Rime, 2. ciltPei Tipi della Minerva, 1827 |
Kitabın içinden
100 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa 5
... altre cosette che po- trebbono qui notarsi . D'ALTRI AUTORI . - IL PARLAR CH ' OGNI ASPRO INGEGNO E FERO FACEVA UMILE ED OGNI UOM VIL GAGLIARDO . Non ci par giusta la critica del Tassoni che il gagliardo e il vile non siano qui contrap ...
... altre cosette che po- trebbono qui notarsi . D'ALTRI AUTORI . - IL PARLAR CH ' OGNI ASPRO INGEGNO E FERO FACEVA UMILE ED OGNI UOM VIL GAGLIARDO . Non ci par giusta la critica del Tassoni che il gagliardo e il vile non siano qui contrap ...
Sayfa 15
... altre non si potendo accendere quell ' amorosa fiamma , non accolgono nè cortesia nè pietà . E a gloria del più nobile e virtuoso sesso , ch'è veramente il femminile , promo- tore d'ogni bel desio che s'accende in gentil cuore , odi le ...
... altre non si potendo accendere quell ' amorosa fiamma , non accolgono nè cortesia nè pietà . E a gloria del più nobile e virtuoso sesso , ch'è veramente il femminile , promo- tore d'ogni bel desio che s'accende in gentil cuore , odi le ...
Sayfa 48
... altre sue cure particolari . - CHE L'AVANZO DI ME CONVEN , CHE ROMPA . Accenna che la perdita di Laura non l'avea lasciato che per metà . DEL MURATORI . Poeticamente finge d'essere egli stesso una rocca o città assediata , che ha nemici ...
... altre sue cure particolari . - CHE L'AVANZO DI ME CONVEN , CHE ROMPA . Accenna che la perdita di Laura non l'avea lasciato che per metà . DEL MURATORI . Poeticamente finge d'essere egli stesso una rocca o città assediata , che ha nemici ...
Sayfa 88
... ' io la segua morendo , stanco ormai dagli affanni e tacito , senza procurarmi fama , cantando , da queste cose ter- rene , che sono vanità . DEL MURATORI . Hanno i manoscritti estensi , ed altre 88 SONETTI E CANZONI SONETTO XXV. ...
... ' io la segua morendo , stanco ormai dagli affanni e tacito , senza procurarmi fama , cantando , da queste cose ter- rene , che sono vanità . DEL MURATORI . Hanno i manoscritti estensi , ed altre 88 SONETTI E CANZONI SONETTO XXV. ...
Sayfa 89
Francesco Petrarca. DEL MURATORI . Hanno i manoscritti estensi , ed altre edizioni : S'io aves- se ; e così trovo scritto in altri simili incontri ; ma meglio sa- rebbe il non imitare in ciò il Petrarca , se pure così egli scris- se ...
Francesco Petrarca. DEL MURATORI . Hanno i manoscritti estensi , ed altre edizioni : S'io aves- se ; e così trovo scritto in altri simili incontri ; ma meglio sa- rebbe il non imitare in ciò il Petrarca , se pure così egli scris- se ...
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
alcuni altrove altrui amanti Amore Angel novo antico anzi assai avea bella bellezza BIAG BIAGIOLI buon canzone Castelvetro ch'a ch'è ch'egli ch'io chè chiama cielo Cin da Pistoia colei colla comentatori CONSIDERAZIONI DEL TASSONI credo cuore D'ALTRI AUTORI d'Amore d'ogni Dante degno desio detto dice diletto dolce dolore donna EDIT fama fiori Francesco Petrarca gentile gran innamorato intendere l'alma l'uno lasciato Laura legge leggiadra LEOP LEOPARDI lieto lode lume luogo manoscritti Massinissa Matteo Villani mira mondo morire mortali morte mostra MURATORI nobile occhi omai onesta Ovidio parla parole passo pensieri perciocchè Petrarca piace piangendo pianto pietà poco Poeta poetico prego provenzale quadernario ragione rime Scilla segue Seleuco sentimento signor solea sonetto sospiri spirto STANZA stile Tass ternario terra terzetto Teseo trionfo vede veder veggio Vergine verso vidi Virgilio virtù viva viver voglia volte vuol dire
Popüler pasajlar
Sayfa 559 - A guisa d'un soave e chiaro lume Cui nutrimento a poco a poco manca, Tenendo al fin il suo usato costume. Pallida no, ma più che neve bianca, Che senza vento in un bel colle fiocchi, Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi , Essendo '1 spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 125 - 1 bel tempo rimena, E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia; E garrir Progne, e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia; Ridono i prati , e '1 ciel si rasserena ; Giove s'allegra di mirar sua figlia; L'aria e l'acqua e la terra è d'amor piena; Ogni animal d'amar si riconsiglia.
Sayfa 352 - Qua' figli mai, quai donne Furon materia a sì giusto disdegno? Una parte del mondo è che si giace Mai sempre in ghiaccio ed in gelate nevi, Tutta lontana dal cammin del Sole. Là, sotto i giorni nubilosi e brevi, Nemica naturalmente di pace, Nasce una gente a cui '1 morir non dole.
Sayfa 88 - S'io avesse pensato che sì care fossin le voci de' sospir' miei in rima, fatte, l'avrei dal sospirar mio prima, in numero più spesse, in stil più rare; morta colei che mi facea parlare e che si stava de...
Sayfa 406 - Voi, cui Fortuna ha posto in mano il freno Delle belle contrade, Di che nulla pietà par che vi stringa, Che fan qui tante pellegrine spade...
Sayfa 509 - Col dito (e additò uno spirto innanzi), Fu miglior fabbro del parlar materno. Versi d'amore e prose di romanzi Soverchiò tutti, e lascia dir gli stolti Che quel di Lemosì credon ch' avanzi. A. voce più ch' al ver drizzan li volti, E cosi ferman sua opinione Prima ch'arte o ragion per lor s'ascolti.
Sayfa 370 - 1 popol di Marte (140) Devesseal proprio onor alzar mai gli occhi, Farmi pur ch'a' tuoi di la grazia tocchi. L'antiche mura (141), ch'ancor teme ed [ama E trema '1 mondo quando si rimembra Del tempo andato, e 'ndietro si rivolve; E i sassi dove fur chiuse le membra Di ta...
Sayfa 318 - Vergine, tale è terra e posto ha in doglia Lo mio cor, che vivendo in pianto il tenne; E di mille miei mali un non sapea; E per saperlo, pur quel che n' avvenne, Fora avvenuto; ch'ogni altra sua voglia Era a me morte ed a lei fama rea.
Sayfa 247 - 1 viver usato ho messo in bando. Sarei contento di sapere il quando; Ma pur devrebbe il tempo esser da presso. O felice quel dì che del terreno Carcere uscendo lasci rotta e sparta Questa mia grave e frale e mortal gonna . E da sì folte tenebre mi parta, Volando tanto su nel bel sereno, Ch' i' veggia il mio Signore e la mia Donna ! SONETTO LXXVIII.
Sayfa 320 - Por fine al mio dolore; dt' a te onore, ed a me fia salute. Vergine, in cui ho tutta mia speranza, Che possi e vogli al gran bisogno aitarme; Non mi lasciare in su l'estremo passo: Non guardar me, ma chi degnò crearme : No '1 mio valor, ma l'alta sua sembianza, Che in -me ti mova a curar d'uom si basso. Medusa, e 1