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Gangria di Paflagonia, ove terminò i pertinaci suoi giorni (1). Infine non altrimenti venne praticato con tutti i Vescovi meritevoli di pene, co' quali non mai si fece uso del carcere (2).

Ne dee far peso quel che leggesi al declinare del sesto secolo, di Egidio Vescovo di Rems, che reo di lesa maestà, venne rinchiuso in carcere. Perciocchè all'asserire di S. Gregorio Turonense questo accadde per determinazione della potestà Civile, non già Ecclesiastica: che anzi un tale avvenimento fu altamente riprovato da tutti i Vescovi delle Gallie; perchè senza decreto di alcun Sinodo, cui si appartenea esclusivamente conoscere de' delitti de' Vescovi erasi proceduto a quell' arresto: quindi avendone portato piè del trono il giusto reclamo, ottennedi convocarsi un Concilio di tutti i Vescovi del Regno; ed ivi discussa la causa, verificata la sua reità, giusta la disciplina vigente, fu degradato, e condannato all'esilio: E per ordine Reale venne deportato in Normandia nella Città di Argentan (3). Così pure avvenne a Pretestato Vescovo di altra Città di Normandia, detta Romese, che in un Sinodo radunato a Parigi fu deposto, e mandato in esilio (4).

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Il fin qui accennato vien confermato da S. Gregorio il grande, il quale non solo è il testimonio più autorevole di siffatta disciplina,

(1) V. Evagrio Lib. III. c. 5. Liberato nel Brev. C. 14. e Baronio all'anno 451 n. 160.

(2) V. i sopracitati Card. Baronio, Natale Aless. ed altri.

(3) S. Gregorio Turonense Istor. de' Re di Francia. Lib. V. cap. 19.

(4) V. lo stesso S. Gregorio Lib. VII. cap. 15.

ma ancora egli stesso la mise in esecuzione. Perciocchè nel richiamare dall' esilio Fiorenzo Vescovo di Torino, ne diè per ragione quia nullis Canonicis probationibus exquisitis, nec Sacerdotalis Concilii praeveniente judicio, eum ab honoris officio, non jure, sed auctoritate, depositum: In conseguenza ne rimise la cognizione Episcopali disceptationi; affinchè Canonica probatione convictus, Canonice procul dubio esset ultione plectendus (1). In simil guisa prescrisse a Giovanni il Difensore allorchè lo spedi suo legato nelle Spagne, di non altrimenti comportarsi co' Vescovi meritevoli di pe ne pe' loro delitti, che, deposti, condannarli all'esilio (2).

fu

I Concilj di quel tempo anche fan piena testimonianza di questa disciplina. Quello radunato a Cavaillon l'an. 603 per giudicare Desiderio, Metropolitano di Vienna di Francia , pe' delitti imputatigli, avendolo ritrovato reo, il depose, ed eletto in suo luogo Donnulo relegato in un' Isola (3). Nel Concilio Toletano XI. tenuto l'anno 675 fu stabilito, 1.° che i Vescovi convinti rei di omicidio, di essersi immischiati in cause di morte, e di altri gravi misfatti, venissero degradati, e mandati in esilio; e solamente in morte fosse data loro la sacra communione (4). 2.° Che i Vescovi ordinati per Simonia fossero scommunicati, e pu

(1) S. Gregor. M. nel Registro delle lett. Ep. VIII. ad Natalem Archiep. Salonitan.

(2) Lo stesso Lib. XI. Ep. 50.

(3) V. Natale Aless. Istor. Eccl. Secolo VI. art. 4. (4) Concil. Tolet. XI. can. VI. Vedi la somma de'Concil. tom. II.

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niti coll' esilio di due anni (1). Nel Toletano XVI. celebrato l'anno 693 simile pena vien fulminata contro i Vescovi convinti rei di qualunque grave delitto (2). Difatto in detto Concilio essendosi trattata le causa di Sigeberto, Vescovo della stessa Città di Toledo, accusato, e convinto di fellonia contro il proprio Principe dopo di essere stato scommunicato, fu condannato all' esilio (3). Nè s'incontra un' esempio nel cennato Secolo settimo, ed anche nell'ottavo, che sia stato verun Vescovo punito col carcere; che anzi nel principio del nono, cioè l'an. 814 coll' esilio furon puniti Bernardo Arcivescovo di Vienna, e Agobardo Arciv. di Lione, rei di fellonia verso l'Imperadore Lodovico Pio; il quale accordò loro il richiamo (4). E all'esilio finalmente venner condannati tutti gli altri Vescovi, che seguirono il partito di Bernardo Re d'Italia contro il lodato Imperadore Lodovico Pio (5).

Siccome però da qualche tempo erasi introdotta la pena del carcere contro i Chierici minori, e' Sacerdoti di secondo ordine, avvenne, che nello stesso Secolo nono, e non prima, ferma rimanendo la disciplina della reclusione ne' Monasteri, e dell' esilio, si cominciò eziandio ad usare co' Vescovi il carcere; e si osserva ciò praticato con Teodolfo Vescovo Aurelia

1) Lo stesso Conc. Can. IX.

(2) Concil. Tolet. XVI. Can. III.

(3) V. il Baronio all' an. 693. e Tommasini P. 11. Lib. III. cap. 106. n. 9.

(4) V. Tommassini I. c. c. 109.

(5) V. Adone nella Cronaca all'an. 816 e Duchesne Tom. III. p. 148.

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nense, che fu rinchiuso in carcere in un Monastero di Angers (1); con Rotaldo Vescovo di Soissons, che pel decreto del Sinodo in detta Città radunato da Incmaro Arcivescovo di Rems l'an. 862 o 863 fu ristretto nel carcere (2). E per tacer di tutt'altro, Formoso Vescovo Portuense nel sinodo Romano convocato dal Pontefice Giovanni VIII, venne deposto, e rinchiuso in carcere; e così fu tradotto dallo stesso Rom. Pontefice in Francia carcerato come sulla fede di Aimonio riferisce il Baronio (3).

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Tutti questi argomenti, ed altri, che per brevità si tralasciano, dimostrano ad evidenza la variazione della disciplina della Chiesa circa il nono Secolo in questo articolo della pena del carcere a riguardo de' Vescovi. E queste stesse ragioni, unite alle rimanenti sopraccennate, m' inducono a sostenere, che in tal tempo, cioè ne' principii del nono Secolo, debba fissarsi l'epoca di S. Catello; e propriamente sotto il Ponteficato di Eugenio II. il quale fu eletto nel primo di Marzo 824 (4) e dopo tre anni si morì (5).

Ma siccome di ciò dovrem parlare più diffusamente allorchè trattar si dee della sua vita, sembra il fin qui accennato, essere sufficiente a

(1) V. Eginardo all' an. 814 negli annali delle gesta de' Re Pipino Carlo M., e Ludovico Pio.

(2) V. Natale Aless. Istor. Eccl. Secolo IX. Dissert. VI. e 'l Baronio all' an. 863.

(3) V. il Baronio all' an. 876. n. 18.

11. e 12.

(4) V. il Baronio all'an. 824. n. (5) V. il Baronio all' an. 827. n. 26. Natale Aless. Istor. Eccl. Secolo IX. c'l Pagi nella vita di Eugenio II.

determinare il tempo, in che egli occupò questa Sede Episcopale (1).

FINE DEL TOMO PRIMO.

(1) Tradotte queste Dissertazioni, ed inoltratasene fino a questo termine la stampa sono state discoverte non poche scritture, e varii monumenti, che danno ulteriori notizie, e alquanto diverse, e circa l'epoca di S. Catello, e circa il luogo, ove si vuole, che riposassero le sue ossa. Tuttocciò per quantunque a prima vista sembrasse plausibile, e di grave autorità, pure ha bisogno di essere maturamente esaminato, e discusso a fronte delle ragioni, ed argomenti, che produce l'Autore in conferma della sua opinione; onde potersi con la maggiore sicurezza possibile, in un' affare tanto rimoto, e per siffatta maniera intralciato, asserire alcuna cosa di certo. Quindi per non sospendersi l'edizione dell' Opera, si è stabilito eseguirsi in prosieguo il cennato esame sulle Carte e monumenti rinvenuti ; ed ove le memorie indicate sussistano, si aggiungerà un terzo volume, contenente la Vita del Santo, ed una Dissertazione circa l' e le reliquie sue.

epoca

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