Sayfadaki görseller
PDF
ePub

» do, che ci abbia date le iscrizioni finora ine» dite.

» Viene la terza animadversione, la quale ver»sa intorno all'epoca di S. Catello (dalla pag. » 210 fino al fine). Questa è sì poco interes»sante, che la omettiamo volentieri. In essa si » esamina una iscrizione recata dal Capaccio, e » riferita da Monsignor Milante (alla pag. 166 ) » posta in memoria del B. Lorenzo Vescovo Stabiese sullo scadere del sesto secolo. Cre» diamo anche noi con Monsignor Anastaggi » che sia apocrifa, e moderna. Ma non potreb bono dalle ingiurie, che per tal cagione egli lancia contro Monsignor Milante, rifarsi assai » bene i partigiani del defunto Vescovo Stabie» se, nel leggere alla pag. 244 delle animadver» sioni, e nella nota (c.) alla pagina istessa

[ocr errors]
[ocr errors]

כי

[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]

stroppiati i nomi degli Autori citati, come » Coecherius invece di Ccclerus; Gilbertus » invece di Gisbertus; e (pag. 160) Creper »per Cuperus? attribuiti poi al Bayle due to» mi di più; e al Bosio un libro, che non ha » mai fatto? Non è però, che da noi non si » conosca esser mancante in molte cose il li» bro di Monsignor Milante; ma se il libro non è » ottimo, quello del Metropolita è egli migliore? »

[ocr errors]

Dopo di questo giudizio quanto savio, altrettanto imparziale, non sembra doversi aggiungere altro, per mettere nel suo vero aspetto tutto l'abbominevole, che contiene quello scritto delle animadversioni. Aggiugeremo soltanto la lettera del Pontefice Benedetto XIV. diretta al Vescovo di Castellamare, dopo la pubblicazione dell'Opera del Milante a lui dedicata.

» Venerabili Fratri Josepho Episcopo Sta» biensi, sive Castrimaris: Benedictus PP.

[ocr errors]

כג

[ocr errors]

XIV. Venerabilis Frater, salutem, et Apo» stolicam Benedictionem. Ex gravissimis, quibus pro suprema Catholicae Ecclesiae pro» curatione, et quotidiana omnium Ecclesia» rum sollecitudine, urgemur curis, omni pro» culdubio refici, et recreari videmur, cum ii » ad nos perferuntur typis impressi libri, quos » ex Venerabilibus fratribus Ecclesiarum An»tistitibus nonnulli sacris, prophanisque do» ctrinis, ac disciplinis apprime instructi, in lucem emittere adnituntur; ut quisque Ecclesiae sibi desponsae, non solum antiqua » decora vindicare, prisca monumenta tene>> bris eruere, et illustrare; verum etiam quem» cunque possunt, in tanta antiquitate, rerum » omnium vice, et perturbatione, ac temporum » praedecessorum suorum Antistitum Catalo» gum praetexere, praeclara Christianae pie» tatis, pastoralisque Zeli gesta exponere, et » exactum praesentium rerum ad unamquamque Ecclesiam pertinentium ordinem, ac dispo»sitionem explicare contendat. Nos enim qui

[ocr errors]
[ocr errors]

.

adhuc in minoribus constituti, assiduam in » hac alma Urbe nostram operam navavimus in » Cathedralium praesertim Ecclesiarum juribus, » dissidiisque vel dijudicandis, vel componendis, » novimus prae caeteris, atque in Anconitana » primum Cathedrali, in Metropolitana dein» de nostra Ecclesia Bononiensi, demum in » sublimi hac sacrosanti Apostolatus specula » quotidie experimur, quanti intersit libro» rum hujusmodi copia, ut lites praecidantur, » et jus suum unicuique tribuatur. Non mino»ri igitur voluptate, quam elapso anno utrum» que libellum a Fraternitate tua elaboratum, » tum de Actis S. Martyris Maximi Levitae, sa

ככ

e

[ocr errors]

» crarumque ejusdem exuviarum translatione; » tum de inventione Corporis, et Actis S. Eu »sanii Sacerdotis Martyris vindicatis, exce» peramus; complexi sumus volumen de Sta» biis, Stabiana Ecclesia, ejusque Episcopis, quod etsi a bon. mem. Pio Thoma Milante » dum viveret, Episcopo Stabiensi concinnatum, » nec integrum impressum illo tamen viam » universae carnis ingresso, tu sane, Vene» rabilis Frater in ipsius Cathedram a No» bis suffectus, omnibus numeris absolvendum, Nobisque, tuo, et dilectorum filiorum Ca» nonicorum et Capituli tui, nomine, nuncu» pandum, juxta Auctoris votum, curasti.

[ocr errors]

כל

[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]

Fore autem confidimus, ut istud etiam Au-. »ctoris, tam ob religiosas, pastoralesque vir» tutes de Stabiensi Ecclesia benemeriti, quam » ob caetera in lucem edita Opera commenda» ti, posthumum ad sponsae suae decus, et » ornamentum amoris sui munus ac pignus » per successivas horas, cum licuerit pervolven»tes. Nos pari quoque afficiamur oblectumen» to. Ceterum laudabile tuae erga nos obser »vantiae obsequium, et fidele piae tuae erga »decessorem tuum memoriae officium, Apo» stolicae nostrae praedicationis praeconio pro» sequentes, novaque literariae Exercitatiosacerdotalisque vigilantiae tuae docu»cumenta expectantes, tibi, Venerabilis fra»ter, et Capitulo tuo Apostolicam benedictio»nem, quam Christifidelibus etiam Curae tuae creditis, nostro nomine elargiri valeas, peramanter impertimur. Datum Romae apud Sanctam Mariam Majorem sub annulo Piscatoris die X Augusti 1751. Pontificatus nostri anno undecimo. Cajetanus Amato ».

כל

»

כג

[ocr errors]

PREFAZIONE

DELL' AUTORE.

Dopo di aver dato alla luce l'Operetta De viris illustribus Congregationis S. Mariae Sanitatis Or. Praed. (1) a solo oggetto di tributare un dovuto omaggio di gratitudine, e di rispetto alla mia diletta Religione, mi applicai seriamente di dar compimento all' altra mia Opera tante volte ideata, e promessa, De Incarnatione Verbi divini; ejusque conversatione in Mundum, ac triumpho per Crucem; nec non de parentibus ejus secundum Carnem etc. Intanto mi risovvenne dovermi benanche rivolgere alla mia Chiesa, cui senza alcun merito sono stato preposto qual Pastore: tanto maggior mente che essa in varie guise afflitta, e per l'addietro oppressa, ed all' intutto avvilita

1) Delle varie Opere di questo illustre Scrittore se në darà l'elenco nella V. Dissertazione, parlandosi della sua vita. Nota del Traduttore.

Tom. 1.

[ocr errors]

non splendea più oltre nel proprio lustro l'antica sua orrevolezza; conveniva perciò adoperarmi incessantemente di procurarle ogni ajuto, onde mettersi nel più bello aspetto la primiera sua gloria. Questo pensiere mi si affissò per tal maniera in mente, che abbandonata ogni altra applicazione, ed ogni esercizio scientifico, tutte le mie cure rivolsi a questa nuova impresa; e ad essa consecrai esclusivamente tutto il tempo, che la mia sollecitudine Pastorale mi lasciava disponibile. E quantunque da principio, nel darmi a raccogliere i necessarj monumenti, ed allora specialmente, che vidi il brevissimo, e del tutto sterile catalogo de' Vescovi Stabiani, non senza grave stento formato dal chiarissimo Ferdinando Ughelli, sia per incuria degli antichi, sia per le vicissitudini de' tempi; e volendo di questa Città, e di questa Chiesa ricercar notizie presso de' Scrittori, e Storici del Regno, osservai un profondo silenzio di tai cose, se pur non vogliasene eccettuare il solo Giulio Cesa re Capaccio, che ancor brevemente ne tratta, mi rimanessi disanimato, tunc enim obstupui, steteruntque comae, vox faucibus haesit; Ciò non ostante ripresi tosto vigore, e fidando nel superiore ajuto divino mi diedi a percorrere tutti gli antichi Scrittori sacri, e profani; li varii Archivii del Regno, e parecchie illustri Biblioteche volli pure consultare le scritture delle più rimote età, e' protocolli de Notaj, ad oggetto di riunire quanti argomenti avessi potuto raccogliere, sepolti quasi, ed avvolti nella polvere, e nelle tignuole, onde alla meglio riuscir nel disegno.

« ÖncekiDevam »