CATERINA FRANCESCHI FERRUCCI Accademica Corrispondente della Crusca, dell' Accademia delle Scienze di Torino e del R. Istituto Veneto. ALLA SANTA MEMORIA DELLA MIA CARISSIMA FIGLIA ROSA DA TUTTI AMATA E DESIDERATA PER BONTÀ VERA PER MODESTA DOTTRINA PER RARO INGEGNO MORTA NEL FIORE DEGLI ANNI E DELLE SPERANZE MA SEMPRE VIVA DENTRO AL MIO CUORE SICCOME È PUR SEMPRE VIVA IN SENO DI DIO IO CATERINA FERRUCCI DEDICO LA RISTAMPA DI QUESTE LEZIONI NELLE QUALI MI FURONO SPESSO DI GRANDE AIUTO LA SUA ERUDIZIONE ED I SUOI CONSIGLI. FERRUCCI, Lezioni. —I. PREFAZIONE. Leggendo le antiche storie notiamo, siccome in Roma, finchè vi si mantenne la libertà, fiorissero l'eloquenza e la poesía: e come quella per gare di parte e pe' corrotti costumi dei cittadini essendo venuta a diminuire e poscia a mancare, più non vi fossero eccellenti oratori, nè grandi poeti. Anche vediamo, essere la stessa cosa accaduta in Grecia, dopo che fu sottoposta al dominio dei Macedoni prima, poi dei Romani: perchè l'arte vanissima dei sofisti vi usurpò il luogo, che la vera eloquenza già vi teneva. Che se prendiamo a considerare tempi meno lontani dai nostri, ci è manifesto, in mezzo alle ire delle fazioni, alle guerre civili e alle forestiere, mentre il libero reggimento durava sotto diverse forme in Italia, l'ingegno dei nostri avere avuto tanto meraviglioso vigore da potere in non poche parti eguagliare nella eccellenza delle lettere e delle arti i Greci e i Latini. Ma quando il nostro paese fu, per non avere più armi proprie e per effetto delle intestine discordie, costretto a patire dove la tirannide de' suoi principi, dove la occupazione degli stranieri, parve |