Manuale della letteratura italiana nel secolo decimonono, 2. ciltG. Barbèra., 1885 |
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... caro sempre a Giacomo , che ne intese la morte con dispiacere . A dieci anni aveva que- sti già cominciato a studiare da sè ; dai tredici ai dicias- sette si diede tutto alla filologia greca e latina ; se non che in quel tempo il ...
... caro sempre a Giacomo , che ne intese la morte con dispiacere . A dieci anni aveva que- sti già cominciato a studiare da sè ; dai tredici ai dicias- sette si diede tutto alla filologia greca e latina ; se non che in quel tempo il ...
Sayfa 23
... forma narrativa e più spesso la dialo- gica , pura o mista ; come Platone , Senofonte e Cicerone presso gli antichi , e fra i moderni il Castiglione , il Caro , il Gelli , il Galilei , il Boccalini e il GIACOMO LEOPARDI . 23.
... forma narrativa e più spesso la dialo- gica , pura o mista ; come Platone , Senofonte e Cicerone presso gli antichi , e fra i moderni il Castiglione , il Caro , il Gelli , il Galilei , il Boccalini e il GIACOMO LEOPARDI . 23.
Sayfa 24
... Caro ; sal- vochè nel Marchigiano del cinquecento v'è più vivezza e una perfezione che si manifesta sin dal principio , avendo egli corretto da sè le sue lettere primamente consegnate alla stampa ; laddove quelle del Leopardi furono ...
... Caro ; sal- vochè nel Marchigiano del cinquecento v'è più vivezza e una perfezione che si manifesta sin dal principio , avendo egli corretto da sè le sue lettere primamente consegnate alla stampa ; laddove quelle del Leopardi furono ...
Sayfa 30
... caro signor mio , con singolare mio diletto le farò osservare se ella adempierà la bella speranza che mi ha data , e sarà questa una delle pochissime o niune cose 1 Non fu vero . ( mi perdoni questo barbarismo ) che le potrò mostrare 30 ...
... caro signor mio , con singolare mio diletto le farò osservare se ella adempierà la bella speranza che mi ha data , e sarà questa una delle pochissime o niune cose 1 Non fu vero . ( mi perdoni questo barbarismo ) che le potrò mostrare 30 ...
Sayfa 37
... caro Puccinotti , Credi a me che se nell'ultima let- tera ti trattai col voi piuttosto che col tu , fu senza deli- berazione , perchè così mi sarà venuto alla penna ; e se non sottoscrissi il mio nome , fu propriamente per segno di con ...
... caro Puccinotti , Credi a me che se nell'ultima let- tera ti trattai col voi piuttosto che col tu , fu senza deli- berazione , perchè così mi sarà venuto alla penna ; e se non sottoscrissi il mio nome , fu propriamente per segno di con ...
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Sayfa 38 - Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l'uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena.
Sayfa 89 - O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? Perché di tanto inganni i figli tuoi?
Sayfa 98 - Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta...
Sayfa 92 - Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin. Qui non è cosa Ch'io vegga o senta, onde un'immagin dentro Non torni, e un dolce rimembrar non sorga. Dolce per sé; ma con dolor sottentra II pensier del presente, un van desio Del passato, ancor tristo, e il dire: io fui.
Sayfa 195 - Si distinguevano i villaggi, le case, le capanne : il palazzotto di don Rodrigo, con la sua torre piatta, elevato sopra le casucce ammucchiate alla falda del promontorio, pareva un feroce che, ritto nelle tenebre, in mezzo a una compagnia d'addormentati, vegliasse, meditando un delitto.
Sayfa 75 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 99 - Spesso quand'io ti miro star così muta in sul deserto piano, che, in suo giro lontano, al ciel confina; ovver con la mia greggia seguirmi viaggiando a mano a mano; e quando miro in cielo arder le stelle; dico fra me pensando: a che tante facelle? Che fa l'aria infinita, e quel profondo infinito seren? Che vuoi dir questa solitudine immensa? Ed io che sono?
Sayfa 213 - Sì, quel Dio che nell'onda vermiglia Chiuse il rio che inseguiva Israele, Quel che in pugno alla maschia Giaele Pose il maglio ed il colpo guidò; Quel che è Padre di tutte le genti, Che non disse al Germano giammai: Va, raccogli ove arato non hai ; Spiega l'ugne, l'Italia ti do.
Sayfa 57 - ... inganno puerile, ed ho il coraggio di sostenere la privazione di ogni speranza, mirare intrepidamente il deserto della vita, non dissimularmi nessuna parte dell'infelicità umana, ed accettare tutte le conseguenze di una filosofia dolorosa, ma vera. La quale se non è utile ad altro, procura agli uomini forti la fiera compiacenza di vedere strappato ogni manto alla coperta e misteriosa crudeltà del destino umano.
Sayfa 209 - Cui fu donato in copia, Doni con volto amico, Con quel tacer pudico, Che accetto il don ti fa. Spira de...