Ahi, quanto fu al mio Sol contrario il fato 184 218 235 Anima eletta! il cui leggiadro velo 243 247 249 265 276 277 279 282 293 Alta è già l' Urna in su l' Insubra sponda 328 Ahi, questo d' Imeneo frutto si coglie 336 Apre l'uomo infelice allor che nasce B Belle, fresche, e purpuree Viole C Chiare acque, i' sento 'l vostro mormorio PAG. 176 204 290 177 189 156 159 169 170 172 200 251 263 296 307 322 332 Ꭰ Degna nutrice delle chiare genti Deh lasciate, Signor, le maggior cure Da quel che 'n cima a Pindo, o in riva all' onde 222 Donna vedrò, s'io non m' inganno, o sole 223 Dolci, ben nati, amorosetti fiori 224 D'un limpido ruscello in sulle sponde 225 Donna bella e gentile, in cui si vede Donna, qual mi foss' io, qual mi sentissi 226 234 Deh, non sprezzar tante preghiere omai Donna, che tanto al mio bel Sol piacesti E Espero, sacra ed amorosa stella PAG. 246 257 262 268 299 308 309 313 317 319 330 214 Ecco il monte, ecco il sasso, ecco lo speco Ercole, quanto avvien ch'io più m' attempi E pur di i novo a respirar io torno Eran le Dee del mar liete e gioconde Ecco il Parnaso, ecco gli allori, e il biondo F Fresco, ombroso, fiorito, e verde colle G Gli occhi di ch'io parlai sì caldamente |