Componimenti lirici: de' più illustri poeti d'Italia, 3. ciltT. Becket, 1802 |
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Sayfa 4
... Colle Palatino presso agli Orti Farnesiani , sotto il nome pastorale di ERILO CLEON EO , all'usanza dell ' Accademia . Si ricondusse poi nel 1709 alla sua Patria ; ed a cagione di suoi servigj pub- lici , come Oratore al Principe di ...
... Colle Palatino presso agli Orti Farnesiani , sotto il nome pastorale di ERILO CLEON EO , all'usanza dell ' Accademia . Si ricondusse poi nel 1709 alla sua Patria ; ed a cagione di suoi servigj pub- lici , come Oratore al Principe di ...
Sayfa 32
... colle il Fabbro eletto , Di Carisio eternando il nome e i pregi ; Ed io seco traea nobil diletto , Nascer veggendo lo splendore e i fregi , E il marmo divenir d ' onor ricetto ; Quando sorse in mia mente alto sospetto , Che in 32.
... colle il Fabbro eletto , Di Carisio eternando il nome e i pregi ; Ed io seco traea nobil diletto , Nascer veggendo lo splendore e i fregi , E il marmo divenir d ' onor ricetto ; Quando sorse in mia mente alto sospetto , Che in 32.
Sayfa 35
... colle , ove apparir si vide In ferree membra orrido Veglio alato , Gran ministro del fato Che fa dell ' universo aspro governo , Qualora tesse irato Il suo gran giro eterno . E vólto a lui che , sbigottito e bianco , Lasciò di man ...
... colle , ove apparir si vide In ferree membra orrido Veglio alato , Gran ministro del fato Che fa dell ' universo aspro governo , Qualora tesse irato Il suo gran giro eterno . E vólto a lui che , sbigottito e bianco , Lasciò di man ...
Sayfa 39
... colle , e andò di lido in lido . E diede allora un doloroso strido Il crudo Veglio , che pur gel divenne ; Tentò tre volte l'immortali penne Trattar per l'aure , e ricusaro il volo . Alfin lo sdegno il liberò dal suolo , E mentre l'aria ...
... colle , e andò di lido in lido . E diede allora un doloroso strido Il crudo Veglio , che pur gel divenne ; Tentò tre volte l'immortali penne Trattar per l'aure , e ricusaro il volo . Alfin lo sdegno il liberò dal suolo , E mentre l'aria ...
Sayfa 48
... colle , Ove sedean pensosi i Duci alteri , E dentro a i lor pensieri Fabbricavano i freni Ed i servili affanni A i duri Daci , a i tumidi Britanni . Ora il bel Colle ad altre voglie è in mano , Ed è pieno di pace e d'auree leggi , E ...
... colle , Ove sedean pensosi i Duci alteri , E dentro a i lor pensieri Fabbricavano i freni Ed i servili affanni A i duri Daci , a i tumidi Britanni . Ora il bel Colle ad altre voglie è in mano , Ed è pieno di pace e d'auree leggi , E ...
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Sayfa 141 - 1 ciel e la terra e '1 vento tace, e le fere e gli augelli il sonno affrena, notte il carro stellato in giro mena e nel suo letto il mar senz...
Sayfa 300 - Funesta dote d' infiniti guai, Che in fronte scritti per gran doglia porte ; Deh, fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T...
Sayfa 287 - Ne gli anni acerbi tuoi purpurea rosa sembravi tu, ch'ai rai tepidi, a l'ora non apre '1 sen, ma nel suo verde ancora verginella s'asconde e vergognosa; o più tosto parei, che mortai cosa non s'assomiglia a te, celeste aurora che le campagne imperla ei monti indora lucida in ciel sereno e rugiadosa.
Sayfa 137 - Forse di cosa che non v1 è presente, Venite voi di sì lontana gente, Come alla vista voi ne dimostrate? Che non piangete, quando voi passate Per lo suo mezzo la città dolente, Come quelle persone, che neente Par che intendesser la sua gravitate. Se voi restate per volere udire, Certo lo core ne* sospir mi dice, Che lagrimando n
Sayfa 300 - Né te vedrei, del non tuo ferro cinta, Pugnar col braccio di straniere genti , Per servir sempre o vincitrice o vinta.
Sayfa 143 - n parte rasserena il cor doglioso. Allor raccolgo l' alma, e poi ch' i' aggio Di scovrirle il mio mal preso consiglio , Tanto le ho a dir che incominciar non oso.
Sayfa 146 - Gli occhi di ch'io parlai sì caldamente, E le braccia e le mani , ei piedi e '1 viso , Che m'avean sì da me stesso diviso, E fatto giugular dall' altra gente ; Le crespe chiome d'or puro lucente, , E '1 lampeggiar dell...
Sayfa 111 - Già non può star su l' ale il gran momento." " Una felice Donna ed immortale, Che dalla mente é nata degli Dei, (Allor risposi a lei,) II sommo impero del mio cor si tiene, E questa i miei pensieri alto sostiene, E gli avvolge per entro il suo gran lume, Che tutti i tuoi splendori adombra e preme : E se ben non presume Meritare il mio crin le tue corone, Pur su l...
Sayfa 141 - ... 1 mio stato, d'ira e di duol piena; e sol di lei pensando ho qualche pace.
Sayfa 176 - BElle fresche e purpuree viole che quella candidissima man colse, qual pioggia o qual puro aer produr volse tanto più vaghi fior che far non suole ? Qual rugiada, qual terra, ovver qual sole tante vaghe bellezze in voi raccolse ? Onde il soave odor natura tolse o il ciel ch' a tanto ben degnar ne vuole ? Care mie violette ; quella mano che v...