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più ricca ora di mercanzia di qual altra si voglia; di venti mila è Gante, di dodici mila Bruselles, di otto mila Boilduch e Malines, di dieci mila Loviano, di sei in sette mila Arras e Amsterdam in Olanda; tutte belle e forti di sito, per la maggior parte poste in alcune bassure che si possono facilmente empire d'acque che vi sono vicine, ed anche tutte adorne di monasteri e chiese. Sono le strade, le piazze, e le case piene di popolo, e ricche per esser tutti li cittadini mercanti, ed il popolo artigiani, deʼquali la maggior parte si dà a tesser panni e tapezzerie, e il resto delle cose necessarie ad una città. Si ritrovano ancora in detto paese, oltre alle dette terre, mille cinquecento villaggi, ed alcuni con un poco di muro intorno; e sono li maggiori di questi circa cento cinquanta, di fuochi da duecento fino in trecento l'uno; ne'quali pur si tessono panni si dalli uomini come dalle donne, perchè pochi lavorano terre per essere poco terreno e tanta gente da lavorare; pur è tanto che vi è sempre abbastanza di frumento, ma non di vino, perchè nel paese non nascono tant❜uve che possano far vino che basti. Sono ancora in queste terre e nel contado molti benefizj ecclesiastici, li quali hanno di entrata di decime da ducati settantottomila l'anno, e tra monaci e monache di san Benedetto e san Bernardo e santo Agostino, e frati certosini, si trovano monasteri per ducati cento sessantadue mila d'entrata l'anno; il maggiore de'quali è di ducati diecimila, li mediocri di sette in otto mila, li piccoli di mille cinquecento in duemila, e sono li monaci di questo paese non di vita così riforma ta come dovriano.

In detto paese tre cose sono di somma eccellenza. Tele sottilissime e belle in copia in Olanda; tapezzerie

bellissime in figure in Brabante; la terza è la musica, la quale certamente si può dire che sia perfetta.

Dai quali abitatori quattro cose continuamente per lor vivere si consumano; cioè, cervosa, butiri salati, arenghe e turba, che è una certa sorta di terra piena di radicette, che essendo in pezzi si abbrucia come fa il carbone. Le quali quattro cose sono da quei popoli in tal modo consumate e adoperate, che una famiglia non si chiameria soddisfatta se non fusse di tutte queste cose per l'anno fornita; e per questo si chiamano i quattro elementi di Fiandra, e di tutte l'altre provincie prenominate.

Gli abitatori di detti paesi possono esser fra tutti da fuochi circa a dugento mila, uel qual numero s'includono molti signori di terre murate e villaggi, che possono essere da cinquanta, il maggiore de'quali è il conte di Nassau, che tien d'entrata quindici mila ducati l'anno: i mediocri n'hanno da sei in otto mila, e li minori da due in tre mila. Sono tutti soggetti al duca, ma non obbligati a dargli delle rendite loro cosa alcuna, anzi il duca a tutti dona pensioni dell'entrate del ducato. Ben è vero che quando il signore loro li chiama alla guerra vanno, e secondo che ognuno può mena gente d'arme a sue spese. Usano questi signori d'esser poco pomposi sì nel vestire, come nel farsi per via accompagnare, ma in casa sua stanno magnificamente, e spendon più che non hanno di rendita; ed è lor costume nel mangiar e bevere far grande spesa, e tener tavola a chi delli gentiluomini del duca vuol mangiare; li quali non hanno altra cura che d'andare a desinare, o vero a cena con i sopradetti signori, perchè facendo altramente li saria gran vergogna.

Li populi di tutti questi paesi sono di buona natu

ra, amano il suo signore, sono buoni cristiani, nou sue perbi nel conversare, nè eziandio nel vestire. Dannosi gli uomini tutti alla mercanzia, visitano talora le taver

nè d'altro piacer carnale pigliano tanto diletto conie del mangiare e del bere. Sono facili a sollevarsi quando manca il lor signore, e massime contra governatori, e per questo facil cosa sarà che per la nuova morte del re e duca loro si sollevino contro il governo, se da' Frans zesi non saranno molestati; nel qual caso tutti sariano uniti a difendersi, ed accettariano favori e governi da ognuno, e principalmente dal re de' Romani, che per difender quel paese de' suoi nipoti da' Franzesi ragione, volmente andria verso Fiandra; ma poichè li avesse difesi e le cose fussero acquietate, gli converria tornare in Alemagna perchè quei populi non vorriano governo di Tedeschi. Veramente con tutto ciò si possono chiamar buoni, per non ritrovarsi in loro nè lussuria nè latroci nj, nè biastemme, nè invidia, nè odio, come in molti altri luoghi si ritrova, nè incredulità circa alla fede, e nè pur gelosia, ancorchè le donne siano generalmente belle e domestiche sopra modo. L'abito di dette donne è un manto negro sopra il capo a modo delle nostre pinzochere, nè mai si mutano da questo. Hanno costumi tutti allegri, ed il tempo che lor sopravvanza tutto lo spendono, dopo sue faccende, in balli, canti, suoni, nè altro fanno che darsi a piacere. Governano poi le case e tutte le faccende familiari senza cura del marito. Hanno queste tutte per costume, quando sono maritate, metter la sua dote e la facoltà del marito in uno, e quando muoiono li mariti la metà sta alle donne, l'altra metà alli figli, o vero alli parenti, non avendo figli; e se la donna prima che il marito muore, la dote resta alli figli, ovvero al

marito non vi essendo figli, e dopo la morte del detto alli parenti della moglie. Usasi dalle donne di tutto il paese metter le loro figlie fino all'età del maritarle in alcuni monasteri che si chiamano Beguiozzi, dove vi sono molte casette e vi stanno donne che non s'hanno voluto maritare, e molte che sono per maritarsi: ognuna vive del suo, e fanno tutte gran faccende di tele, e molte di loro si fanno ricche. Vivono onestamente si per le guardie che si fanno, come anche perchè le donne e uomini di questo paese sono frigidi, e lontani molto dalla lussuria, e più assai che alcuna altra nazione ch'io abbia veduto. E questo basti quanto alli costumi di quelli populi, quali sono nelle cose essenziali tutti ad una foggia.

Hanno le terre principali, che ad altre non sono soggette, un borgomaestro per una, e dodici scabini * che amministrano giustizia in civile ed in criminale, e tutti insieme si dimandano la Loggia.

Questi ogn'anno sono posti dal duca, che manda ogn'anno per ogni sua terra principale due commissarj delli suoi segretarj per far questi borgomaestri e questa

Intende i conventi, o a meglio dire le case delle Bighine o Beguine, così dette dal nome della loro fondatrice Santa Begga, intorno le quali ecco un'opportuno riscontro:

Le Bighine sono monache non soggette a voto solenne nè di clausura, nè di castità, perchè possono maritarsi occorrendo l'occasione ; escono alle volte per andar per la città, però molto modestamente ; hanno un chiostro grandetto, dove ognuno può entrare di giorno, ma non già di notte. Non vi sono corridori e dormitorj, come usano le monache in Italia e altrove, ma vi sono stanze con modestia religiosa e politezza olandese. Le monache d'Italia e di Francia avrebbero bisogno di pigliar du queste l'esempio della modestia. Gregorio Leti, Teatro Belgico, Parte 2.a Lib. 8.

• Echevins.

Loggia, e si ponno confermare da un anno all'altro, o mutarsi com'è il piacere delli detti commissarj, li quali uon hanno autorità di dar simili offizj ad altri che a'suoi proprj cittadini delle terre, nè per più che per un anno.

Giudicano questi borgomaestri e scabini sommariamente in criminalibus, e presto eseguiscono la giustizia con ogni rigore e severità; ma nelle cause civili sono lunghi, e stentano le parti dei litiganti avanti che diano le sentenze.

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Oltre li predetti giudici, in ogni terra è uno detto sculteto posto in vita per il duca, il qual ha dodici segretarj sotto di sè, ed ha offizio di prender li malfattori, e di eseguire le condennazioni fatte dalla Loggia.

Oltre a questi offizj sono assai altri particolari secondo la necessità delle terre e populi; le quali terre governano li contadi soggetti ad esse con l'istessa giustizia con la quale sono governate, e mandano per i luoghi poi di tutto il contado governatori, le sentenze delli quali vanno alle terre principali a cui sono sottoposti, e tutte le spese in pagar questi che fanno giustizia nella terra e contado vanno a conto delle entrate della comunità della terra.

Sono eziandio dopo questi che amministrano giustizia nelle terre per il paese, quattro consigli principali; uno è in Fiandra, l'altro in Brabante, il terzo in Olanda, ed il quarto nella comunità di Borgogna.

Ciascuno di questi consigli ha un capo sotto al quale stanno circa dodici consiglieri, tutti pagati dal paese dove stanno: sono in vita del consiglio, ed hanno autorità di tagliare o laudare tutte le sentenze fatte nelle

Schultheiss.

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