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Dirò solamente che nei Paesi Bassi ha l'imperatore tre fortezze reputate di molta importanza, un castello di Gant, una città d'Anversa, e un castello di Canıbray, tutte ordinate da maestro Donato ingegnere bergamasco, nipote che fu di maestro Bon.

In Gant si è speso, per quello che m'ha detto esso maestro Donato, finora, quattrocento mila fiorini, che sono dugento mila scudi; e per finirla ve n'anderanno ancora cento altri mila, per quanto ho inteso, delli danari dell'imperatore; il quale poi li trae dalla medesima città con le domande ch' egli fa delli sussidj.

In Anversa, che va tutta circondata di muri, con otto baluardi molto gagliardi e grossi, sono stati spesi finora più di seicento mila ducati: per ridurla a perfezione, ve n'anderanno facilmente altri tanti, li quali pagano i mercanti della città; e per ciò fu posto il dazio così grande sopra il vino. Il certo ed importante periglio nel quale la ridusse Martino Van Rossen fu quello che li fece risolvere in quella determinazione di fortificarsi; nel che non avendo risparmiato nè fatica nè spesa veruna, hanno ridotto la cosa molto innanzi, e tuttavia non si manca di seguirla.

Cambray è fortezza, per il sito, senza pari; sendo superiore in ogni parte, e a cavaliere alla città, e potendo offendere il paese da ogni parte che venisse l'esercito inimico. In questa mi disse maestro Donato che s'erano spesi sessanta mila ducati fin' allora, e che altri tanti e forse più la ridurriano a perfezione. Li danari spesi sono stati tolti parte dalle borse di quella terra, parte da quella dell'imperatore.

1 Maresciallo della Gheldria, il quale nelle ostilità mosse dal duca di Cleyes, portò le armi del suo nuovo padrone fino sotto le mura di Anversa.

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Queste fortezze son tutte fatte all' usanza modercioè con fianchi gagliardi e assai ben intesi, secondo la luce datagli da maestro Donato, il quale confessa avere ciò imparato alli servigi di vostra serenità. Era uomo in quelle provincie estimato e riputato che molto ne sapesse. Aveva prima un ducato il giorno di provvisione, ma ultimamente, per prieghi e intercessioni della regina, alla quale egli è molto caro, ha avuto fino a cinquecento ducati all'anno. S'ha servito l'imperatore, e la regina anco, del medesimo maestro Donato in racconciare alcune fortezze vecchie alli loro paesi, e massimamente nella frontiera di Francia: ed ultimamente l'imperatore lo condusse seco per lo stato della Gheldria, e gli impose che provvedesse anco a quelle fortezze, e frontiere di quelle e frontiere di quelle parti con ogni diligenza.

Dubita assai Cesare, e ragionevolmente, dell'animo de' Gheldresi; e però di sussidj, benchè gli era da alcuno consigliato, nulla a loro ha voluto ancora richiedere: e ha voluto maritare una delle figliuole del serenissimo re dei Romani nel duca di Cleves', ed ultimamente ha dato una banda di gente a Martino Van-Rossen, il quale, conducendo i Gheldresi gli fece tanti danni nella Brabanzia, e condusse l'inimico fin appo Anversa.

Le altre fortezze che ho vedute io nello stato di Julich e in qualunqu'altro luogo di Germania, sono più tosto forti per lo sito, lo sito, che è basso e paludoso, e per fiumi che hanno (il che è fortezza naturale), che per arte. Non hanno fianchi, la qual cosa molto importa; e se

Vedi la uota quarta a pag. 319.

li hanno, sono tutti all'antica usanza fabbricati, cioè spessi e piccoli.

Dueren, nella quale s'usò tanto impeto per prenderla, non aveva alcun fianco; ed è giudicio delli medesimi capitani che presenti si trovorno a quella impresa, che s'ella avesse avuti fianchi, o non mai, o almeno non così tosto, sarebbe venuta nel poter loro.

Questo è ciò che io posso dire delle fortezze, perchè e quelle di Spagna non ho vedute, e quelle d'Italia sono ben note a vostra serenità.

Di vettovaglie, sendo padrone l'imperatore della Sicilia, che è stata riputata dagli antichi il granajo di tutto l'impero romano, e della Puglia nel regno di Napoli, che è tanto fertile quanto sa vostra serenità, a me accade dir poco; perciocchè ciascuno può agevolmente giudicare che ad uno che sia di questi due regni padrone non può mancar mai alcuna sorta di vettovaglie, anzi a lui sta il darne agli amici e torne agl'inimici, e trarne come egli ne trae grande utilità. Oltra che la Spagna comunemente è tanto fertile, che non pur produce i frumenti necessarj per uso di tutti quei regni, ma di vantaggio; e parimente li Paesi Bassi, oltra ciò che da sè producono, il che è assai, avendo la comodità del mare vicino e del regno di Francia, rare volte si possono ridurre a necessità di fame: e in questo anno che per il mal raccolto, e perchè l'imperatore ha voluto soccorrere la Spagna delli grani di questi paesi, e in parte non mancare al serenissimo re d'Inghilterra, la carestia era grande in Fiandra, questa provincia fu in parte sollevata per molti grani che vennero per mare dalla Dania e da quelle parti settentrionali.

L'artiglieria di Cesare, avendo egli tanti stati quanti ha, e tutti guardati, deve essere infinita. Quella che ho veduto io nel campo non potrebbe esser migliore nè più bella. Fu tutta lavorata in Augusta: era leggiera assai, ritonda tutta e netta.

Dalla leggerezza nasceva il poterla condurre più agevolmente: dalla rotondità il tiro della mira certo. Aveva tutta quasi un manico di metallo col quale coprendosi il buco dove si dà fuoco, si provvede alla chiodatura.

Questa artiglieria così buona è accompagnata poi dalla finezza della polvere, che era tutta da archibugio; e in quei luoghi e castelli che furono abbattuti nella Francia ha fatto sempre molto gagliardamente l'officio suo.

Per tutte queste cose narrate di sopra, non si può se non sommamente lodare il sapientissimo disegno di vostra serenità, di fuggir le guerre come perigliosi scogli. Perciocchè con poche forze non si posson fare gran cose; con molte non s'ha tempo nè modo di prepararsi: e le grandi imprese hanno bisogno di tanti apparati e così necessarj tutti, che ciascun d'essi che manchi, per piccolo che sia, impedisce ogni cosa.

Pagava l'imperatore in questo suo ultimo escrcito da intorno a quaranta mila fanti, e non n'aveva venticinque mila. Pagava più di settemila cavalli e non n'aveva quattro mila. Aveva egli designata due anni continui la vettovaglia, ed aveva dietro alle spalle paese amico; pure nel cominciar la guerra gli mancò. Mancorno anco nel principio dell' impresa li guastatori, che è importantissima parte dell' esercito; e finalmente volendo e designando di fare assai (e ha forse l'impe

ratore più modo, e aveva anco più animo di fare che qualsivoglia altro principe), non ha però fatto se non quel solo che vostra serenità ha inteso. E se il re di Francia avesse soccorso Lucemburgh di vettovaglie, come egli poteva, avendo avuto tutto l'inverno al suo comando, si sarebbe ancora forse sotto esso Lucemburgh. E però fa di mestieri fuggire la guerra, nella quale sono tante e sì incerte incomoditadi, spese e rovine; ed è sapientissimo disegno quello di vostra serenità a voler pace: e se pur fusse costretta questa illustrissima repubblica alla guerra, dovrebbe

procurare di farla sempre lontana dalla casa e dal paese suo, perchè fanno i medesimi mali i soldati che per difesa sono, che sogliono fare i nemici che vengono per offendere. E creda la serenità vostra, che dopo la conclusion della pace, negli alloggiamenti di Francia, io ho udito dire che molto maggiori erano state le rovine che avevano fatto i soldati del re, che quelle che aveva fatto l'esercito cesareo; e pure non poteva esser peggio. Pace, serenissimo principe, pace! e se pur guerra per necessità, lontana da casa. E già rallegromi con vostra serenità e con le vostre eccellenze, che hanno uno stato così gagliardo e forte, che ponno esser certe di goderla eternamente. E benchè l'incostanza delle umane cose ha ridotto ora molte grandezze, che erano separate e divise, quasi in tre principi soli, che sono il Turco, Cesare e il re di Francia, pur da quello che ha potuto fare l'imperatore, così grande e con tanti stati quanti egli ha, questo stato debbe esser di buon animo. Perciocchè se e una Dura si prese insperatamente, e Landres non si potè tenere, e Guisa non si ebbe ardimento di tentae Santo Dizier ritardò tanto l'esercito di sua mae

re,

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