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Se

e tutte le operazioni nostre sono indirizzate a qualche fine, e che a quello principalmente debba attendere colui, che desidera delle azioni sue riportare buon frutto; giudicando io, serenissimo principe e signori miei eccellentissimi, che il fine degli oratori nelle loro relazioni, non sia altro che render conto a vostra serenità e a vostre signorie eccellentissime di quel principe appresso il quale sono stati per nome di questo illustrissimo dominio, parlerò del serenissimo re de' Romani e delle cose sue; non di tutte però, ma di quelle solamente che mi pareranno e più necessarie, e più importanti; desideroso di esser breve per soddisfare almeno in questo, quando io non possa in altro, la serenità vostra e questo eccellentissimo consiglio. E perchè a voler discorrere sopra le qualità d'un uomo si suol narrare le condizioni sue dei beni dell' animo, del corpo e della fortuna, io queste discorrerò, cominciando prima dall' ultima; ove parlerò principalmente degli stati che possiede questo principe, e di alcune altre cose ancora ch' io giudico non poco necessarie all' intelligenza buona di queste materie: perchè allora mi pare che si possa ben discorrere, e fondatamente, sopra i beni dell' animo e corpo di un

principe, quando s'abbiano prima conosciute le forze e stati suoi, e il modo con che li abbia acquistati.

Dico adunque che il serenissimo re de' Romani Ferdinando, re d' Ungaria e Boemia, arciduca d'Austria, duca di Slesia, marchese di Moravia, conte di Tirolo, delle due Lusazie, di Ferretto, d'Alsazia, Sincovia (Suntgaw), e Biscovia (Brisgaw), è signore di tante provincie, non per averle acquistate con le armi sua maestà nè alcuno de' suoi passati, ma semplicemente per la buona fortuna. Perchè chi vuole investigar l'origine di questa casa d'Austria trova, che li suoi antecessori furono signori di un picciolo contado nella Svizzera, che si chiama Habsburgh, e così continuorno fino all'anno 1273, quando, essendo conte Rodolfo, in tempo che era vacata la sede dell'Imperio diciassette anni continui per le discordie degli elettori (avendo parte di loro eletto Alfonso re di Spagna, il quale per le discordie dette non volse accettare, e parte Riccardo fratello del re d'Inghilterra, che non fu accettato dall'Imperio), fu esso Rodolfo eletto imperatore; il quale diede principio in questo modo ad onorare la casa sua. E subito la fortuna, non contenta di concedergli solamente onori, se gli fece innanzi con maggiori segni di benevolenza; perciocchè essendo morto il duca d'Austria senza eredi, ed avendo Ottocaro re di Boemia occupato quella provincia, egli con le forze dell' Imperio, perchè non ne aveva delle sue, recuperò l' Austria, come quella che era divenuta nell' Imperio,

Intende l' alta e la bassa.

a Ferrette secondo i Francesi, Pfirth secondo i Tedeschi, oggi piccola terra a due leghe ad occidente di Basilea, allora capo d'una importante coutea; la quale nel 1648, pel trattato di Munster, fu riunita alla Francia, poi da Luigi XIV concessa in feudo al cardinal Mazzarino,

ed ottenne d'investirne, insieme con la Stiria, che gli era congiunta, ed il paese di Lintz, Alberto suo figliuolo: e questo è stato il primo duca d'Austria dal quale ha avuto principio questa famiglia, ora così grande e potente. Ad Alberto successe Alberto nominato il Saggio, il quale accrebbe lo stato del contado di Carintia e di Carniola con ottenere dall' Imperio la successione di Enrico conte di Carintia e di Carniola morto senza eredi. E sebbene per essere poco appresso nata guerra tra la casa d'Austria e gli Svizzeri, perdette quella lo stato patrimoniale d'Habsburgh, il quale d'allora in qua non ha più potuto questa casa recuperare; quel che a lei tolsero le armi gli rifece subito la buona fortuna: perchè nell'anno 1360, per legato dell' ultimo conte di Tirolo, acquistò ed uni agli altri stati suoi il dominio di detto contado.

Questi stati e provincie insieme possedettero li duchi d'Austria successori, senza acquistare alcuna altra cosa, fino al 1477 (avendo solamente l'imperator Federico III augumentato il titolo di duca facendolo arciduca d'Austria), quando morto nel detto anno Carlo di Borgogna, e lasciata Maria sola figliuola, ella tolse per marito Massimiliano avo di questo re, e gli diede in dote Fiandra, Olanda, Zelanda, Brabanzia, Alsazia, e finalmente tutti i Paesi Bassi, che fu grandissimo augumento al suo stato. Ma uno ancor maggiore ne successe dipoi; perchè avendo Filippo suo figliuolo, e padre di questo re, tolto per moglie la figliuola del re Ferdinando di Spagna, se bene viveva allora al re un figliuolo maschio, morto nondimeno il re senza credi, venne Filippo ad ereditare tutti li regni di Spagna, e in Italia il regno di Napoli, e quel di Sicilia; alli quali stati tutti successero questi

due fratelli Carlo e Ferdinando. E vedendo la fortuna che Carlo, come primo, aveva a possedere il tutto, eccetto l'Austria, provvide presto questo altro di nuovi stati. Perchè morto il re Lodovico di Ungaria suo cognato, egli ereditò quel regno, e fu, per il favore della moglie principalmente, eletto re di Boemia con le provincie a quella aderenti, Slesia, Moravia, e le due Lusazie. Li quali stati congiunti all'Austria fanno il re così grande e potente, che se egli non avesse per confinante il Turco, non solo non si potria reputare inferiore, ma saria senza dubbio superiore di forze all'imperatore suo fratello; dal quale ha avuto anco, pochi anni sono, li stati che sua maestà possedeva cosi vicino al Reno, cioè la Sincovia, Biscovia, Alsazia e il contado di Ferretto. Ode adunque vostra serenità di che lieve principio a che grandezza sia pervenuta questa casa, non per forza d'arme, o per qual altra si voglia intrinseca causa, ma solo per la buona fortuna, che l'ha sempre favorita, e ajutata con quei mezzi che sono più facili, cioè li matrimonj e le eredità.

Ora più partitamente dirò delli stati ereditarj, seguendo l'ordine istesso in trattare di ciascuno, che ho detto sua maestà, e li suoi antecessori averli acquistati. E incominciando dall' Austria, dico che sotto questo nome si contengono molte province, se bene ella è una sola; e così come sotto il solo nome di Turchia ora s' intendono molte provincie, che già furono separate e divisc, così, essendo stata l'Austria la prima provincia acquistata da questi signori, tutte le altre che acquistarono dipoi volsero che s'intendessero sotto questo nome, che furono, oltra l'Austria, la Stiria, la Carintia, la Carniola, il paese di Lintz, che sono l'Austria inferiore, e il contado di Tirolo, che è l'Austria superiore; delle

quali dirò alcune poche parole in particolare a ciascuna, e poi parlerò di tutte in genere essendo ridotte tutte le membra loro in un corpo solo.

La vera provincia dunque di Austria è quella dove è situata Vienna, città tanto nominata ed importante, posta in riva al Danubio; ed è quella che anticamente nominavano Pannonia superiore. Questa provincia confina da levante con l'Ungaria, da ponente col paese di Lintz, da mezzogiorno con la Stiria, e da tramontana con la Moravia. È lunga da levante a ponente leghe trentotto in circa, e larga da ostro in tramontana trentacinque circa, e una lega tedesca, s'intende cinque miglia d'Italia. Questa provincia è assai fertile, perchè fa biave d'ogni sorte, tanto che largamente suppliscono al bisogno suo, e ancora della Baviera, che ne ha pochissime, e d'altre provincie. È assai abbondante di carne e di legna ancora, per essere parte montuosa e con molti boschi.

In questa provincia sono due città principali, Vienna, che è la metropoli, e Neustadt, oltre molte altre città, e castelli, delli quali non se ne tiene conto; imperocchè essi chiamano città ogni luogo che si governa da sè, e che è abitato da persone libere, sia quanto piccolo si voglia, e castello se bene sarà una casa sola del padrone di quella villa, o pure dei suoi servitori: e di qui viene, che in ciascheduna provincia si nominano molte città, ma sono tali, la maggiore parte, che si possono con un tirar di mano aggiungere da un capo all' altro. E però di queste e dei castelli e ville non occorre ragionare altrimenti; ma sì bene delle due principali, e massimamente di Vienna, della quale io tratterò quando avrò espedito quanto mi resta a dire dell'Austria inferiore. Perciocchè essendo città tanto nominata, e più volte tentata dal signor Turco, si può dire

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