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peratore suo fratello, mi pare necessario ragionare alcuna cosa della Germania in genere. Nel qual proposito dirò ancora alcune cose delle guerre, che sono state nel tempo di questi due anni della mia legazione, col langravio d'Assia e coll' elettore di Sassonia, ove sono intravenuto in persona.

Quanto alla prima origine e causa perchè si faccia questo re de' Romani, dirò solamente che questi imperatori che vogliono essere certi di un successore, e per onore e grandezza di casa sua, e per comodo proprio, fanno eleggere un successore nell' Imperio, ad imitazione di quei primi imperatori romani, che solevano il più delle volte farsi un compagno; come fece questo imperatore l'anno del 1530, che fece eleggere il serenissimo suo fratello, mosso principalmente dal vedere la Germania averne bisogno e per la dissensione della religione, e per vedere di dover egli sempre andare in sù e in giù per gli altri suoi regni.

È questa provincia di Germania molto grande, ma si è fatta poi maggiore di giorno in giorno. La vera Germania, quando i fiumi e i monti dividevano le provincie, era terminata fra il Reno, e il Danubio da ponente e ostro, avendo da levante per confini l'Ungaria e la Polonia, e da tramontana il mare oceano germanico. Ma avendo li principi di Germania accresciuto lo stato, per questa causa ora la Germania s'intende, da ostro, sino a'confini di vostra serenità, e da ponente tutta la Fiandra, che chiamano Germania inferiore. Al tempo de' Romani era inculta e piena di boschi, e vi abitavano uomini rozzi e simili alle fiere. Ma avendo li Romani soggiogato quasi tutto il resto del mondo, ed essendo da quelle parti pervenuti fino alle rive del Danubio e del Reno, sopra le quali

fabbricarono di molte città per fortificare quei confini, continuarono sotto Giulio Cesare, primo imperatore,a tentare di soggiogare la Germania, e finalmente dopo molte battaglie in parte la soggiogarono: ed allora si cominciò a coltivare la provincia, la quale, essendo di buon terreno e piena di molti e grossi fiumi, potette rendere facilmente il frutto che desideravano li suoi cultori. Così cominciorno a fabbricare delle città e dei castelli, piantare delle vigne, e incivilirsi alquanto: e durorno sotto l'imperio romano finchè fu trasportata la sede dell' imperio a Costantinopoli l'anno 330 da Costantino primo imperatore cristiano. Ma in processo di tempo essendo stata la Germania innondata da molte nazioni barbare, non gli potendo resistere li ministri dell'imperatore, cominciò a governarsi da sè stessa; e primi furono quelli di Baviera, poi i Sassoni, poi molti altri. Ma essendo Carlo Magno, dell'800, fatto imperatore dell'occidente (onde fu dapoi fatta l'aquila con le due teste per segno delli due imperj, orientale ed occidentale); e avendo in trenta anni e più domata la Germania e ridottala alla fede cristiana, divise quella in molte provincie, e molti dominj, e si fecero molti duchi, conti, langravi, marchesi, e signori, quali tutti durano fino al dì d'oggi; aggiuntovi un' altra certa sorte di dominj, che sono le città franche, quali per danari in diversi tempi si sono ricomprate, e dagl' imperatori e dai proprj signori loro.

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questa provincia fertile di biave, di modo che se bene una parte ha bisogno alcuna volta dell' altra, tutte però insieme non hanno bisogno di alcuna provincia molto poco; e se le biave le mangiassero solamente ne avanzeria assai, e per gli uomini e per le bestie, dei formeuti ed orzo; de' quali fanno anco la cervosa, che

serve per la bevanda (ed in alcuni luoghi la fanno così buona che chi vi ha fatto un poco d'uso non fa differenza dal bevere quella al vino), ed in questo modo si consumano tutte le biave. Se gli Alemanni bevessero moderatamente, perchè ogni Tedesco beve per quattro Italiani almeno, vi avanzerebbero biave; ma le consumano per questa via, eccetto quelli Alemanni che sono nelle terre il mare oceano e germanico, che conducono vini per mare. Ha questa provincia molte città, ma quasi tutte piccole, e fabbricate la maggior parte di legnami. Le nominate sono, dalla parte di ponente, Argentina, (Strasburgo) Francfort, Augusta, Norimbergh, e Ulma, che delle terre franche sono le principali; e più da basso Ratisbona sopra il Danubio.

sopra

Vi sono poi le terre di marina, Lubecca, terra grande e d'importanza, Hamburgh, Brunsvich, Brema, e poche altre; e Magdeburgh in Sassonia.

Sono in questa provincia tre sorte di persone delle quali si tiene conto; principi ecclesiastici, principi secolari, e città franche. Degli ecclesiastici, li principali sono quelli che hanno autorità di eleggere l'imperatore, onde sono chiamati elettori; che sono l'arcivescovo di Magonza, l'arcivescovo di Colonia, l'arcivescovo di Treveri; e perchè gli elettori sono in tutto sei ordinari, e uno straordinario, in caso che li sei non facessero d'accordo, gli altri sono secolari, e sono il conte Palatino del Reno, il duca di Sassonia, il marchese di Brandemburg, e il settimo poi è il re di Boemia.

L'arcivescovo di Magonza è cancelliere di Germania; quello di Treveri, di Francia; quello di Colonia, d'Italia. Il re di Boemia è quello che incorona l'imperatore; il conte Palatino gli appresta la vivanda; il duca

di Sassonia è maresciallo; e il marchese di Brandemburg cameriere: nè mi voglio estendere a ragionare più particolarmente di queste cerimonie.

Stanno gli elettori in grandissima riputazione, e vogliono precedere a tutti gli altri, e in Alemagna ai re. Sono superbi per questa preeminenza, la quale nondimeno è usurpata da loro, e sopportata dagli altri principi fuor di Alemagna, piuttosto che consentita: perchè per l'autorità data da Leone III a Carlo Magno primo imperatore d'occidente, estendendosi l'autorità dell'imperatore per tutta la cristianità, e volendo, quando vaca uno stato per la morte d'un signore senza eredi, ereditarlo lui, troveriano pure che tutti quelli che sono interessati intervenissero nella elezione; sì che un elettore fusse italiano, uno francese, uno spagnuolo, uno inglese, e così delle altre nazioni che sono tra' cristiani in qualche nome. Ma nella decadenza della progenie di Carlo Magno, volendo Ottone III, che era di Sassonia, del tutto fare la Germania padrona dell'imperio, statuì gli elettori, che sono i detti di sopra, cioè li suoi di Sassonia, li marchesi di Brandemburgh che gli erano parenti, e i Palatini per la memoria di Carlo Magno; e lasciò fuori li duchi di Franconia e Svevia, ed altri principi che erano allora molto maggiori: ed avendo, nella morte di papa Giovanni XV, fatto a Roma creare Gregorio V, pur tedesco di Sassonia e parente suo, il papa confirmò quest' ordine, riservandosi solamente l'incoronazione, nè volendo che l'eletto, senza ciò, si possa chiamare Imperatore Augusto.

Se vuolsi prestar fede allo storico Maimbourg (Décadence de l'Empire, L. II), nè ad Ottone III si debbe la instituzione degli elettori, nè a Gregorio V la confermazione della medesima, come qui è detto.

mag

Ma lasciando di parlare degli elettori, sono in Germania molti altri principi ecclesiastici, e secolari che non sono elettori. Li ecclesiastici sono ventiquattro; e il principale è il vescovo di Salzburgh, poi quello di Bamberg, poi quello di Erbipoli (Wutzburg) che celebra la messa con la spada nuda sopra dell'altare, ed altri fino al numero predetto. Dei secolari il duca di Baviera è il giore di stati, poi Wittembergh, poi altri delle case degli elettori, con titoli di marchesi di Brandemburgh, e duchi di Sassonia; poi li duchi di Pomerania, li duchi di Lucemburgh; li conti di Mansfelt, quelli di Furstemberg, e molti altri che sono in minor considerazione, ma che hanno luogo nelle diete ordinarie, e sono fino a ottanta, sotto nome di duchi, langravj, marchesi; delle qualità e ordini de' quali potrei dire assai, ma non mi par necessario consumare ora il tempo circa questo. Dirò solo che fra questi sono compresi tutti i principi di qualche nome, fra i quali è ancora il duca di Savoja, l'oratore del quale è stato ultimamente fatto sedere nella dieta, perchè già soleva essere principe d'imperio, e da molti anni in qua non s'aveva trovato servare il suo luogo, parendogli più presto diminuire che accrescere la dignità: ma poichè è cavato di stato, per servirsi delle forze dell' imperio in ricuperarlo, ha cercato di avere il suo luogo, e col mezzo dell' imperatore l' ha ottenuto. '

Vi sono poi le terre, delle quali alcune hanno luogo nelle diete, e non sono in tutto più di trentacinque, che si chiamano terre d' imperio, o franche; le quali pagano

Fu nella dieta di Spira del 1544, il dì 27 di aprile, che l'ambasciatore di Savoja si presentò ad implorare ajuto pel suo principe « ridotto a tale (come nar«ra Belcarius che l'oratore dicesse) da eɛsergli mancati perfino i mezzi di stra«scinarsi in Germania ad intercedere personalmente la protezione della dieta. »

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