Sayfadaki görseller
PDF
ePub

un tanto di censo all'anno all'imperatore, se bene poca cosa; e tutte vivono liberamente governandosi da sè in ogni cosa come repubblica.

È questa nazione, generalmente parlando di ogni qualità di persone, e massime de' grandi, avara e superba. L'avarizia ha causato, che hanno prevaricato con Dio; e la superbia, contro il signor loro temporale. L'avarizia, perchè non avendo altro desiderio che di usurpare i beni della chiesa, e farli proprj, hanno perciò lasciata la vera fede cattolica, e son venuti in tutti quegli errori che le signorie vostre sanno; la superbia, perchè, oltra quello che io ho detto dell'elezione, giudicano che l'Alemagna sia la più nobile, più valorosa, e più ricca provincia di tutto il mondo.

E quanto alla nobiltà, non negherò che possano esser nobili, se bene sieno fra loro malissimi costumi, che sogliono essere quelli che guastano il sangue, e corrompono la nobiltà: ma negherò bene che siano nobili generalmente per virtù, alla quale non attendono punto; nè credo che si trovi uno fra li nobili di Germania, che sia buon filosofo, buon legista, o eccellente in alcuna scienza, o arte liberale. L'essere dottore appresso di loro è tenuto per arte meccanica, e se pure alcuno legge qualche libro, sono della scrittura sacra: ma non vi è però alcuno che sia nominato per dotto nella scrittura; anzi quelli che sono stati stimati grandi, come Lutero, Ecolampadio, Bucero, Melantone, e simili, oltre che sono eretici, sono tutti di pessima condizione. Nè si può credere che sia altrimenti, perchè i nobili stanno in villa, stimando grandissima vergogna stare nelle città; in modo che ivi allevando i loro figliuoli sempre con villani, e non attendendo ad esercizio alcuno se non di andare alla

caccia, non possono diventare virtuosi. Oltre che generalmente tutti hanno il vizio di bevere, e inebriarsi, il quale però non è stimato vizio fra loro, anzi laude; e si trovano in Alemagna così rari quelli che non bevano disconciamente, come in Italia quelli che s'imbriacano: in modo che tutta la cortesia loro si riduce in questo, nè attendono ad altro. Nè solo i minori lo fanno, ma li principi ancora, e quelli che sono nelle dignità superiori costituti; onde non mi par di credere quello che essi tengono per fermo, di essere più nobili degli altri.

Se poi siano li più valorosi lo dirò poi, quando ragionerò della guerra di questi due anni; se bene da quel che io ho detto ora si potrà ancor giudicarlo. Perchè si come vediamo avvenire se l'animo, che ordinariamente deve essere padrone del corpo, si faccia tiranno, che il corpo viene a mancare ed indebolirsi; così all'incontro quelli che fanno il corpo padrone dell'animo, e tutto il tempo spendono in soddisfare ai suoi appetiti, non danno alcuna parte all'animo. Ma or ora le signorie vostre eccellentissime lo giudicheranno meglio con l'esperienza in mano, poichè averemo prima risoluta la terza parte della superbia, che è la ricchezza.

Che l'Alemagna sia più ricca provincia dell' altre, o vero quanto ciaschedun' altra, se bene è così giudicato non solo dagli Alemanni, ma dagli altri generalmente, non voglio però restare di dire quanto io ne sento in contrario; giudicando che gli uomini si debbon sempre muovere più presto per le ragioni, che per alcuna generale opinione, che avessero gli altri. E dico che quella provincia mi pare che si debba veramente giudicare ricca, che non ha bisogno di alcuna cosa che sia nelle altre, ma che le altre abbino bisogno di com

prare quel che ella ha; e all'incontro è povera quella che ha poco che dare alle altre, e molto che gli bisogna da loro. Con questo fondamento dico, che l'Alemagna non può esser ricca; perchè ella ha poche cose che dare alle altre, e ha bisogno di molte dall'altre che non ha. Perciochè se bene ha biave assai, però non ne manda fuori della provincia, se non poche, ma le consuma in mangiare e bevere, e non ha cosa, che gli avanzi pertinente all'uso necessario dell' uomo: e quando averemo ben bene considerato, troveremo che i metalli sono quelli che l'Alemagna dà alle altre provincie, cioè argento, rame, e piombo; ma di queste tre sorte non importa se non poca somma di danari, perchè l'argento, che è quello di maggior valore, non è poi tanta quantità che possa sopravvanzare la valuta delle robe che ha bisoguo da altri, e che a questo modo la provincia resti ricca; perchè sono poi due miniere sole di qualche importanza, cioè quella di Sboz nel Tirolo, e quella di Annabergh in Misnia: che l'altre non son miniere che rendano gran quantità di argento, e tutte però vogliono gran spesa.

Vediamo ora quante cose sono quelle di che l' Alemagna ha bisogno dalle altre provincie, e che sono portate in quella per conto di mercanzie. E prima dico che le mercanzie principali si dividono in robe per vivere, e robe per vestire, lasciando stare le delicatezze. Quanto al vivere, l'Alemagna tutta mangia gran quantità di speziarie di ogni sorte, ed è così usata a quelle, che le tengono più che necessarie; e nondimeno bisogna che elle siano portate da Portogallo o da Venezia, e all'incontro le pagano di tanto argento. E molte altre cose prendono di fuori, come li zuccheri, l'olio

di oliva, le amandole, l' uva passa, lo zibibo, li cappal'uva ri, ed altro per conto del vivere, e il sapone per conto del lavare. E molto maggiormente prendono per conto del vestire; perchè essendo costume che i baroni, e molto più i principi, vestano seta ed oro, e qualche volta ancora li cittadini di alcune terre, non lo possono fare se non comprano tutte queste cose da chi le porta d'altre province, non lavorando panni fini, non velluti, non damaschi, non rasi, non ermisini. Nè sanno fare berrette, in modo che tutto convengono comprare dagli altri: e anco il loro fustagno, che tanto adoprano, e del quale grandemente si serve tutto il popolo minuto e i contadini, che par che sia opera di Alemagna, non lo possono però fare se non hanno il cotone, che conducono da questa città in Alemagna. Di modo che conviene concludere che avendo ella bisogno di tante cose, e comprandole tutte col danaro, e non avendo onde trarlo che poche miniere, conviene che sia povera, e sempre con meno argento e oro di molte altre provincie, le quali se bene avessero bisogno di molte di queste cose, però ancor loro nè hanno molte che danno altrui, nè il tutto convengono comprare col denaro come Germani.

E si vede anco in confirmazione di questo ch' io dico, che non è principe in Alemagna, che non sia povero, e il simile de' baroni, eccetto forse il duca di Wirtembergh, che ne ha pochi però, avendo speso assai nella guerra, e pagatone poi all' imperatore. Il duca di Baviera ha gran stato, ma non più di dugento mila fiorini di entrata, ed è in debito di un milione di fiorini: il duca di Sassonia, e il marchese di Brandemburgh ottanta mila: il conte Palatino poco

più, e tutti debbono. Che le città poi siano ricche, credo che anco questo sia falso, eccetto Norimbergh, Ulma, e Francfort, per esser terre che si esercitano nelle mercanzie; le altre non sono nominate per ricche, fuori d'alcuna di marina, Lubecca, Brema, e Hamburgh, che sono molto lontane, ma delle quali è verisimile che così sia: e di queste nominate si conosce e vede che hanno alcuni mercanti ricchi, come i Fuccari, Belzer, Herbert, e Pangratiner; e se vi fusse ricchezza notabile in altri luoghi si sentirebbe notare in chi siano queste ricchezze. Ma le altre città, che sono tante e tante, sono tutte povere, e i cittadini tengono bottega di cose minute, e che s'empiono con pochi danari, e cavano il vivere con quelle, e la maggior parte fanno ostaria vendendo vino, e così passano la vita, nè vogliono molto affaticarsi fuor di casa; di modo che, oltre quelli delle città nominate, pochi si vedono di loro per il mondo; e però sono generalmente poveri e non hanno entrate in terreni, ma maneggiano solamente quelli pochi danari che trafficano in mercanzie minute. E in questa guerra si è potuto conoscere la ricchezza dell'Alemagna; che non ha potuto quasi insieme nutrire più di cinque mesi un'esercito. '

Resta a risolvere una cosa sola, che è che molti vedendo in queste città, nella maggior parte delle case, coppe e altri vasi di argento, e così per le osterie, credono che questo proceda per la ricchezza della provincia. Ma è da sapere che nelle angarie, che mettono ogni anno le città, tutto paga fuori che i mobili di casa, e che gli argenti lavorati si tengono per mobili; però

Intende parlare de' protestanti, i quali per vero erano la maggior parte della Germania.

« ÖncekiDevam »