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suo e de' suoi, come nella custodia della persona e dei regni suoi tutti, che pur è importante sapere, dirò quanto per via certa ho potuto intendere.

Spende adunque sua maestà prima nel piatto suo, nella cappella, e nella caccia, molto più che non faceva il re cattolico; che dove detto re non arrivava mai in tale spesa a ducati cinquanta mila, essa passa cento cinquanta mila, e qualche anno arriva a dugento mila; includendo però in tale spesa li denari delle provvisioni del piatto che suol dare ad alcuno de' suoi che tengon tavola, dove vanno ogni giorno a mangiare diversi cavalieri e gentiluomini che seguono la corte, come dà al suo gran ciamberlano, al gran maestro, al gran someliero, e al gran scudiero, ovvero cavallerizzo maggiore (e soleva medesimamente, oltre a questi, dare al gran cancelliere, quando viveva ); e questa spesa tutta si può mettere per il meno a ducati dugento mila.

Paga al duca di Calabria e alla regina Germana sua consorte di provvisione l'anno ducati trenta mila.

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A madama Margherita soleva pagare (e pagherà ora medesimamente alla regina Maria sua sorella che è restata al governo delli stati di Fiandra in luogo della detta madama Margherita defunta) ducati sedici mila.

Don Ferrante, da alcuni erroneamente chiamato don Alfonso, figliuolo di Federigo III, ultimo degli Aragonesi di Napoli, vinto e cacciato del regno nel 1501 dalle armi collegate di Luigi XII di Francia e di Ferdinando il Cattolico. Federigo ebbe ricovero in Francia ove morì nel 1504. Don Ferrante fu condotto in Ispagna « dove (dice Muratori) come in una libera « ed onorata prigione, dopo avere avuto due mogli (che, perchè sterili gli << furono date, niuna prole lasciarono di sè )diede fine al suo vivere nel 1550. » La vedova di Ferdinando d'Aragona, datagli in moglie da Carlo V nel 1522; donna di conosciuta sterilità.

3 Sua zia paterna, che tenne in di lui nome il governo di Fiandra dal principio del 1508 fino al 1.° Decembre 1530, epoca della di lei morte. Vedova del re di Boemia e d'Ungheria.

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Tiene e paga sua maestà per la guardia sua continua cento arcieri, alli quali dà ducati ottanta l'anno per uno; cento alabardieri Castigliani e cento Alemanni, che paga ducati quarantotto per uno l'anno, sì che vengono a montare le paghe di questi tutti, senza le provvisioni dei capi, ducati diciassette mila seicento. Appresso tiene cento gentiluomini, che che sempre seguono e servono per uomini d'arme, chi con quattro, chi con otto e chi con dieci cavalli, ed hanno ducati dugento di provvisione l'anno almeno per uno, e sono per la maggior parte signori e cavalieri, sì che ascendono l'anno queste provvisioni alla somma almeno di ducati venti mila.

Paga poi alcuni, che si chiamano scudieri d' accostamento, fino al numero di quattro mila, li quali servono parte per uomini d'arme e parte per cavalli leggieri e giannetti ', e non servono di continuo, ma stanno nelle case loro, e non sono obbligati a cavalcare se non alli bisogni grandi di Spagna (che fuora non possono essere astretti), e però hanno gli uomini d'arme solo ducati sedici, e li cavalli leggieri ducati dodici l'anno per uno: e non sono sempre d'anno in anno pagati, ma essendo qualche bisogno di guerra fuori di Spagna, come li anni passati è accaduto, li pagamenti di questi o crescono o sminuiscono; perchè siccome il servizio loro è poco, ed alcune volte per molti anni niente, così sono alcuna volta anche pagati tardi, sì che sono quando d'otto e quando di dieci paghe creditori; nondimeno si contentano per il titolo d'aver vassalli e per cert' altre preminenze che hanno. Ma pagandosi come pur si fa quando si fa quando non s'ha guerra di fuora, vengo1 Vedi la nota prima alla pag. 24.

no queste spese a montare per li uomini d'arme, che si mettono due mila e cinquecento, alla somma di ducati quaranta mila, e per li cavalli leggieri e giannetti, che restano mille cinquecento, alla somma di ducati diciotto mila, che fanno in tutto all'anno ducati cinquantotto mila.

Oltre le sopra dette genti, tiene ancora per custodia delle frontiere del regno di Navarra contro Francia fanti due mila, li quali non sono però così ben pagati, come saria se uscissero fuor di Spagna a servire, e con tutto ciò entrano in questi ancora volentieri e fanti usati e capi di squadra e capitani quando ritornano a casa da qualche guerra, perchè ancorchè il soldo sia poco, pur così s'intertengono con qualche cosa, finchè di loro poi nei bisogni di guerra si cavano o capitani o capi di squadra o altra sorta d' uomini da capo. Li capitani di questi fanti sono sessanta, venti dei quali sono obbligati di star sempre alla corte: li fanti hanno per il soldo loro circa ducati due e li capitani circa ducati undici il mese per uno per intertenimento, si che il soldo de' fanti verria a fare ducati quarantotto mila, e quello dei capitani circa otto mila l'anno; ed insomma fra tutti ducati cinquantasei mila.

Tiene ancora mille uomini d'arme, mille cavalli leggieri e seicento giannetti per la medesima custodia di tali frontiere e per altri bisogni di guerra, perchè si serve ancora di essi nelle guerre fuori di Spagna, come ha fatto nelle guerre passate d'Italia, ed anche secondo li bisogni si crescono e si sminuiscono. Paga li uomini d'arme a ducati ottanta, li cavalli leggieri a ducati cinquanta, e li giannetti a ducati quaranta l'anno per ciascheduno.

Li capitani di queste genti non par che abbiano provvisione alcuna o poca di fermo, ma servono con speranza; perchè quando hanno servito due o tre anni gli è donato da sua maestà a chi due, a chi tre, a chi quattro, a chi sei, e a chi dieci ducati in più volte d'entrata l'anno. Il soldo veramente di queste genti solo fa l'anno in somma, senza la provvisione dei capitani, ducati cento cinquantaquattro mila.

Soleva tenere appresso di continuo nove galere almeno armate alla custodia delle coste di Granata, ma ora ne tiene dodici, le quali non gli danno già di spesa quanto dariano altrettante a vostra serenità, perchè sono armate la maggior parte de'sforzati, e non stanno armate tutto l'anno: pure spende in queste l'anno ducati tre mila cinquecento per una (e tanto dà alli capitani di ciascheduna per il suo soldo senza altra spesa sua, se non per i corpi delle galere, che li dà forniti d'armezzi, e di tutte le artiglierie e munizioni da guerra, dovendosi poi medesimamente restituire dalli capitani così forniti in ogni caso, eccetto se avessero patito per fortuna, o nel combattere con li nemici ) li quali vengono ad ascendere in tutto a ducati quarantadue mila.

Paga infine delle medesime entrate le quindici galere d'Andrea Doria, dandogli per ogni spesa e per la provvisione sua ducati sei mila per galera,delli quali esso ha il suo pagamento prontissimo in Barcellona. Ma oltre a questa provvisione n'aveva ben poi un'altra ancora di ducati sei mila finchè se gli provvedeva d'uno stato promessogli nel regno di Napoli tanta entrata, sì che monta ora insomma con questa seconda prov visione all'anno ducati novantasei mila.

Queste sono tutte le spese notabili che si possono computare farsi ordinarie dall' imperatore dell' entrate sue dei regni di Spagna, le quali sole ascendono alla somma di ducati seicento ottantanove mila seicento.

Paga infine di giuri assai, che così chiamano in Spagna certe pensioni, che dell' entrate medesime a questo obbligate si danno a diversi, e sono simili alli monti nostri, le quali si pagano parte ad alcuni che hanno comprato tante entrate del regno di Castiglia a quattordici per cento d'utilità, con condizione però di potersi ricuperare restituendosi il capitale pagato per esse, e parte ad altri per provvisioni concessegli da esso medesimo imperatore in dono, come fa ogni giorno; che non avendo qualche volta altro modo di poter far mercede a chi l' ha servito, dona di quest'entrate tanta pensione quanta gli pare per annua provvisione, e così va la spesa di questi giuri crescendo ogni giorno più, benchè potria ancora sminuirsi, secondo che s' andasse d'essi ricuperando. È però ora tanta che ascende e forse passa la somma di ducati cento cinquanta mila, quali fanno con l'altre spese sopradette la somma di ducati ottocento trentanove mila seicento.

Di niun' altra spesa che si faccia di tali entrate si può fermamente dire, che s' intenda cosa certa, non questo in somma che s'è detto di sopra farsi in salarj e provvisioni di diversi ministri che si tengono necessariamente per le cose di giustizia, di governo, e reggimento di tutti i luoghi di questi regni suoi, con alcune altre che fa, come di fabbricar galere, e fornirle di tutti gli armezzi, artiglierie e munizioni, e d'artiglierie medesimamente e munizioni per altri bisogni e di altre cose simili, che non si possono così nominare,

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