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CAPITOLO V

LA DONNA ANGELICATA

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Nelle rime di Cino si trova qua e là una qualche traccia di quella maniera poetica che faceva consistere il proprio pregio nelle sottigliezze metafisiche e nella casistica dell' amore. Abbiamo così la ballata: Donna, 'l beato punto che m'avvenne, nella quale l'aer del sospir compresa trattiene l'anima che si era partita dal cuore; abbiamo una questione d'amore nel sonetto a Dante: Dante, quando per caso s'abbandona; ed una risposta ad una questione d'amore nel sonetto a Gherardo da Reggio: Amor che viene armato a doppio dardo. Abbiamo l'analisi del come nasce l'amore e delle condizioni d'amore; 2 abbiamo la visione amorosa; 3 ed abbiamo, in abbondanza,

1 Il sonetto di Gherardo è nel cod. Casanat. d. V. 5, e nella ediz. del Tasso, pag. 120. Senz'esso il sonetto di Cino riesce inintelligibile. 2 Ved. il sonetto: Ben'è si forte cosa il dolce sguardo; e, se appartiene a Cino, come credo, la 2a stanza della canzone: L'uom che conosce tegno ch'aggi ardire. E l'altro sonetto: Se non si move d'ogni parte amore.

3 Son. Vinta e lassa era già l'anima mia.

1

gli spiriti e gli spiritelli; che già trovammo in altri rimatori di questa scuola. Nè mancano le oscurità, i concetti astrusi, le frasi di convenzione, le smanie a freddo, i lamenti di moda.

Ma tutto ciò nel Pistoiese è, direi, cosa fugace, e non costituisce in nessuna guisa il fondo della sua arte; s'impone al poeta più che non esca spontaneamente dal suo spirito. Dov' egli invece si ferma con artistica voluttà, dove la sua mano disegna con grazia geniale, dove sale ad eccelse altezze è nella pittura della donna, di quella donna che gli sta nella mente, ch'ei vagheggia quasi in un sogno, in un'estasi, in un rapimento. La donna ch' egli vede ha poco dell'essere umano, ma somiglia ad un angiolo di Dio:

Angel di Dio simiglia in ciascun atto
Questa giovane bella 3

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2 Nella bellissima canzone: L'alta speranza che mi reca amore, dopo aver descritto gli effetti meravigliosi che produce la vista e la presenza della donna gentile, soggiunge:

Io mi sto sol com' uom' che pur disia
D'udir le sospirando sovente;
Però ch'i'mi risguardo entro la mente,
E trovo ch' ell' è la donna mia...

3 Ballata che comincia cosi.

Iddio stesso l'ha mandata dal cielo:

Questa non è terrena creatura

Dio la mandò dal ciel, tanto è novella.1

La creatura bella è nuova figura che fa maravigliar tutta la gente; guardandola, egli diventa beato, come diventano beati gli angeli nella contemplazione di Dio:

A guisa d'angel che di sua natura
Sopra umana fattura,

Divien beato sol vedendo Dio,

Così essendo umana creatura

Guardando la figura

Di questa donna che tiene il cor mio

Potria beato divenir qui io. 3

In lei egli scuopre una bellezza sempre nuova:

Parmi veder in lei, quand' io la guardo

Tuttor nuova bellezza. 4

Il suo riso rallegra i luoghi, pei quali ella passa:

Ridendo par ch'allegri tutto 'l loco
Per via passando angelico diporto; 5

dove ella apparisce risplende il sole:

Che là si vede 'l sole ov'ella appare; 6

1 Son. Li vostri occhi gentili e pien d'amore.

2 Son. Vedete, donne, bella creatura.

3 Ball. Poi che saziar non posso gli occhi miei.

4 Ball. Quanto più fiso miro.

5 Son. Sta nel piacer della mia donna amore,
6 Son. Se mi riputo di niente alquanto.

quel sole che sembra aver meraviglia di lei ed

inchinarsele:

Tant'è la sua vertute e la valenza,
Ched ella fa meravigliar lo sole,

E per gradire a Dio 'n ciò ch'ei vole

A lei s'inchina e falle riverenza. 1

Tutte le cose gentili s'innamorano di lei:

Tutto ciò ch'è gentil se n'innamora,
L'aer ne sta gaudente,

El ciel piove dolcezza u'la dimora. 2

La sua virtù opera prodigi:

Fa rinovellar la terra e l'aere
E rallegrar lo ciel la sua virtute,
Giammai non fur ta' novità vedute,
Qua' ci face Dio per lei mostrare.

Quando va fuor adorna par che 'l mondo
Sia tutto pien di spiriti d'amore,

Sì ch'ogni gentil cor deven giocondo. 3

Ogni pensiero vile fugge da chi la guarda:

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A lei veder menaron gli occhi il core;
Partissi allora ciascun pensier vile. 4

1 Canz. L'alta speranza che mi reca amore.

2 Questa stanza manca ad alcuni codd., e, tra gli altri, al Chigiano. Ma non mi pare sufficiente ragione per crederla intrusa.

3 Son. Tutto mi salva il dolce salutare.

4 Canz. Non spero che giammai per mia salute.

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