Opere di Giacomo Leopardi: Vol. IFelice LeMonnier, 1851 - 319 sayfa |
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Sayfa xi
... segue , constituisce la poesia . L'applicazione all'universo stesso del secondo elemento del proprio ingegno ( cioè del raziocinio ) e la manifestazione del modo ond ' ella segue , constituisce la filosofia . Duuque il Leopardi fu prima ...
... segue , constituisce la poesia . L'applicazione all'universo stesso del secondo elemento del proprio ingegno ( cioè del raziocinio ) e la manifestazione del modo ond ' ella segue , constituisce la filosofia . Duuque il Leopardi fu prima ...
Sayfa xxx
... segue in questa nota , insieme con quello contenuto nella precedente e col poemetto citato nella susse- guente , formano la somma di tutte le cose stampate o manoscritte del Leopardi , per imperfezione o per ispecialità filologica , non ...
... segue in questa nota , insieme con quello contenuto nella precedente e col poemetto citato nella susse- guente , formano la somma di tutte le cose stampate o manoscritte del Leopardi , per imperfezione o per ispecialità filologica , non ...
Sayfa 51
... segue Odio al dolor compagno ; e doloroso Io vivo , e tal morrò , deh tosto ! Alcuna Benché scarsa pietà pur mi dimostra Natura in questi lochi , un giorno oh quanto Verso me più cortese ! E tu pur volgi Dai miseri lo sguardo ; e tu ...
... segue Odio al dolor compagno ; e doloroso Io vivo , e tal morrò , deh tosto ! Alcuna Benché scarsa pietà pur mi dimostra Natura in questi lochi , un giorno oh quanto Verso me più cortese ! E tu pur volgi Dai miseri lo sguardo ; e tu ...
Sayfa 121
... segue , e solo Magnanimo colui Che se schernendo o gli altri , astuto o folle , Fin sopra gli astri il mortai grado estolle . Uom di povero stato e membra infermo Che sia dell ' alma generoso ed alto , Non chiama se né stima Ricco d'or ...
... segue , e solo Magnanimo colui Che se schernendo o gli altri , astuto o folle , Fin sopra gli astri il mortai grado estolle . Uom di povero stato e membra infermo Che sia dell ' alma generoso ed alto , Non chiama se né stima Ricco d'or ...
Sayfa 141
... Segue il pastore : ancor io godo pochi piaceri ( godo ancor poco ) ; nè mi lagno di questo solo , cioè che il piacere mi manchi ; mi lagno dei patimenti che provo , cioè della noia . Questo non era detto avanti . Poi , conchiudendo ...
... Segue il pastore : ancor io godo pochi piaceri ( godo ancor poco ) ; nè mi lagno di questo solo , cioè che il piacere mi manchi ; mi lagno dei patimenti che provo , cioè della noia . Questo non era detto avanti . Poi , conchiudendo ...
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affanni alcun allor altra amor anco animo antichi ANTONIO RANIERI anzi aprica assai beato bella beltà canto caro celeste cielo colla conforto conte Giacomo Leopardi cotesto credo Crestomazia desio diceva diletto Dimmi dolce dolci inganni dolore effetto Elvira Erebo età eterno eziandio Farfarello fato felice filosofia Folletto fugge genere gente Giacomo Leopardi giorno Giove gloria Gnomo gran greco ignuda immagini immortali infelice ingegno insino Islandese l'uomo lieto lode luna lungo luogo maggior Malambruno maraviglia Marco Cornelio Frontone medesimo mente mille mira misero mondo mortal morte nasce natura niuno notte novo obblio occhi Odissea oggi Operette morali ozio passato patria pensiero petto piagge pianto Pietro Giordani Plotino poco prole Prometeo proprio ragione rimembrar Ruysch scrittori Senofonte sento sieno Simonide sogno sospiri speme spento speranza stelle studi Teofrasto terra trova umana uomini vano vecchiezza vede veggo vero virtù viver vivere volge volte volve
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Sayfa 44 - Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m
Sayfa 77 - O Nerina! E di te forse non odo questi luoghi parlar? Caduta forse dal mio pensier sei tu? Dove sei gita, che qui sola di te la ricordanza trovo, dolcezza mia?
Sayfa 72 - Silvia, rimembri ancora Quel tempo della tua vita mortale, Quando beltà splendea Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, E tu, lieta e pensosa, il limitare Di gioventù salivi? Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Sayfa 43 - Tutta vestita a festa La gioventù del loco Lascia le case, e per le vie si spande; E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Sayfa 52 - Talor m'assido in solitària parte, Sovra un rialto, al margine d'un lago Di taciturne piante incoronato. Ivi, quando il meriggio in ciel si volve, La sua tranquilla imago il Sol dipinge, Ed erba o foglia non si crolla al vento, E non onda incresparsi, e non cicala Strider, né batter penna augello in ramo, Né farfalla ronzar, né voce o moto Da presso né da lunge odi né vedi. Tien quelle rive altissima quiete...
Sayfa 79 - Sorge in sul primo albore, Move la greggia oltre pel campo, e vede Greggi, fontane ed erbe; Poi stanco si riposa in su la sera: Altro mai non ispera. Dimmi, o luna: a che vale Al pastor la sua vita, La vostra vita a voi ? dimmi : ove tende Questo vagar mio breve, II tuo corso immortale?
Sayfa 98 - Tutti odorati de' novelli fiori Di primavera, del color vestita Della bruna viola, a me si offerse L'angelica tua forma, inchino il fianco Sovra nitide pelli, e circonfusa D'arcana voluttà; quando tu, dotta Allettatrice, fervidi sonanti Baci scoccavi nelle curve labbra De...
Sayfa 76 - Mero desio; non ha la vita un frutto, Inutile miseria. E sebben vóti Son gli anni miei, sebben deserto, oscuro II mio stato mortai, poco mi toglie La fortuna, ben veggo. Ahi, ma qualvolta A voi ripenso, o mie speranze antiche, Ed a quel caro immaginar mio primo; Indi riguardo il viver mio sì vile E sì dolente, e che la morte è quello Che di cotanta speme oggi m'avanza; Sento serrarmi il cor, sento ch'ai tutto Consolarmi non so del mio destino.
Sayfa 17 - E rotto di natura ogni contrasto, Ignota immensa terra al tuo viaggio Fu gloria, e del ritorno Ai rischi. Ahi ahi, ma conosciuto il mondo Non cresce, anzi si scema, e assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin, che non al saggio, appare.
Sayfa 123 - L'umana compagnia, Tutti fra se confederati estima Gli uomini, e tutti abbraccia Con vero amor, porgendo Valida e pronta ed aspettando aita Negli alterni perigli e nelle angosce Della guerra comune.