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risse, comparisce egualmente come il vaticinio di un grande evento, onde il Petrarca avea piena l'anima, l'Italia, cioè, fatta nazione. Per farlo nascere al suo tempo, il poeta, dopo di avere invano. invocato la pace, predicò la guerra; la guerra contro i tiranni di Roma; e invocò "Gesù buono e troppo mansueto,,, perchè sorgesse ad abbattere i suoi nemici, che, sotto lo scudo del suo nome, facevano cose obbrobriose. Ma non era scritto nei fati d'Italia che la patria nostra dovesse risorgere in quella lontana età. E profetica fu ancora la canzone Spirto gentil, per quella immagine del "Cavalier che Italia tutta onora,,, il quale ha da sedere sul Monte Tarpeo, "Pensoso più d'altrui che di sè stesso È argomento tuttodi controverso a chi il poeta intendesse alludere con quella immagine, la quale, come attesta il Machiavelli, attrasse e inspirò l'anima entusiasta dell' infelice Stefano Porcari. Ma qualunque sia il personaggio a cui il poeta riferì l'immagin sua, egli è certo che l'Italia, dopo averla cercata invano per lunghi secoli, la trovò finalmente all' età nostra, in quel cavaliere, che, portata sul Campidoglio la spada d'Italia, pronunciò davanti al mondo civile le celebri parole: " qui stiamo e qui resteremo,,; compendiate felicemente dal successor suo nell'attributo dato alla Roma libera d'intangibile.

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1.

Se, passando di piazza della Signoria, alzate gli occhi a guardare le armi dipinte sotto il ballatoio di Palazzo Vecchio, ne vedrete una, che porta uno scudo azzurro col motto Libertas, ed era l'insegna del magistrato de' Priori: la stessa parola si legge scritta sullo stemma di Bologna e d'altri Comuni; e si trova ad ogni passo nei bandi delle autorità, nei discorsi degli oratori, nei versi dei poeti, durante i secoli XIII e XIV. Ma la libertà che amavano e bramavano gli uomini di quei tempi, e per la quale erano pronti a dare fino all'ultima goccia di sangue, era la libertà di regolare le cose del Comune opprimendo ferocemente le consorterie e le fazioni avversarie, e di tener soggette le terre vicine, anche taglieggiandone gli abitanti. Alle menti medievali, il diritto politico si rappresentava come un privilegio, e le attribuzioni dello Stato come franchigie; quel che

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