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DALLE STAMPE DI PIETRO QU. GIO: GATTI

CON LICENZA DE SUPERIORI.

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A mente Dufo s'è oggimai ridotto l' anteporre indifferentemente alle Opere di qualunque Autore un proemio di lodi; e pur troppo non foffe l'adulazione molte volte di guida alla penna, onde prodiga divenire ove appunto abbifognano di softegni per procurarfi, fe non applaufo, almeno compatimento. Ma quanto dagli altri diverfo è DANTE ALIGHIERI, le di cui Opere, e particolarmente la divina Commedia, reca, e non riceve gloria! Ed in fatti quanta non ne rifentono la fua Patria, l'Italiana Poefia, e la Toscana Favella? Per me pure di luftro confiderar le poffo, poiche oltre l'onorevole menzione stata fatta delle due mie edizioni del 1739. e 1741. dall Autore delle Memorie per la Vita di Dante, riportarono effe altresì quella generale approvazione ed incontro, che con grata riconoscenza confeffar debbo aver fin qui riscosso l' altre mie ftampe anche (mi fia lecito il dirlo) a preferenza delle altrui, talmenteche rifoluto mi fono di nuovamente po re per la quarta volta fotto i torchi la prefente Raccolta dell' Opere tutte, tanto in verfi, che in profa d' un' in. gegno cosi fublime, e d'un Poeta così rispettabile.

Se vano dunque, e di troppo gravoso pefo riuscireb be l'unir qui tutte idee per teffer lodi a si grand uomo, coficcbe inutili sforzi furono le molte fparfe in 59. edizioni, che della fua Commedia fin' ora fi contano effendo l'Opera d'ogni elogio maggiore, fi lafci che quefta parli da fe; ed io avvertirò puramente il Pubblico di poche cofe che a quefta edizione appartengono. A comodo di chi la Commedia puramente ac quiftar voleffe, bo procurato di regolar la diftribuzione delle produzioni in medo, che poffa andar feparata nei tre tomi che abbraccia. Nel primo poi degli altri due bo pofto il Convito, e la Vita nuova, con le annotazioni, del Dot. Anton Maria Bifcioni; e nel fecondo il Trattato della Volgar Eloquenza con la traduzione di Gio vangiorgio Triffino a fronte del refto latino, la Pistola, il Trattato della Monarchia, le Rime alle quali bo dato quell' ordine, che per varj motivi non mi fu pof

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fibile di tenere nelle antecedenti mie edizioni, avendo altresi creduto fuperfluo il ripetter qui quelle, che fparSe fi leggono nel Convito, e nella Vita nuova; e finalmente la Parafrafi de' fette Salmi Penitenziali, ed und Raccolta in terzetti, che ha per titolo il Credo di Dan te, contenente il Simbolo degli Appoftoli fecondo il Concilio Niceno, la spiegazione del Sagramenti, i Precetti del Decalogo, i Peccati capitali, è la Parafrafi dell' orazione Domenicale, e dell' Angelica falatazione. Tutta la più efatta attenzione ho giudicato meritarfi queft' ultime due produzioni, perche mostrando qual fofJe la credenza di Dante, lo giuftificano dal torto fattogli dall' Arcimboldo Vefcovo di Milano in riporlo net Catalogo degli Eretici; e perciò ho fatto ufo delle non così comuni edizioni, una dello Spira in Venezia nel 1477. con i fuppofti Comenti di Benvenuto da Imola, e l'altra di Lodovico, e Alberto Piemontefi in Milano nel 1478. con i Comenti creduti del Terzago, fervendomi poi di quella della Biblioteca Ambrofiana del 1752. a motivo della riduzione dell' Ab. Francefco Saverio Quadrio alla moderna Ortografia.

Suppor non poffo che alcuno fia per dir mancante quefta mia Raccolta, perche' priva della lettera diretta a Guido da Polenta; ma fe mai vifosse, fovvengafi aver io promeffe tutte Opere di Dante, e non già quelle che con nera calunnia, o per ifcreditarlo, o per altri particolari fini attribuite gli furono. Pubblicolla il primo Antonio Francefco Doni Jenza citare da qual fonte tratta lavesse: ne fa di mestieri l'offervare che in verun MS. s'incontra per rilevarne l'impostura baftando folo il fapere qual foffe la fatirica indole del Doni per rimanerne convinti .

Null' altro bramo che d'incontrare il genio di quel Pubblico, che tanto ftimo, e fon contento.

CON

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ICCOME dice il Filofofo (1) nel principio della prima Filofofia, tutti gli uomini naturalmente defiderano di fapere. La ragione di che puote effère fie, che ciafcuna cofa, da provvidenza di propia natura impinta, è inclinabile alla fua perfezio ne; onde, acciocchè la fcienza è ultima perfezione della noftra anima, nella quale fta la noftra ultima felicità, tutti naturalmente al fuo defiderio fiat mo foggetti. Veramente da quefta nobiliffima perfezio ne molti fono privati per diverfe cagioni, che dentro dall' uomo e di fuori da effo, lui rimuovono dall' as bito di fcienza. Dentro dell' uomo poffono effere (2) due difetti: è impedito l'uno dalla parte del corpo: 1altro dalla parte dell' anima. Dalla parte del corpo è quando le parti fono indebitamente difpofte, ficche nulla ricevere può ; ficcome fono fordi, o muti, e lo 10 fimili. Dalla parte dell' anima, è, quando la mali

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(1) Nel principio della prima Filofofia. al. nel principio della sua metafifica Filofofia. * Metafifica, forle gloffema.

(2) Dae difetti è impedito 'uno • al due difetti o impedimentis

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