Le RimeP. Fiaccardori, 1842 - 220 sayfa |
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... mente , spisano queste uwa dolcezza si piena da rendere a pena credibile ch ' elle uscisser di un petto si lungamente indurats alle tempeste della fortuna delle fazioni . Poichè dunque pare obe il si e ai ligori augurato ricon- dursi ...
... mente , spisano queste uwa dolcezza si piena da rendere a pena credibile ch ' elle uscisser di un petto si lungamente indurats alle tempeste della fortuna delle fazioni . Poichè dunque pare obe il si e ai ligori augurato ricon- dursi ...
Sayfa 7
... mente parlassi , essere corretto . Il che , acciocchè non avvenga , umilmente priego Colui che lui tras- se per si alta scala a veder sè siccome supremo , che al presente aiuti e guidi lo ' ngegno mio e la mia debole mano . Nascimento e ...
... mente parlassi , essere corretto . Il che , acciocchè non avvenga , umilmente priego Colui che lui tras- se per si alta scala a veder sè siccome supremo , che al presente aiuti e guidi lo ' ngegno mio e la mia debole mano . Nascimento e ...
Sayfa 11
... mente aver avuto dimostreremo . Nacque questo singulare splendore italico nella nostra città , vacante il romano imperio per la mor- te di Federigo già detto , negli anni della saluti- fera incarnazione del re dell'universo MCCLXV , se ...
... mente aver avuto dimostreremo . Nacque questo singulare splendore italico nella nostra città , vacante il romano imperio per la mor- te di Federigo già detto , negli anni della saluti- fera incarnazione del re dell'universo MCCLXV , se ...
Sayfa 12
... mente corre oggi ciascuno , si dispose , ma ad una laudevole vaghezza di perpetua fama , sprezzando le transitorie ricchezze , liberamente si diede a vo- ler avere piena notizia delle fizioni poetiche e dello artifizioso dimostramento ...
... mente corre oggi ciascuno , si dispose , ma ad una laudevole vaghezza di perpetua fama , sprezzando le transitorie ricchezze , liberamente si diede a vo- ler avere piena notizia delle fizioni poetiche e dello artifizioso dimostramento ...
Sayfa 15
... mente disposte ; e piene , oltre alla bellezza , di tanta onesta vaghezza che quasi un ' angioletta era repu- tata da molti . Costei adunque , tale quale io la disegno , o forse assai più bella , apparve in questa festa , non credo ...
... mente disposte ; e piene , oltre alla bellezza , di tanta onesta vaghezza che quasi un ' angioletta era repu- tata da molti . Costei adunque , tale quale io la disegno , o forse assai più bella , apparve in questa festa , non credo ...
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acciocchè adunque alcuna Alighieri allora alquanto altra altre altrui Amor appo appresso assai BALLATA bella donna bellezza beltate biltate BOCCACCIO CANZONE ch'è Ch'io chiama ciascun cielo colla coloro colui comechè Commedia conforto conviene costei costumi cotale credo d'amore d'ogni Dante DANTE ALIGHIERI degno dico diletto dire divina doglia dolce dolce Signor dolcezza dolente dolor figliuoli frondi fuggire fusse fussero gentil donna Ghibellini giammai gran guardare Iddio Inferno ingegno innamora intelletto l'altro l'anima lagrime lasso leggiadria Licaone madonna mechè mente mira mondo morte mostra naturale filosofia niuna occhi Oimè omai onore opere orbache ovra parlar pavone pensier perciocchè Perocchè piace piacer piangendo pianger picciola pietà pietosa pietra poesia poeta primieramente puote quivi ragione Ravenna rima sento Sicchè Signor Solone SONETTO SONETTO XII sospiri stare teologia trova turale umile uomini uomo valore vede veder veggio venire vertù vertute vidi virtù viso voglia vulgare
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Sayfa 100 - Sire, nel mondo si vede Meraviglia nell'atto, che procede D'una anima, che fin quassù risplende : Lo cielo, che non ave altro difetto Che d'aver lei, al suo signor la chiede : E ciascun santo ne grida mercede : Sola pietà nostra parte difende : Che parla Iddio, che di madonna intende Diletti miei, or sofferite in pace, Che vostra speme sia quanto mi piace.
Sayfa 105 - Nel vano immaginare ov' io entrai : Ed esser mi parea non so in qual loco, E veder donne andar per via disciolte, Qual lagrimando e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger egli ed...
Sayfa 105 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea (che parean pioggia di manna) Gli angeli che tornavan suso in cielo, Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual cantavan tutti : ' Osanna ; ' E s'altro avesser detto, a voi dire' lo. Allor diceva Amor : ' Più non ti celo ; Vieni a veder nostra, donna che giace.
Sayfa 204 - Voller che la virtù fussin colonne. Madre di loda, e di salute ostello, Con pura, unita fede Eri beata, e colle sette donne. Ora ti veggio ignuda di tai gonne: Vestita di dolor: piena di vizi: Fuori i leai Fabrizi: Superba: vile: nimica di pace. O disonrata te! specchio di parte Poichè se' aggiunta a Marte: Punisci in Antenora qual verace Non segue 1' asta del vedovo giglio: E a que' che t' aman più, più (ai mal piglio.
Sayfa 107 - Vede perfettamente onne salute chi la mia donna tra le donne vede; quelle che vanno con lei son tenute di bella grazia a Dio render merzede. E sua bieltate è di tanta vertute., che nulla invidia a l'altre ne procede, anzi le face andar seco vestute di gentilezza d'amore e di fede.
Sayfa 107 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta;* E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi si piacente a chi la mira, Che dà per gli occhi una dolcezza al core, Che intender non la può chi non la prova.
Sayfa 106 - Morte, assai dolce ti tegno: Tu dei omai esser cosa gentile, Poichè tu se' nella mia donna stata; E dei aver pietate, e non disdegno. Vedi, che sì desideroso vegno D'esser de' tuoi, ch' io ti somiglio in fede : Vieni, che 'l cor ti chiede.
Sayfa 73 - Questo libro più anni dopo la morte dello autore fu dannato da messer Beltrando cardinale del Poggetto e legato del papa nelle parti di Lombardia, sedente papa Giovanni XXII. E la cagione ne fu, perciocchè Lodovico duca di Baviera, dagli elettori della Magna eletto in re de...
Sayfa 175 - Ecco giunti a colei che ne pareggia : Dimmi, che hai tu fatto, Cieco avaro disfatto? Rispondimi, se puoi altro che nulla.
Sayfa 43 - 1 naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labbro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, ei capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso.