Fiori della poesia italiana antica e modernaRoma, 1871 - 396 sayfa |
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... color , che son passati ? Povertade , chi la vuole Lassa il mondo e le sue fole ; Et si dentro come fore Se medesmo ha da sprezzare . III . Da cinque porte veggio che m ' hai assediato , audito , viso , gusto , tacto et odorato , se ...
... color , che son passati ? Povertade , chi la vuole Lassa il mondo e le sue fole ; Et si dentro come fore Se medesmo ha da sprezzare . III . Da cinque porte veggio che m ' hai assediato , audito , viso , gusto , tacto et odorato , se ...
Sayfa 35
... color nel viso . Quando l'immaginar mi tien ben fiso Giugnemi tanta pena d'ogni parte , Ch'i ' mi riscuoto per dolor ch ' io sento ; Esi fatto divento , Che dalle genti vergogna mi parte . Poscia piangendo , sol nel mio lamento Chiamo ...
... color nel viso . Quando l'immaginar mi tien ben fiso Giugnemi tanta pena d'ogni parte , Ch'i ' mi riscuoto per dolor ch ' io sento ; Esi fatto divento , Che dalle genti vergogna mi parte . Poscia piangendo , sol nel mio lamento Chiamo ...
Sayfa 37
... Color che tua ragione intendan bene , Tanto la parli faticosa e forte : Onde , se per ventura egli addiviene , Che tu dinanzi da persone vadi , Che non ti paian d ' essa ben accorte , Allor ti priego che ti riconforte , Dicendo lor ...
... Color che tua ragione intendan bene , Tanto la parli faticosa e forte : Onde , se per ventura egli addiviene , Che tu dinanzi da persone vadi , Che non ti paian d ' essa ben accorte , Allor ti priego che ti riconforte , Dicendo lor ...
Sayfa 39
... tu mai alcun truovi Amico di virtù , e quel ten priega , Fatti di color nuovi : Poi gli si mostra ; e ' l fior , ch'è bel di fuori , Fa desiar negli amorosi cuori . CINO DA PISTOJA . 1270-1336 . BALLATA . Li più DANTE ALIGHIERI . 389.
... tu mai alcun truovi Amico di virtù , e quel ten priega , Fatti di color nuovi : Poi gli si mostra ; e ' l fior , ch'è bel di fuori , Fa desiar negli amorosi cuori . CINO DA PISTOJA . 1270-1336 . BALLATA . Li più DANTE ALIGHIERI . 389.
Sayfa 44
... color gli poggi d ' ogn ' intorno ; Oimè ! la bella cera , e le dolci onde , Che nel cor mi sedieno , Di que ' begli occhi al ben segnato giorno ; Oimè ! 1 fresco ed adorno E rilucente viso ; Oimè ! lo dolce riso , Per lo qual si vedea ...
... color gli poggi d ' ogn ' intorno ; Oimè ! la bella cera , e le dolci onde , Che nel cor mi sedieno , Di que ' begli occhi al ben segnato giorno ; Oimè ! 1 fresco ed adorno E rilucente viso ; Oimè ! lo dolce riso , Per lo qual si vedea ...
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affanni Agapito allor alma altrui amare amor mi mise ANACREONTICA aprica Arno aura avea bacio begli occhi bella beltà canto Canzone CARLO INNOCENZIO FRUGONI caro Chè ciel CLAUDIO ACHILLINI crin crudel desio dice diletto doglia dolce dolor donna duol Eran trecento Etna favella fior foco amor fronde fugge GABRIELLO CHIABRERA gente gentil giorno GIOVANNI GUIDICCIONI gloria gran grido guardo Indo Italia l'alma lagrime lasso lieto lume Madonna madre Madrigale mira mondo morir mortal morte Ninfe notte ognor Oimè omai onor pace patria pensier petto piacer piange pianto piè pietà pietosa Povertade pregio quì rondinella rosa S'io fossi sangue sdegno sento Signor Silfo soave Sonetti sospir sospiri Sovra speme speranza spirto stella suol suon superbo terra Trovator Usignuolo vago vede veggio Vergine vidi VINCENZO DA FILICAJA virtù Vittoria Colonna viva
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Sayfa 64 - 1 Cielo in odio n' uggia . Vostra mercé, cui tanto si commise, Vostre voglie divise Guastan del mondo la più bella parte . Qual colpa , qual giudicio, o qual destino, Fastidire il vicino Povero ; e le fortune afflitte e sparte Perseguire ; e 'n disparte Cercar gente , e gradire , Che sparga '1 sangue, e venda l'alma a prezzo? Io parlo per ver dire , Non per odio d...
Sayfa 255 - Sia frugal del ricco il pasto ; Ogni mensa abbia i suoi doni; E il tesor negato al fasto Di superbe imbandigioni, Scorra amico all'umil tetto , Faccia il desco poveretto Più ridente oggi apparir. Lunge il grido e la tempesta De...
Sayfa 240 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Sayfa 61 - S' a' tuoi preghi, o Maria, Vergine dolce e pia Ove 'i fallo abbondò la grazia abbonda. Con le ginocchia della mente inchine Prego che sia mia scorta, E la mia torta via drizzi a buon fine. Vergine chiara e stabile in eterno, Di questo tempestoso mare stella, D'ogni fedel nocchier fidata guida; Pon mente in che terribile procella I' mi ritrovo, sol, senza governo, Ed ho già da vicin l'ultime strida.
Sayfa 59 - Amor quest' occhi lagrimando chiuda ; Qualche grazia il meschino Corpo fra voi ricopra , E torni l'alma al proprio albergo ignuda . La morte fia men cruda, Se questa speme porto A quel dubbioso passo: Che lo spirito lasso Non poria mai 'n più riposato porto , Né 'n più tranquilla fossa Fuggir la carne travagliata , e l'' ossa . Tempo verrà ancor forse , Ch...
Sayfa 239 - Perché, perché? dov'è la forza antica, Dove l'armi e il valore e la costanza? Chi ti discinse il brando? Chi ti tradì? qual arte o qual fatica O qual tanta possanza Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? Come cadesti o quando Da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? non ti difende Nessun de
Sayfa 140 - Non s'assomiglia a te, celeste aurora Che le campagne imperla ei monti indora Lucida in ciel sereno e rugiadosa. Or la men verde età nulla a te toglie; Né te, benché negletta, in manto adorno Giovinetta beltà vince o pareggia. Così più vago è '1 fior poi che le foglie Spiega odorate, e '1 sol nel mezzo giorno Via più che nel mattin luce e fiammeggia
Sayfa 39 - Ecco l'armi eh' io volli; Per non l'usar, le vedete turbate. Larghezza e Temperanza, e l'altre nate Del nostro sangue mendicando vanno; Però, se questo è danno, Pianganlo gli occhi, e dolgasi la bocca Degli uomini a cui tocca, Che sono a...
Sayfa 28 - Tanto gentile e tanto onesta pare* la donna mia, quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare.
Sayfa 242 - Perì l'inganno estremo, Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento, In noi di cari inganni, Non che la speme, il desiderio è spento.