Fiori della poesia italiana antica e modernaRoma, 1871 - 396 sayfa |
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Sayfa xi
... venir la femmina Voce non già . . FRANCESCO MARIA ZANOTTI . Sonetto : Grecia , ah Grecia CARLO INNOCENZIO FRUGONI . Sonetti : Almo Sol . O Pastorel d ' Amfriso TOMMASO CRUDELI . Contro le Mosche Canzonetta : Voi freschi venticelli ...
... venir la femmina Voce non già . . FRANCESCO MARIA ZANOTTI . Sonetto : Grecia , ah Grecia CARLO INNOCENZIO FRUGONI . Sonetti : Almo Sol . O Pastorel d ' Amfriso TOMMASO CRUDELI . Contro le Mosche Canzonetta : Voi freschi venticelli ...
Sayfa 28
... venir sì sfigurate , Che 1 cor mi trema di vederne tanto . V. 2 Tanto gentile e tanto onesta pare La donna mia , quand ' ella altrui saluta , Ch ' ogni lingua divien tremando muta , E gli occhi non ardiscon di guardare . Ella sen va ...
... venir sì sfigurate , Che 1 cor mi trema di vederne tanto . V. 2 Tanto gentile e tanto onesta pare La donna mia , quand ' ella altrui saluta , Ch ' ogni lingua divien tremando muta , E gli occhi non ardiscon di guardare . Ella sen va ...
Sayfa 46
... fosco , Siccome ' l suo pacifico e sereno . Gite securi omai , ch ' Amor ven vosco ; E ria fortuna può ben venir meno , S ' ai segni del mio Sol l ' aere conosco . IV . Non dall ' ispano Ibero all ' indo 46 FRANCESCO PETRARCA .
... fosco , Siccome ' l suo pacifico e sereno . Gite securi omai , ch ' Amor ven vosco ; E ria fortuna può ben venir meno , S ' ai segni del mio Sol l ' aere conosco . IV . Non dall ' ispano Ibero all ' indo 46 FRANCESCO PETRARCA .
Sayfa 50
... venir men ! che ' n lor presenza M ' è più caro il morir , che ' l viver senza . Dunque , ch ' i ' non mi sfaccia , Si frale oggetto a sì possente foco , Non è proprio valor che me ne scampi : Ma la paura un poco , Che ' sangue vago per ...
... venir men ! che ' n lor presenza M ' è più caro il morir , che ' l viver senza . Dunque , ch ' i ' non mi sfaccia , Si frale oggetto a sì possente foco , Non è proprio valor che me ne scampi : Ma la paura un poco , Che ' sangue vago per ...
Sayfa 67
... venir manco . E poi si posa , ed io pur non mi stanco Al tardo , sospirar , come alle squille , ( Io me ne ingegno , che ognor più sfaville Il foco , e l'esca nel mio acceso fianco . ) E sognar tristo , infin che l'alba nasce , E il ...
... venir manco . E poi si posa , ed io pur non mi stanco Al tardo , sospirar , come alle squille , ( Io me ne ingegno , che ognor più sfaville Il foco , e l'esca nel mio acceso fianco . ) E sognar tristo , infin che l'alba nasce , E il ...
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affanni Agapito allor alma altrui amare amor mi mise ANACREONTICA aprica Arno aura avea bacio begli occhi bella beltà canto Canzone CARLO INNOCENZIO FRUGONI caro Chè ciel CLAUDIO ACHILLINI crin crudel desio dice diletto doglia dolce dolor donna duol Eran trecento Etna favella fior foco amor fronde fugge GABRIELLO CHIABRERA gente gentil giorno GIOVANNI GUIDICCIONI gloria gran grido guardo Indo Italia l'alma lagrime lasso lieto lume Madonna madre Madrigale mira mondo morir mortal morte Ninfe notte ognor Oimè omai onor pace patria pensier petto piacer piange pianto piè pietà pietosa Povertade pregio quì rondinella rosa S'io fossi sangue sdegno sento Signor Silfo soave Sonetti sospir sospiri Sovra speme speranza spirto stella suol suon superbo terra Trovator Usignuolo vago vede veggio Vergine vidi VINCENZO DA FILICAJA virtù Vittoria Colonna viva
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Sayfa 64 - 1 Cielo in odio n' uggia . Vostra mercé, cui tanto si commise, Vostre voglie divise Guastan del mondo la più bella parte . Qual colpa , qual giudicio, o qual destino, Fastidire il vicino Povero ; e le fortune afflitte e sparte Perseguire ; e 'n disparte Cercar gente , e gradire , Che sparga '1 sangue, e venda l'alma a prezzo? Io parlo per ver dire , Non per odio d...
Sayfa 255 - Sia frugal del ricco il pasto ; Ogni mensa abbia i suoi doni; E il tesor negato al fasto Di superbe imbandigioni, Scorra amico all'umil tetto , Faccia il desco poveretto Più ridente oggi apparir. Lunge il grido e la tempesta De...
Sayfa 240 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Sayfa 61 - S' a' tuoi preghi, o Maria, Vergine dolce e pia Ove 'i fallo abbondò la grazia abbonda. Con le ginocchia della mente inchine Prego che sia mia scorta, E la mia torta via drizzi a buon fine. Vergine chiara e stabile in eterno, Di questo tempestoso mare stella, D'ogni fedel nocchier fidata guida; Pon mente in che terribile procella I' mi ritrovo, sol, senza governo, Ed ho già da vicin l'ultime strida.
Sayfa 59 - Amor quest' occhi lagrimando chiuda ; Qualche grazia il meschino Corpo fra voi ricopra , E torni l'alma al proprio albergo ignuda . La morte fia men cruda, Se questa speme porto A quel dubbioso passo: Che lo spirito lasso Non poria mai 'n più riposato porto , Né 'n più tranquilla fossa Fuggir la carne travagliata , e l'' ossa . Tempo verrà ancor forse , Ch...
Sayfa 239 - Perché, perché? dov'è la forza antica, Dove l'armi e il valore e la costanza? Chi ti discinse il brando? Chi ti tradì? qual arte o qual fatica O qual tanta possanza Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? Come cadesti o quando Da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? non ti difende Nessun de
Sayfa 140 - Non s'assomiglia a te, celeste aurora Che le campagne imperla ei monti indora Lucida in ciel sereno e rugiadosa. Or la men verde età nulla a te toglie; Né te, benché negletta, in manto adorno Giovinetta beltà vince o pareggia. Così più vago è '1 fior poi che le foglie Spiega odorate, e '1 sol nel mezzo giorno Via più che nel mattin luce e fiammeggia
Sayfa 39 - Ecco l'armi eh' io volli; Per non l'usar, le vedete turbate. Larghezza e Temperanza, e l'altre nate Del nostro sangue mendicando vanno; Però, se questo è danno, Pianganlo gli occhi, e dolgasi la bocca Degli uomini a cui tocca, Che sono a...
Sayfa 28 - Tanto gentile e tanto onesta pare* la donna mia, quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare.
Sayfa 242 - Perì l'inganno estremo, Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento, In noi di cari inganni, Non che la speme, il desiderio è spento.